Keir Starmer

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Keir Starmer
Ritratto ufficiale, 2017

Leader dell'opposizione
In carica
Inizio mandato4 aprile 2020
MonarcaElisabetta II
Carlo III
Capo del governoBoris Johnson
Liz Truss
Rishi Sunak
PredecessoreJeremy Corbyn

Leader del Partito Laburista
In carica
Inizio mandato4 aprile 2020
PredecessoreJeremy Corbyn

Membro del Parlamento
In carica
Inizio mandato8 maggio 2015
CollegioHolborn and St Pancras

Dati generali
Partito politicoLaburista
Titolo di studioBachelor of Laws
Bachelor of Civil Law
UniversitàUniversità di Leeds
St Edmund Hall
ProfessioneAvvocato
FirmaFirma di Keir Starmer

Sir Keir Rodney Starmer (Londra, 2 settembre 1962) è un avvocato e politico britannico, deputato alla Camera dei Comuni dal 2015; dal 4 aprile 2020 è capo del Partito Laburista e leader dell'opposizione parlamentare.

Starmer è stato responsabile del portafoglio della Brexit come segretario di Stato ombra per l'uscita dall'Unione europea nel governo ombra di Jeremy Corbyn. È stato direttore della pubblica accusa per l'Inghilterra e Galles all'interno del Crown Prosecution Service, dal 2008 al 2013.

Dopo aver ottenuto la licenza di avvocato, ha assunto solo incarichi come difensore, specializzato in diritti umani. È stato nominato Queen's Counsel (QC) nel 2002 e Knight Commander of the Order of the Bath (KCB) nel 2014. Ha prestato giuramento come membro del Consiglio privato il 19 luglio 2017.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Southwark, un borough di Londra, figlio di una infermiera e un costruttore di utensili[1] che, da sostenitori del Partito Laburista gli dettero il nome del fondatore del partito, Keir Hardie[2], quattro fratelli, Starmer è cresciuto nella piccola città di Oxted, nel Surrey,[3][4][5] ha frequentato la Reigate Grammar School e studiato diritto all'Università di Leeds e al collegio Saint Edmund Hall dell'Università di Oxford.[6][7]

Starmer ha iniziato la sua carriera legale di barrister nel 1987, specializzandosi nell'area dei diritti umani.[6] Nel 2002 è avanzato a QC (Consiglio della Regina).[8] Direttore della Procura britannica tra 2008 e 2013, è stato eletto membro della Camera dei Comuni alle elezioni generali del Regno Unito del 2015 come candidato del Partito Laburista nella circoscrizione di Holborn and St Pancras.[1] Starmer, rieletto nel 2017 e 2019, è stato nominato ministro-ombra per la Brexit dal leader laburista Jeremy Corbyn nel 2016.

Leader del Partito Laburista[modifica | modifica wikitesto]

Keir Starmer interviene alle elezioni per la leadership del Partito Laburista del 2020 a Bristol.

Dopo la pesante sconfitta dei laburisti nelle elezioni generali del 2019 e le dimissioni di Corbyn, il 4 gennaio 2020 Starmer ha annunciato la sua candidatura alla leadership del partito laburista ed il 4 aprile 2020, battendo le rivali Rebecca Long-Bailey e Lisa Nandy, è stato eletto capo del partito con il 56,2% dei voti al primo turno.[9][10] Nel suo discorso di accettazione, ha detto che aveva in programma di "impegnarsi in modo costruttivo con il governo", essendo diventato leader dell'opposizione durante la pandemia di COVID-19. Il giorno seguente ha nominato il suo Gabinetto-ombra, che includeva l'ex leader Ed Miliband, così come entrambi i candidati che aveva sconfitto nella corsa per la leadership. Ha anche nominato Anneliese Dodds come Cancelliere-ombra dello Scacchiere, rendendola la prima donna a ricoprire quella posizione anche se in un governo-ombra.

Durante il lockdown legato alla pandemia di aprile 2020, Starmer ha avvertito che il governo "correva il rischio di rallentare la sua strategia di uscita" e ha chiesto "una tabella di marcia per revocare le restrizioni in alcuni settori dell'economia". Nonostante le varie critiche, ha aggiunto che "il governo sta cercando di fare la cosa giusta. E in questo li sosterremo".

L'ambasciatore statunitense nel Regno Unito Woody Johnson, Keir Strarmer e il segretario di Stato Mike Pompeo ad un incontro il 21 luglio 2020.

