Judi Dench

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Judi Dench nel 2007
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice non protagonista 1999

Dame Judith Olivia Dench (York, 9 dicembre 1934) è un'attrice britannica.

È riconosciuta come una delle più significative interpreti del cinema e del teatro inglese. Ha ottenuto la fama internazionale per il ruolo di M nella serie di film di James Bond da GoldenEye (1995), fino alla sua ultima apparizione della saga in Spectre (2015). Considerata tra le migliori attrici della sua generazione, è, insieme a Glenn Close, Cate Blanchett e Geraldine Page, la quarta attrice più candidata nella storia dei Premi Oscar avendo ricevuto otto candidature.

Nel 1998 ha ricevuto la sua prima candidatura agli Oscar come miglior attrice per la sua interpretazione nel film La mia regina e nel 1999 ha vinto l'Oscar alla miglior attrice non protagonista per la sua breve performance della regina Elisabetta I in Shakespeare in Love. I suoi altri ruoli per cui è stata candidata sono in Chocolat (2000), Iris - Un amore vero (2001), Lady Henderson presenta (2005), Diario di uno scandalo (2006), Philomena (2013) e Belfast (2021).

La Dench ha ricevuto molte candidature per la sua recitazione in teatro, cinema e televisione; i suoi riconoscimenti includono anche undici Premi BAFTA, otto Olivier Awards, due Screen Actors Guild Award, due Golden Globe e un Tony Award. Nel giugno 2011 è stata insignita della "BAFTA fellowship", il più alto riconoscimento assegnato ogni anno dalla British Academy of Film and Television Arts.[1] È membro della Royal Society of Arts (FRSA).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata da madre irlandese, Eleanora Olive Jones (1897–1983), e padre inglese dottore, Reginald Arthur Dench (1897–1964), ha ascendenze nobiliari britanniche e danesi.[2]

Celebre interprete teatrale nella Royal Shakespeare Company, a partire dalla metà degli anni ottanta diventa nota anche al cinema, grazie alla sua incisiva carica comunicativa, interpretando ruoli di donne eccentriche o vendicative in film di successo. La prima importante interpretazione è nel film di James Ivory Camera con vista (tratto dal romanzo omonimo di E. M. Forster) del 1986.

Dal 1995 al 2015 ha ricoperto il ruolo di M, il capo dell'MI6, nella saga di James Bond, mentre nel 1996 ha un piccolo ruolo nel film di Kenneth Branagh Hamlet. Il riconoscimento definitivo da parte della critica arriva nel 1997 con il film La mia regina (Mrs. Brown), dove la Dench interpreta la regina Vittoria; ottiene una nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista, vince il Golden Globe come miglior attrice protagonista in un film drammatico.

L'Oscar arriva comunque l'anno successivo con Shakespeare in Love (1998), la cui interpretazione di Elisabetta I d'Inghilterra le permette di aggiudicarsi la statuetta come miglior attrice non protagonista: nel discorso pronunciato al ritiro del premio, la Dench si dichiarò sbalordita di aver ottenuto una simile onorificenza per un ruolo della durata di appena otto minuti. Nel film recita anche Gwyneth Paltrow, che proprio per questa pellicola vinse l'Oscar come attrice protagonista. Nel 1999 Dench è tra i protagonisti del film di Zeffirelli Un tè con Mussolini. Seguono altri film come Chocolat (2000), Iris - Un amore vero (2001), The Shipping News - Ombre dal profondo di Lasse Hallström, Ladies in Lavender (2004), Lady Henderson presenta (2005) e Diario di uno scandalo (2006), con Cate Blanchett (entrambe candidate agli Oscar). Nel 2009 recita in Nine di Rob Marshall.

Nel 2011 prende parte al film Jane Eyre, basato sull'omonimo romanzo di Charlotte Brontë e al film Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare che incassa oltre un miliardo di dollari statunitensi. Sempre nel 2011 interpreta Sybil Thorndike nell'acclamato film di Simon Curtis Marilyn, che ripercorre una parte della vita di Marilyn Monroe. Infine nel 2011 interpreta Annie Hoover, madre di J. Edgar Hoover, interpretato da Leonardo DiCaprio, sotto la direzione di Clint Eastwood. Nel 2012 recita in Marigold Hotel, successo di critica e pubblico, e torna a vestire per l'ultima volta i panni di M nel film di James Bond Skyfall diretta dal regista premio Oscar Sam Mendes.

