King Arthur, Il Potere Della Spada, film, trama e chi è Charlie Hunnam

Perché King Arthur Il Potere Della Spada è un film top da vedere (e non solo per Charlie Hunnam)

Se hai amato le avventure di Semola, Mago Merlino e Anacleto non puoi perderti il film sulla vita di Re Artù, in onda questa sera su Italia 1.

king arthur legend of the sword european premiere   arrivals
Mike MarslandGetty Images

Nonostante i critici lo abbiano stroncato senza alcuna pietà o possibilità di redenzione, King Arthur - Il Potere Della Spada è comunque riuscito a diventare un cult del mondo del cinema. Del resto chi non ama i racconti leggendari sulla storia del celebre eroe che estrae una spada dalla roccia diventando re di tutta l’Inghilterra? Se a questo poi si aggiunge anche un regista di primissimo piano come Guy Ritchie, un budget stratosferico degno di un kolossal di Hollywood, degli effetti speciali pazzeschi, una sceneggiatura eccezionale e un cast incredibile composto da Charlie Hunnam (nei panni di Re Artù), Jude Law (aka il terribile zio Vortigern) e la splendida Astrid Bergès-Frisbey (in versione Maga), cosa si può chiedere di più? Nulla, infatti King Arthur: Legend Of The Sword ha tutte le cose al posto giusto, compreso un cameo di David Beckham in versione ugly.

Forse quello che manca è una bella storia d’amore, mentre invece in King Arthur non c’è traccia del triangolo tra Artù, Ginevra e Lancillotto, il cui legame è stato spazzato via da questioni di sovranità, legittimità e autorità, facendo in modo che tutta la pellicola si concentri sulla capacità del giovane re di brandire la spada magica di Excalibur (ovvero quella che era rimasta a lungo incastonata nella coccia). Tra le altre cose l'adattamento di Ritchie ci offre una visione del tutto inedita e decisamente contemporanea di Artù, descritto come un tipo astuto, opportunista, verbalmente aggressivo ma, per sua fortuna, bello come il sole. Un personaggio questo che, nonostante il poco carisma, riesce comunque ad ottenere il rispetto e l'ammirazione di tutto il suo popolo e, soprattutto, dei Cavalieri della Tavola Rotonda, sempre al suo fianco durante ogni battaglia.

Rimasto orfano e cresciuto in un bordello, Artù deve riconquistare il suo legittimo posto sul trono d'Inghilterra e per farlo ha bisogno di una buona dose di coraggio, un ottimo lavoro di squadra e, last but not least, qualche combattimento epico in punta di spada che gli dia la possibilità di mettere in mostra il proprio valore. Naturalmente poi non possono mancare i classici inseguimenti, dei combattimenti in stile kung-fu, un po’ di incantesimi e qualche intrigo alla Game of Thrones, giusto per dare un po’ di pepe a tutta la pellicola che, senza qualche tradimento o sotterfugio, non potrebbe essere così appassionante. Nonostante si tratti di un film dove le lotte e i momenti d’azione la fanno da padrone, in realtà il messaggio di King Arthur - Il Potere Della Spada è molto più delicato e friendly di quanto si possa credere, e a svelare la morale dell’intera pellicola è lo stesso Artù, il quale si ritrova a porsi una domanda cruciale, tanto semplice quanto disarmante (e dalla risposta non così scontata): “Perché avere nemici quando puoi avere amici?. Già, perché?

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