Il 25 giugno 2020 Starmer ha licenziato la sua ex rivale nella corsa alla leadership, Rebecca Long-Bailey, dal suo incarico di Segretario di Stato-ombra per l'istruzione. Long-Bailey aveva rifiutato di cancellare un tweet definendo l'attrice Maxine Peake un "diamante assoluto" e collegandosi a un'intervista su The Independent in cui la Peake affermava che la pratica di inginocchiarsi sul collo di qualcuno da parte della polizia statunitense (una pratica usata nell'omicidio di George Floyd a Minneapolis) è stato "imparato dai seminari con i servizi segreti israeliani". L'articolo originale affermava che "la polizia israeliana lo aveva negato". Starmer ha affermato che l'articolo "conteneva teorie del complotto antisemite" e che quindi non avrebbe dovuto essere condiviso da Long-Bailey. La decisione di licenziare Long-Bailey è stata criticata dal Socialist Campaign Group mentre è stata accolta con favore da gruppi ebraici tra cui il Consiglio dei Deputati e il Movimento operaio ebraico. Starmer ha chiarito che "ripristinare la fiducia con la comunità ebraica è una priorità numero uno. L'antisemitismo assume molte forme diverse ed è importante che tutti siamo vigili". Il 27 giugno l'ha sostituita con Kate Green.

Posizioni politiche[modifica | modifica wikitesto]

Keir Starmer, Jeremy Corbyn e Louise Haigh durante la rivelazione di un rapporto sulla Brexit, 6 dicembre 2019.

Starmer è stato descritto come esponente della "soft left". Sostiene la proprietà sociale e gli investimenti nei servizi pubblici del Regno Unito, compreso il SSN, nonché l'abolizione delle tasse universitarie. Ha chiesto un aumento delle imposte sul reddito per il 5% superiore dei redditi e la lotta all'elusione fiscale da parte delle società. Sostiene l'inversione dei tagli del Partito Conservatore nell'imposta sulle società e ha sostenuto le proposte anti-austerità dei Labour sotto la guida di Jeremy Corbyn. Sulla disuguaglianza sociale, Starmer propone "indicatori nazionali di benessere" per misurare le prestazioni del paese in termini di salute, disuguaglianza, senzatetto e ambiente. Ha chiesto una "revisione" del sistema di credito universale del Regno Unito.

Starmer ha chiesto la fine delle "guerre illegali" e una revisione delle vendite di armi del Regno Unito. Durante la sua campagna elettorale, si è impegnato a creare un "Prevention of Military Intervention Act", che avrebbe consentito un'azione militare legittima solo con il sostegno della Camera dei Comuni. Starmer ha dichiarato nel 2015 di ritenere che la guerra in Iraq "non fosse lecita ai sensi del diritto internazionale perché non vi era alcuna risoluzione delle Nazioni Unite che la autorizzasse espressamente".

Nel 2022, ha dichiarato che ritiene necessaria l'abolizione della Camera dei Lord e la sostituzione con una camera alta elettiva[11].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Starmer ha sposato nel 2007 Victoria Alexander, avvocata di fede ebraica, e ha un figlio e una figlia cresciuti nella religione ebraica.[12] È stato nominato "cavaliere comandante" (KCB) dell'Ordine del Bagno in occasione del capodanno del 2014 per servizi resi "alla legge e alla giustizia penale".[13] Il cavalierato gli conferisce il diritto di essere appellato "Sir Keir Starmer", comunque preferisce non essere chiamato "Sir".[14][15]

Starmer è un calciatore appassionato, avendo giocato per Homerton Academicals, una squadra amatoriale a nord di Londra[16] e tifa l'Arsenal, squadra della Premier League. Starmer è vegetariano, convinto che "sia meglio per se stesso e per l'ambiente".[17].

Starmer ha ottenuto l'attenzione dei media alla fine di ottobre 2020 dopo aver colpito un ciclista. La vittima ha subito ferite lievi. Secondo un portavoce di Starmer, è rimasto sul luogo dell'incidente fino all'arrivo dell'ambulanza e il giorno dopo ha denunciato alla polizia. Secondo un portavoce della polizia, Starmer ha parlato con un ufficiale della British Transport Police sul posto, ma ha lasciato la scena dell'incidente prima che arrivassero gli agenti di polizia in servizio.[18]

Nel maggio 2022 la polizia britannica ha annunciato l'apertura di un'indagine per una presunta violazione delle norme di confinamento sanitario in vigore nel 2021 nel Regno Unito.[19]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Starmer è autore ed editore di diversi libri sul diritto penale e sui diritti umani:[20]

