Judi Dench, nata a York nel 1934, è una donna di primati e lo sa bene: è l’unica nella storia del cinema ad aver vinto un Oscar come miglior attrice non protagonista per un ruolo con un minutaggio effettivo sullo schermo di otto minuti. Era il 1999, e la sua imponente e sfidante Regina Elisabetta I in Shakespeare in Love è un capolavoro. Il suo sibilante “troppo tardi, troppo tardi” prima di passare velocemente in una pozzanghera, dopo aver aspettato che uno qualsiasi dei gentiluomini presenti intervenisse, è l’essenza della solitudine di una donna di potere, perfettamente consapevole non solo del proprio mestiere, ma anche quello degli altri.

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Judi Dench è stata Duchessa, Regina, Imperatrice, ed “M”, il capo di 007

In 60 anni di carriera Judi Dench (o Dame Judith Olivia Dench Compagna d’Onore, Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico, Membro della Reale Società delle Arti, per la precisione) ne ha interpretate parecchie di donne di potere, come la fatidica M in tanti film di James Bond, Queen Victoria in Mrs. Brown, Queen Elizabeth I in Shakespeare in Love e Lady Catherine de Bourgh in Orgoglio e Pregiudizio. Chi ama il teatro sa che ha interpretato praticamente ogni parte femminile che Shakespeare ha scritto e vinto ogni tipo di premio alla recitazione esistente. Il suo debutto sul grande schermo è stato Il terzo segreto del 1964, i suoi film più conosciuti GoldenEye (1995); la signora Brown (1997); Shakespeare in love (1998); Iris (2001); Orgoglio e pregiudizio (2005); Filomena (2013); e La casa per bambini speciali di Miss Peregrine (2016). Sul piccolo schermo, i suoi ruoli più significativi sono stati As Time Goes By (1992); Cranford (2007); L'amore in un clima freddo (1980); Esio Trot di Roald Dahl (2014); e La corona cava (2016).

L’ultraottantenne Dame Judi Dench non mostra alcun segno di volersi ritirare, a parte aver bisogno d’aiuto a leggere i copioni, a causa della degenerazione maculare che affligge la sua vista. Non ci sono molte nonne che celebrano l'avanzare degli anni con un tatuaggio, e, ancora, non ci sono molte nonne come Judi Dench. Per celebrare il suo 81° compleanno, Dame Judi Dench ha deciso di invertire la tendenza a invecchiare in ritiro facendo un gesto che molti potrebbero definire inconsulto, ma che Marie Claire adora incondizionatamente come segno di autodeterminazione, consapevolezza e antiageism. Ad 81 anni tatuarsi Carpe diem sul polso significa sapere (e volerlo urlare) che il tempo è letteralmente una convenzione. "Sono stanca di sentirmi dire che sono troppo vecchia per provare qualcosa", ha detto a The Hollywood Reporter. “Dovrei essere in grado di decidere da sola se non posso fare le cose e non avere qualcuno che mi dice che dimenticherò le mie battute, o inciamperò e cadrò sul set. L'età è un numero È qualcosa che ti viene imposto... Quando la gente dice: 'Vuoi andare in pensione? Non credi sia ora di ritirarsi? Ottiene l’effetto opposto e mi motiva ad andare avanti”.

Il primo ruolo da lumaca, gli studi di recitazione con Vanessa Redgrave

Il comandante dell’Impero Britannico e Compagno della Corona Judi Dench ha iniziato la sua carriera sul palcoscenico nella parte di una lumaca, con indosso un costume realizzato dal suo orgoglioso padre. Dench ha ricordato: "Tutto quello che dovevo fare era strisciare sul palco sotto questo guscio. I miei genitori entrarono in sala proprio in quel momento e io ricordo di essermi alzata in piedi – e ricordo anche qualcuno in quinta che si sbracciava dicendo: 'Scendi! Scendi!' eccolo: il mio primo critico", ha detto. Magari per questo inizio esitante aveva pensato di diventare scenografa, ma -fortunatamente per noi- Judi Dench ha scelto di recitare, iscrivendosi alla Central School of Speech and Drama. Una delle sue illustri colleghe fu Vanessa Redgrave, con la quale si sviluppò una forte amicizia e il desiderio di lavorare insieme, che avrebbero soddisfatto nel film del 1985 Wetherby. Judi Dench ottenne una laurea di prima classe in recitazione e quattro prestigiosi premi di recitazione, tra cui l'ambita medaglia d'oro come miglior studente.

