Nazaré, la cittadina del Portogallo con le onde più grandi del mondo

Redazione Lonely Planet
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Tra le tante località costiere del Portogallo, Nazaré spicca per storia, leggende e tradizioni che ancora oggi sono più vive che mai. Il villaggio, diviso tra il Sítio, in posizione dominante sulla scogliera, e la zona della Praia (spiaggia) che si estende ai suoi piedi, si è ampliato nel corso del tempo. Però non è sta to sempre così. Secoli fa il Sítio era una distesa di boscaglia; più tardi vi fu costruito un santuario in seguito a un miracolo avvenuto in quel luogo. In basso c’era solo mare. Un mare che arrivava fino a Pederneira, il luogo in cui nacque Nazaré.

le onde di Nazaré in Portogallo
Al Forte de São Miguel Arcanjo potrete scoprire il fenomeno oceanografico che genera queste onde: il Canyon di Nazaré © R.M. Nunes / Shutterstock
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Col passare del tempo, però, l’oceano si è ritirato lasciando il posto a case, negozi, musei e stradine a volte talmente strette da consentire il passaggio di una sola persona alla volta. Gli abitanti sostengono che a Nazaré è impossibile perdersi perché tutte le strade portano al mare. Dopo tutto, l’oceano fu ed è ancora il protagonista di questa città.

La piazza centrale con il Santuario © Serg Zastavkin/ Shutterstock
La piazza centrale con il Santuario © Serg Zastavkin/ Shutterstock

Il belvedere e il santuario

Arrivando a Nazaré in auto, seguite le indicazioni per il Sítio e raggiungerete un’ampia piazza con un magnifico santuario e un punto panoramico che regala una delle vedute più belle sul centro città. Lo sguardo è subito attirato dal Santuário da Nossa Senhora da Nazaré che vi invita a entrare. All’interno di questa chiesa costruita nel 1377, sopra l’altare di legno intagliato dorato, è custodita una storica statua della Madonna di Nazaré. Per vederla da vicino, andate all’ingresso sulla sinistra dell’altare per accedere alla sagrestia. Per salire fino alla statua bisogna pagare una piccola quota.

Fuori dalla chiesa, superato il palco della banda dipinto di giallo, entrate nella Ermida da Memória, una piccola cappella fatta costruire da Dom Fuas Roupinho in segno di gratitudine alla Nostra Signora di Nazaré per il miracolo che gli salvò la vita. L’interno è rivestito da azulejos del XVII e XVIII secolo.

La visita del Sítio può durare circa un’ora e mezza, ma non andatevene senza aver assaggiato la frutta secca in vendita nelle piccole bancarelle di donne del posto che indossano le sette gonne tradizionali.

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A Nazaré tutte le strade portano al mare © Andrii Sokruta/ Shutterstock
A Nazaré tutte le strade portano al mare © Andrii Sokruta/ Shutterstock

Pesce essiccato al sole e pescherecci

La Praia da Vila da Nazaré si estende per oltre 1 km; alla sua estremità meridionale si trova la sezione vivente del Museu do Peixe Seco.

Proprio di fronte al centro culturale di Nazaré, sulla sabbia sono disposte rastrelliere con il pesce steso a essiccare al sole. Questa tecnica secolare viene utilizzata ancora oggi per conservare il pesce in eccesso e poterlo vendere ad altri mercati. Camminando tra le rastrelliere potrete vedere sgombri, sardine e persino polpi messi a essiccare al sole per alcune ore (la gente del posto li chiama peixe enjoado) o per due o tre giorni prima di finire nei banchi dei pescivendoli sul lungomare.

Dedicate un po’ di tempo anche alla parte rimanente del museo nel centro culturale. Nell’antica sede delle aste del pesce potrete scoprire l’antico processo dell’essiccazione del pesce e la sua importanza per Nazaré, oltre a vedere una serie di vecchie fotografie che vi faranno fare un viaggio indietro nel tempo.

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Onde giganti e surfisti intrepidi

Nel 2011 il surfista hawaiano Garrett McNamara ha infranto il record mondiale per l’onda più grande mai cavalcata. Teatro dell’impresa è stata la Praia do Norte a Nazaré. Da quell’anno, questo piccolo villaggio di pescatori è salito alla ribalta internazionale come destinazione per il surf su grandi onde.

