Lucifer 5: Il regista Kevin Alejandro svela i retroscena dell'epica battaglia del midseason finale
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Lucifer 5: Il regista Kevin Alejandro svela i retroscena dell'epica battaglia del midseason finale

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L'attore, che ha diretto l'episodio 8, ha raccontato diversi segreti sulla concitata sequenza che ha chiuso la prima metà di stagione.

Lucifer 5: Il regista Kevin Alejandro svela i retroscena dell'epica battaglia del midseason finale

Nei primi otto episodi della quinta stagione di Lucifer, arrivati in streaming su Netflix lo scorso 21 agosto, non sono mancati incredibili colpi di scena ed epici scontri tra i protagonisti. La tensione crescente, dovuta alla presenza del nuovo antagonista Michael (interpretato sempre da Tom Ellis) è culminata in una grandiosa battaglia finale che ha visto coinvolti ben quattro personaggi: lo stesso Michael, appunto, Lucifer, Amenadiel (D.B. Woodside) e Maze (Lesley-Ann Brandt). Ma come è stata realizzata una sequenza di lotta così complicata, con Tom Ellis che doveva interpretare contemporaneamente due personaggi e mentre, nella storia, il tempo era fermo? Ne ha parlato con Entertainment Weekly il regista dell'episodio Kevin Alejandro (che nella serie interpreta anche Dan Espinoza) svelando diverse curiosità. Se non avete ancora visto la prima metà della stagione 5 di Lucifer vi invitiamo a non continuare con la lettura perché potreste incorrere in spoiler.

Lucifer 5: Come è stato girato lo scontro finale dell'episodio 8

Nel finale della prima metà di stagione di Lucifer 5 Amenadiel ferma inconsciamente il tempo, spinto dalla paura - innescata da Michael - per il futuro del figlio Charlie, nato mortale. Maze si allea con Michael che le ha promesso un'anima e scoppia lo scontro nella centrale di polizia dove, mentre tutti gli umani sono immobili, gli esseri celesti combattono tra loro. Ciò che abbiamo visto sullo schermo è una lotta a quattro. Nella realtà, tra stuntmen e operatori, la scena ha coinvolto decine di persone. Kevin Alejandro ha lavorato insieme al coordinatore dei combattimenti Vlad Rimburg e al coordinatore degli stunt John Medlen per portare a casa una delle scene più difficili e impressionanti mai viste fin ora in Lucifer. "Per mettere insieme questo combattimento ci sono voluti tre giorni. Ma una volta che siamo stati tutti d'accordo su come si sarebbe dovuto svolgere, abbiamo messo insieme i pezzi di quello che sembrava un puzzle gigante e ce l'abbiamo fatta", ha spiegato Alejandro. L'attore e regista ha spiegato di essersi assicurato che ogni personaggio rimanesse fedele al suo scopo, durante la lotta. "Non è stato difficile quando lavori con persone come Tom, D.B. e Lesley-Ann, che conoscono i loro personaggi meglio di chiunque altro, a volte anche meglio degli scrittori. Hai fiducia che tutti facciano bene il loro lavoro, e lo hanno fatto", ha chiarito.

Essere Lucifer e Michael: il doppio lavoro di Tom Ellis

Una delle maggiori difficoltà l'ha dovuta affrontare Tom Ellis che interpretava sia Lucifer che il gemello cattivo Michael mentre erano l'uno contro l'altro. "In un giorno abbiamo girato con Tom nei panni di Lucifer e il giorno successivo sempre con lui ma in quelli di Michael. Quindi ha avuto tempo di entrare e uscire dai due personaggi", ha spiegato il regista. Una curiosità: Tom Ellis si è infortunato sul set poco prima che venisse girata quella scena. Questa circostanza ha però permesso di lavorare alla sequenza per più giorni, in modo da mettere a punto tutto il piano delle riprese.

Leggi anche Lucifer 5: Cosa succederà dopo? I protagonisti commentano il cliffhanger del midseason finale

Girare con il tempo in stand-by

La particolarità della scena in questione è che gli altri personaggi sullo sfondo restano immobili, visto che il tempo è fermo. Non solo i personaggi ma anche gli oggetti. C'è una scena, infatti, in cui Lucifer viene spinto oltre un vetro che si frantuma. Poi Maze attraversa il vetro e sposta i moltissimi pezzi di vetro, che rimangono sospesi nell'aria. "Abbiamo stabilito delle regole: se Lucifer o un celeste tocca qualcosa che è congelato nel tempo, allora si muove. Ma nel momento in cui non lo tocca più, rimane immobile, anche sospeso", ha raccontato Alejandro. Per creare quella scena, è stato fatto un lunghissimo lavoro dal reparto effetti speciali. "Una volta rotto tutto il vetro, i nostri addetti agli effetti speciali sono dovuti entrare in gioco e mappare tutti quei pezzi di vetro che si sono visti sullo schermo. Quindi, li hanno ricreati digitalmente tenendo conto dei movimenti di Maze", ha concluso il regista.

Se non lo avete ancora fatto, leggete anche la nostra recensione della prima parte della quinta stagione di Lucifer.

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