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Le bellissime storie d’amore di Judi Dench

Nella sua vita intensa e ricca di soddisfazioni Judi Dench può vantare anche una storia d’amore da fiaba con Michael Williams. La coppia si è incontrata all'inizio degli anni '60 mentre Dench era in tournée in Australia per l'opera teatrale di Shakespeare "Racconto d’Inverno ". I due si innamorarono perdutamente e si sposarono poco tempo dopo. Per celebrare il ruolo del Bardo quale paraninfo dell’unione, Dench fece incidere nella fede nuziale la citazione shakespeariana "un uomo nato ad aprile". Il legame della coppia è sempre stato intenso ed appassionato, al punto da portarlo anche in scena nella sitcom tv A Fine Romance, trasmessa dal 1981 al 1984, dove Williams e Dench recitavano le parti di moglie traduttrice e marito paesaggista. Michael Williams ha inviato a Judi Dench una singola rosa rossa ogni venerdì dal giorno del loro matrimonio fino alla sua triste scomparsa nel 2001. Chi pensava che Judi Dench sarebbe sprofondata nel dolore non aveva fatto i conti con il fatto che è una Yorkshire Lass, una donna scolpita nella roccia argillosa della costa dell’Inghilterra Orientale, e dopo dieci anni di solitudine ha aperto di nuovo il suo cuore all’attivista ambientalista David Mills. I due si sono incontrati nel 2010 quando lui chiese all’attrice di aprire un recinto per tassi rossi nella sua casa nel Surrey e fanno coppia da allora.

La Nomination all’Oscar per Belfast di Kenneth Branagh.

Judi Dench dice che "non ha esitato per un solo minuto" quando Kenneth Branagh andò a chiederle di lavorare con lui in Belfast, il film sull’infanzia del regista Irlandese in concorso agli oscar del 2022, per il quale lui ha vinto la statuetta per la miglior sceneggiatura originale e Dame Judi Dench ha ottenuto la sua seconda Candidatura come migliore attrice non protagonista. Kenneth e Judi sono amici da 35 anni, e, nonostante abbiano collaborato in tante produzioni cinematografiche e teatrali, l’autore e regista di Belfast ha deciso di andare di persona a casa dell’attrice nel Surrey, per leggerle il copione sperando che accettasse, come un novellino alle prime armi. "Poiché conosco bene Ken, non solo è stato meraviglioso ascoltare la sua storia, ma ho sentito questa enorme responsabilità di dover certamente cercare di dare il meglio di me stessa” racconta Judi Dench in un’intervista al Los Angeles Times, aggiungendo che nonostante la lunga amicizia, conosceva pochi dettagli sul tempo trascorso da Branagh nell'Irlanda del Nord o sulla decisione della sua famiglia di sradicarsi e partire per l'Inghilterra. Il personaggio interpretato da Judi Dench è modellato effettivamente sulla nonna di Branagh, al quale lui era molto legato, e che dovette lasciare quando il papà decise di trasferirsi in Inghilterra all’indomani delle minacce ricevute all’inizio dei tumulti tra i protestanti dell’Ulster e i Cattolici. Non sorprende, data la loro storia e la sua posizione, che Branagh abbia scelto di terminare Belfast con un primo piano di Judi Dench. Ci sono voluti 12 ciak per far capire a Branagh che Dench aveva fatto centro, racconta il regista al Los Angeles Times, nel gennaio 2022. A fine giornata Branagh ha rivisto il girato e ha sentito un suono di fondo nelle riprese, quando ha chiesto al fonico, questi ha risposto: “sei tu che prendi fiato”. “È stata così maledettamente brava, da togliermi letteralmente il respiro".