Nel 2013 è protagonista di Philomena, il film è stato presentato in anteprima il 31 agosto 2013 all'interno del concorso ufficiale della 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove ha vinto il premio Osella per la migliore sceneggiatura, e narra la storia di una madre alla ricerca del figlio.[3] L'interpretazione magistrale di Philomena Lee le procura una nomination ai premi Oscar 2014 come miglior attrice protagonista: quell'anno però la statuetta va alla Blanchett per il film Blue Jasmine. Nello stesso anno ritorna sulle scene londinesi con Peter and Alice, per cui viene nominata al Laurence Olivier Award alla miglior attrice in un dramma. Nel 2015 torna a vestire i panni di Evelyn Greenslade nel film Ritorno al Marigold Hotel. Sempre nel 2015 riprende il ruolo dell'agente M nell'acclamato Spectre dove però fa solo un breve cameo.

Nel 2016 torna nel grande schermo con l'interpretazione di Miss Avocet nella pellicola fantasy di Tim Burton, Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali. Inoltre prende parte al film drammatico La ragazza dei tulipani del 2017. Sempre nel 2016 comincia la sua terza collaborazione con il regista candidato all'Oscar Stephen Frears e interpreta per la seconda volta la regina Vittoria nel film Vittoria e Abdul. Per la sua interpretazione la Dench riceve una candidatura al Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale. Sempre nel 2017 prende parte al remake Assassinio sull'Orient Express, diretto da Kenneth Branagh, in cui veste i panni della principessa Natalia Dragomiroff.[4] Nel 2021 viene nuovamente diretta da Branagh in Belfast, per cui ottiene la sua ottava candidatura al premio Oscar.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1971 sposò l'attore Michael Williams, di cui è rimasta vedova nel 2001. La coppia ha avuto una figlia, Finty, anch'ella attrice, nata nel 1972.

Sostiene da molti anni Survival International, l'organizzazione che difende i diritti dei popoli indigeni di tutto il mondo[5][6].

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Judi Dench alla prima di Diario di uno scandalo (2006)

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Premi e riconoscimenti di Judi Dench.

Ha ricevuto i massimi riconoscimenti per le sue interpretazioni in campo teatrale e televisivo, ottenendo tra gli altri un Premio Oscar, dieci BAFTA, due Golden Globe, sette Premi Laurence Olivier e un Tony Award.

Ha inoltre ottenuto il riconoscimento British Film Institute Fellowship da parte del British Film Institute per il suo contributo alla cultura cinematografica e televisiva e ricevuto Dottorati Honoris Causa da diverse Università tra cui: Università del Surrey, Università di Durham, Queen Margaret University, Università di St. Andrews, University of East Anglia, University of Leeds.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze britanniche[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Judi Dench è stata doppiata da:

  • Marzia Ubaldi in La mia regina, Shakespeare in Love, Chocolat, Iris - Un amore vero, The Shipping News - Ombre dal profondo, L'importanza di chiamarsi Ernest, Ladies in Lavender, Lady Henderson presenta, Nine, Marilyn, J. Edgar, Marigold Hotel, Philomena, Ritorno al Marigold Hotel, La ragazza dei tulipani, Vittoria e Abdul, Casa Shakespeare, Red Joan, Artemis Fowl, Belfast
  • Sonia Scotti in GoldenEye, Il domani non muore mai, Il mondo non basta, La morte può attendere, The Chronicles of Riddick, Casino Royale, Quantum of Solace, Skyfall, Spectre, Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali, Assassinio sull'Orient Express, Un tè con le regine - Quattro attrici si raccontano, Sei minuti a mezzanotte, Mia moglie è un fantasma
  • Anna Teresa Eugeni in Il mistero di Wetherby, Camera con vista
  • Paola Mannoni in 84 Charing Cross Road, Cats
  • Paila Pavese in Enrico V, Orgoglio e pregiudizio
  • Flaminia Jandolo ne Il terzo segreto
  • Fiorella Betti in Sherlock Holmes: notti di terrore
  • Germana Dominici in Jack & Sarah
  • Vittoria Febbi in Un tè con Mussolini
  • Rita Savagnone in The Last of the Blonde Bombshells
  • Mariella Lo Giudice in Diario di uno scandalo
  • Aurora Cancian in Jane Eyre

Da doppiatrice è sostituita da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Oscar alla miglior attrice non protagonista Successore
Kim Basinger
per L.A. Confidential
1999
per Shakespeare in Love
Angelina Jolie
per Ragazze interrotte
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