La prima cosa che salta all’occhio guardando Julianne Moore è che la bellezza non ha dei canoni prestabiliti e che un volto diverso dalle solite bambole e bamboline che sembrano fatte in serie può solo far tirare un sospiro di sollievo. Julianne Moore ha un volto unico. Questo è quello che hanno pensato in molti nel 1998, quando hanno visto al cinema Il grande Lebowski, un film destinato a diventare un cult e in cui lei, che già aveva parecchie pellicole alle spalle, svelava pure quel certo non so che. Oggi è una delle più osannate attrici statunitensi, inconfondibile per la sua chioma rossa e la sua bravura, e a quasi sessant’anni continua a rimanere sulla cresta dell’onda senza che Hollywood si azzardi ad accantonarla per far posto a una più giovane. Un privilegio riservato a poche, come Meryl Streep e Jessica Lange.

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Julianne Moore altezza e biografia. Nonostante sembri molto più slanciata, Julianne Moore è alta 163 centimetri. Il suo vero nome è Julie Anne Smith, è nata il 3 dicembre del 1960 ed è figlia maggiore del giudice militare Peter Smith e della psichiatra e assistente sociale Anne Smith. A causa della professione di suo padre, la famiglia Moore si spostava spesso fra i vari stati nordamericani e anche in diversi paesi europei e dell'America Latina. Julianne ha vissuto da bambina in Germania, Panama, in Francia. Dice che una infanzia così movimentata ha contribuito a formare la sua personalità eclettica. Quando ha espresso il desiderio di fare l’attrice, si è trovata contro i genitori, convinti che si trattasse di una scelta instabile e che avrebbe dovuto aspirare a un lavoro più sicuro. Ma lei non li ha ascoltati (per fortuna) e ha iniziato a studiare recitazione alla Boston University. Dopo essersi laureata si è trasferita a New York per iniziare a sostenere i primi provini.

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Julianne Moore filmografia. Dopo i primi provini, Julie Anna Smith scopre che il suo nome è già stato registrato da qualcun'altra nell’Actors Guild, il sindacato degli attori americani che tutela anche il rischio di nomi duplicati. Così è costretta a coniare il nome d’arte Julianne Moore. A metà degli anni 80 si fa notare grazie alla sua partecipazione alla serie televisiva Così gira il mondo, per la quale vince un Emmy. In precedenza aveva lavorato in numerose produzioni teatrali di Broadway, ma è nel 1990 che debutta nel cinema con l'horror I delitti del gatto nero. Ruolo: la vittima di una mummia. Dopo essere apparsa in titoli minori come La mano sulla culla (1992), si fa prima notare in Benny e Joon (1993), dove interpreta una cameriera che si invaghisce di Aidan Queen, e ha un ruolo nel 1993 ne Il fuggitivo, adattamento dalla serie televisiva omonima, dove recita con Harrison Ford.

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Intanto, la vita sentimentale? Nel 1983, Julianne Moore si è sposata per la prima volta con Sundar Chakravarthy, una sorta di “uomo del mistero” di cui non si sa nulla (si è registrato da solo su Imdb come “ex marito di Julianne Moore”) e da cui divorziò nel 1985. Un anno dopo l’attrice ha sposato il collega John Gould Rubin. Julianne Moore e il marito numero due si separarono nel 1995. Nel frattempo, Robert Altman l’ha scritturata per America Oggi, Louis Malle per Vanya sulla 42esima strada e Todd Haynes per Safe.

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Julianne Moore in Hunger Games: Il canto della rivolta (2014). Nella saga distopica con protagonista Jennifer Lawrence, tratta dall’omonima serie di bestseller ha interpretato Alma Coin. Nello stesso anno ha partecipato a Il settimo figlio (2014), fantasy basato su un libro di Joseph Delaney. Julianne Moore e l’Oscar. Finalmente con Still Alice, nel 2014, dramma su un malato del morbo di Alzheimer, riesce a vincere la preziosa statuetta e anche un Golden Globe. Successivamente torna a formare una coppia lesbica (come in I ragazzi stanno bene) ma stavolta con Ellen Page in Freeheld (2015). Lo stesso anno ha interpretato l'ex moglie di Ethan Hawke in Il piano di Maggie (2015). Julianne Moore, film recenti. È diventata la cattiva nel film d'azione e di spionaggio Kingsman: Il cerchio d’oro (2017). Lo stesso anno ha interpretato due sorelle gemelle in Suburbicon (2017), un film ambientato negli anni '50 diretto da George Clooney e interpretato da Matt Damon.

Julianne Moore, vita privata. La Moore è politicamente liberale e ha sostenuto Barack Obama alle elezioni presidenziali del 2008 e del 2012. È un'attivista per il diritto all’aborto e per i diritti degli omosessuali e il controllo delle armi. Inoltre dal 2008 è stata Ambasciatrice d'Artista per Save the Children. La Moore in varie interviste si è dichiarata atea. Che altro dire di lei? Che sicuramente a un certo punto, i suoi genitori avranno dovuto ricredersi sulle aspettative che le avevano riservato. Ma forse la sensazione, leggendo la sua storia ricchissima è (sì, vi stupirete) che Hollywood non l’abbia ancora valorizzata completamente, nonostante tutto. Julianne può dare di più, ancora per molto. E sì, staremo a vedere.

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