Al Forte de São Miguel Arcanjo potrete scoprire il fenomeno oceanografico che genera queste onde: il Canyon di Nazaré. La strada che porta a questo forte con faro è chiusa alle auto, quindi dovrete andarci a piedi dal Sítio, passando da un cancello che dà il benvenuto alle ‘onde più grandi del mondo’. Lungo il sentiero è collocato il Veado (cervo), una statua per metà surfista e per metà cervo che fonde i due elementi essenziali di Nazaré: il surf e la leggenda locale.

Il forte, che risale al 1570, ospita il Centro Interpretativo do Canhão da Nazaré e il Surfer Wall, un’esposizione delle tavole da surf usate per cavalcare le onde di Nazaré. Salite all’ultimo piano e potrete ammirare una vista spettacolare sul villaggio e su Praia do Norte.

Se volete vedere le onde per cui è famosa Nazaré, andateci tra ottobre e febbraio, quando in genere si formano quelle più grandi. Per quanto siano invitanti, non uscite in mare se non siete surfisti provetti o non avete assistenza in acqua. La spiaggia cittadina, Praia da Vila da Nazaré a sud, è un’alternativa più sicura.

Il vecchio municipio, le chiese e un punto panoramico

Situata in cima a una collina a est della spiaggia principale di Nazaré, Pederneira fu fino ai primi del ’900 il borgo in cui aveva sede il comune e dove abitavano i nazarenos. Ma già molto tempo prima, con il ritirarsi dell’oceano, la vita aveva iniziato a spostarsi più in basso, lasciando quello che oggi è un quartiere tranquillo e un punto panoramico che regala le vedute più spettacolari su Nazaré.

In Largo Bastião Fernandes sorge il municipio del 1855, davanti al quale è collocata la gogna, un blocco di legno fossilizzato di quasi 150 milioni di anni fa che costituisce uno dei monumenti naturali più antichi del Portogallo.

Gli Azulejos di Nossa Senhora da Nazaré ©Diego Grandi/Shutterstock
Gli Azulejos di Nossa Senhora da Nazaré ©Diego Grandi/Shutterstock
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Dipinti e azulejos

Scendete lungo la Ladeira do Sítio per vedere il murales di 300 mq dell’artista e surfista brasiliano Erick Wilson che raff gura il faro di Nazaré sullo sfondo di un’onda gigante. Arrivati in fondo alla Ladeira, vedrete il Mural da Meia Laranja di Filipe Ferreira, ispirato a vecchie fotografie di Nazaré. Il murales successivo si trova nel quartiere dei pescatori e segue la via laterale a sinistra del Mercado Municipal. Quest’opera di Topa Topera tratta la figura della donna nella società di Nazaré. Infine ritornate al Sítio, stavolta in ascensore: nelle due stazioni potrete ammirare i pannelli di ceramiche dell’artista Mário Reis, che raffigurano vari elementi della cultura locale.

Spiagge selvagge e lidi urbani

Quando parliamo delle spiagge di Nazaré, esistono due realtà molto diverse, di cui ci si può rendere conto molto bene dal Forte de São Miguel Arcanjo.

Praia do Norte è la più selvaggia, fuori e dentro l’acqua. Intrepidi surfisti rischiano la vita sfidando le sue grandi onde. Anche quando non ci sono onde – il che accade di rado – non è consigliabile fare una nuotata perché le correnti sono forti e non ci sono bagnini. Per altro verso, la spiaggia è ampia e magnifica, un posto splendido per allontanarsi da tutto e da tutti. Per arrivarci, dal Sítio prendete la macchina e imboccate la strada per Pinhal; alla rotatoria svoltate su Rua da Praia do Norte. Prima di raggiungere la spiaggia passerete attraverso una recinzione dove dovreste poter vedere alcuni splendidi cervi.

Diametralmente opposta è Praia da Vila da Nazaré, vicino al centro città: lunga 1 km, è molto animata nei mesi estivi, con decine di gazebo dove ripararsi dal sole. Qui anche il mare è molto diverso da Praia do Norte: da giugno a settembre sono in servizio i bagnini, quindi si può tranquillamente fare una nuotata.

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