  • Justice in error, ed. by Clive Walker and Keir Starmer (London: Blackstone, 1993), ISBN 1-85431-234-0
  • Francesca Klug, Keir Starmer and Stuart Weir, The three pillars of liberty: political rights and freedoms in the United Kingdom (London: Routledge, 1996), ISBN 0-415-09641-3
  • Conor Foley and Keir Starmer, Signing up for human rights: the United Kingdom and international standards (London: Amnesty International United Kingdom, 1998), ISBN 1-873328-30-3
  • Miscarriages of justice: a review of justice in error, ed. by Clive Walker and Keir Starmer (London: Blackstone, 1999), ISBN 1-85431-687-7
  • Keir Starmer, European human rights law: the Human Rights Act 1998 and the European Convention on Human Rights (London: Legal Action Group, 1999), ISBN 0-905099-77-X
  • Keir Starmer, Michelle Strange, and Quincy Whitaker, with Anthony Jennings and Tim Owen, Criminal justice, police powers and human rights (London: Blackstone, 2001), ISBN 1-84174-138-8
  • Keir Starmer with Iain Byrne, Blackstone's human rights digest (London: Blackstone, 2001), ISBN 1-84174-153-1
  • Keir Starmer and Jane Gordon, A report on the policing of the Ardoyne parades 12 July 2004 (Belfast: Northern Ireland Policing Board, 2004)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere comandante dell'Ordine del Bagno - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi alla legge e alla giustizia penale»
— 2014

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Tom Hebert, Who is Sir Keir Starmer? Meet the potential new Labour leader, su standard.co.uk, Evening Standard, dicembre 2019.
  2. ^ (EN) Stephen Moss, Keir Starmer: 'I wouldn't characterise myself as a bleeding heart liberal', in The Guardian, Londra, 21 settembre 2009.
  3. ^ (EN) Stephen Moss, Labour’s Keir Starmer: ‘If we don’t capture the ambitions of a generation, it doesn’t matter who is leading the party’, in The Guardian, 9 aprile 2016. URL consultato il 4 aprile 2020.
  4. ^ (EN) Sir Keir Starmer: ‘My mum’s health battles have inspired me’, Ham & High, 27 marzo 2015. URL consultato il 4 aprile 2020 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2020).
  5. ^ (EN) Keir Starmer: The sensible radical, in New Statesman, 31 marzo 2020. URL consultato il 4 aprile 2020.
  6. ^ a b (EN) Stephen Bates, 'He has an ability to motivate and is not easily cowed. If there is a row with the government he will fight his corner', su theguardian.com, The Guardian, 1º agosto 2008.
  7. ^ (EN) Catherine Baksi, Starmer confirms bid to stand for Labour, su lawgazette.co.uk, The Law Society Gazette, 31 luglio 2014.
  8. ^ (EN) Keir Starmer stepping down from DPP role, su bbc.com, BBC, 24 aprile 2013.
  9. ^ (EN) Keir Starmer enters Labour leadership contest, BBC, 4 gennaio 2020. URL consultato il 4 gennaio 2020.
  10. ^ Keir Starmer è il nuovo leader del Labour, su repubblica.it, 4 aprile 2010. URL consultato il 5 aprile 2020.
  11. ^ Keir Starmer: I will abolish House of Lords to ‘restore trust in politics’, su theguardian.com, 19 novembre 2022. URL consultato il 7 dicembre 2022.
  12. ^ (EN) After Corbyn, UK Labour elects Keir Starmer, Zionist with Jewish wife, as leader, in timesofisrael, 4 aprile 2020.
  13. ^ (EN) The London Gazette, su thegazette.co.uk, 31 dicembre 2013, p. 3.
  14. ^ (EN) Jim Pickard, Keir Starmer: the Brexit opponent making Labour heard on Europe, in Financial Times, Londra, 17 ottobre 2016. URL consultato il 23 ottobre 2017.
  15. ^ (EN) Tim Lamden, Keir Starmer: 'My mum's health battles have inspired me', in Hampstead & Highgate Express, Londra, 27 marzo 2015. URL consultato il 23 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2017).
  16. ^ Keir Starmer Archiviato il 17 maggio 2020 in Internet Archive., Guardian (21 settembre 2009)
  17. ^ (EN) Humus and HS2 with MP Sir Keir Starmer, in On The Hill, 13 luglio 2017. URL consultato l'11 maggio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
  18. ^ (EN) Sir Keir Starmer involved in road collision with cyclist, su bbc.com, BBC News, 27 ottobre 2020. URL consultato l'11 novembre 2021.
  19. ^ (EN) Europe Royaume-Uni: le leader de l'opposition visé par une enquête pour violation du confinement, su amp.rfi.fr, RFI, 07-05-2022. URL consultato il 07-05-2022.
  20. ^ (EN) Starmer, Rt Hon. Sir Keir, (born 2 Sept. 1962), PC 2017; QC 2002; MP (Lab) Holborn and St Pancras, since 2015 | WHO'S WHO & WHO WAS WHO, su ukwhoswho.com, DOI:10.1093/ww/9780199540884.013.U43670. URL consultato il 31 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2020).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Leader dell'opposizione Successore
Jeremy Corbyn dal 4 aprile 2020 in carica
Predecessore Leader del Partito Laburista Successore
Jeremy Corbyn dal 4 aprile 2020 in carica
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