ESSENTIAL 11 – Le più belle serie e storie di John Byrne – Lo Spazio Bianco
ESSENTIAL 11 – Le più belle serie e storie di John Byrne

ESSENTIAL 11 – Le più belle serie e storie di John Byrne

John Byrne, autore fondamentale del fumetto supereroico americano, compie settant’anni. Proviamo a ricordare alcune delle sue storie che hanno segnato un’epoca.

John ByrneCi sono autori, nel campo delle arti e dei media e dunque anche del fumetto, che contraddistinguono un’epoca. Che segnano e modificano, con la loro opera, i tratti essenziali del linguaggio entro il quale lavorano e, talvolta, lo evolvono facendogli spiccare un balzo in avanti.
John Byrne è un esempio di quanto appena detto. Senza ritenerlo un Re Mida della Nona Arte, è indubbio che nell’arco di tempo che va dalla fine degli anni ’70 all’inizio degli anni ’90 del secolo scorso, l’autore di origini britanniche (poi naturalizzato canadese e, infine, dal 1988 cittadino americano) ha lasciato il suo marchio sul fumetto statunitense di genere supereroistico, lavorando sui personaggi più importanti di Marvel Comics e DC Comics, trasformandoli e dando di essi la propria interpretazione personale.
Poi, negli anni seguenti e nel nuovo millennio, Byrne pare essere stato dimenticato. Un po’ a causa del suo carattere diretto e non facile, che fin dagli esordi della sua carriera lo ha portato spesso a polemizzare con i suoi colleghi. Un po’ perché sono ormai svariati anni che l’autore ha smesso di presenziare a incontri e convention, come scelta personale.
Oggi 6 luglio 2020, John Byrne compie 70 anni e credo sia giusto rendergli omaggio come uno degli autori che più hanno influito nel fumetto di genere supereroistico americano.
Racchiudere in un elenco di sole undici voci le sue storie più significative è impresa praticamente impossibile: per rendere merito a Byrne ci vorrebbero 11
Essential 11.
Usando come unica discriminante di scelta le opere di cui è stato autore completo (che sono poi la maggior parte del suo corpus artistico) o almeno sceneggiatore, ho provato a creare una sorta di punto di accesso per i lettori più giovani che non hanno mai letto nessun fumetto di John Byrne, per invitarli a scoprire un autore che ha segnato un’epoca dei comics statunitensi.

ALPHA FLIGHT Vol. 1 #12 (… And one shall surely die!, luglio 1984)

AF_12John Byrne è alla guida della testata del supergruppo canadese esattamente da un anno, da quando la Marvel aveva deciso di dedicare una serie ai mutanti di oltrefrontiera diventati famosi sulle pagine di Uncanny X-Men. Nell’albo doppio che celebra i dodici mesi di vita della serie, l’autore mette in atto una tragedia ai tempi rara a vedersi nei fumetti supereroistici: il leader del gruppo, Guardian, muore quando la sua tuta da battaglia esplode. I lettori sono convinti che nel numero successivo l’eroe tornerà, che la sua morte sia stata solo apparente e niente più di un riuscito cliffhanger di fine albo. Ma James Hudson è veramente morto. A tornare invece è Guardian, quando Heather – la moglie di James – decide di indossare la sua tuta da battaglia e continuare la missione del coniuge, come tante volte avviene nella vita reale.

Pubblicazione italiana: Capitan America e Vendicatori # 11Morte di una leggenda?, Star Comics (Nov 1990), Marvel Omnibus # 60 – Alpha Flight di John Byrne, Panini Comics (Ott 2016)

THE UNCANNY X-MEN Vol. 1 #133 (Wolverine, alone!, maggio 1980)

UXM_133È merito di Chris Claremont e John Byrne se gli X-Men sono diventati personaggi iconici del mondo del fumetto supereroistico e dell’immaginario collettivo della cultura pop occidentale. I due autori, lavorando assieme dal 1977 al 1981 (Byrne fu cosceneggiatore e disegnatore della testata), trasformarono la serie dedicata ai mutanti della Casa delle Idee da titolo di serie B con cadenza bimensile in uno dei bestseller della storia del fumetto.
Nell’albo in questione, che fa parte della prima saga dedicata al Club Infernale e che conduce alla leggendaria storia della Fenice Nera, assistiamo per la prima volta alla messa in scena di una delle caratteristiche fondanti di uno degli X-Men più amati di sempre: il fattore rigenerante di Wolverine.

Pubblicazione italiana: L’Uomo Ragno (III) / Spider-Man #14, Star Comics (Giu 1988), Raccolta L’Uomo Ragno #4, Star Comics (Giu 1989), X-Men: La Saga di Fenice Nera, Marvel Italia (Mar 1998), Super-Eroi: le grandi saghe #41 – X-Men: La saga di Fenice Nera, RCS Quotidiani (Dic 2009), Marvel Omnibus #17 – Gli Incredibili X-Men 2, Panini Comics (Nov 2011), X-Men: La saga di Fenice Nera – Edizione definitiva, Panini Comics (Ott 2018), Marvel Graphic Novel #8 – X-Men – La saga di Fenice Nera, Hachette (Dic 2018), X-Men: Le storie incredibili #1 – La saga di Fenice Nera, RCS Quotidiani (Giu 2019), Marvel Integrale X-Men # 10 – Sconfitti da Fenice Nera!, Panini Comics (Ott 2019)

THE MAN OF STEEL Vol 1 #1 (From out of the green dawn, ott. 1986)

MoS_1All’indomani della Crisi sulle Terre Infinite, il maxi evento che aveva portato ordine nel multiverso sempre più intricato e ormai ingestibile che era l’universo supereroistico della DC Comics a metà anni ’80, John Byrne viene chiamato per raccontare le nuove avventure del personaggio icona della casa editrice: Superman. L’autore decide così, prima di prendere in mano le redini della serie mensile dedicata all’eroe, di rinarrarne le origini, mettendo ordine una volta per tutte nel nugolo di origin tales che si erano accumulati e sovrapposti negli anni. Così, in sei numeri, Byrne racconta di nuovo come Kal El di Krypton sia diventato Clark Kent sulla Terra, identità che nasconde agli occhi dei più Superman. E fin dal primo numero l’autore inizia a mettere in atto una forte operazione di ret-con, mostrando come Kal non sia nato su Krypton, ma soltanto concepito sul suo morente pianeta natale. La nascita avviene invece quando il razzo che lo trasporta attraverso lo spazio, arriva alla sua destinazione finale: Kansas, USA, Terra.

Pubblicazione italiana: Corto Maltese # 59 – anno 6 nr. 8, Milano Libri Edizioni (Ago 1988), American Heroes #30, Play Press (Mag 1994), Superman: Man of Steel, Play Press (Mar 1996), Classici del fumetto (Bur) #4 – Superman, Rizzoli (Lug 1999), Oscar Bestsellers #1613 – Superman: L’Uomo d’Acciaio, Mondadori (Giu 2006), Avventure di Superman #1, Planeta DeAgostini (Ago 2006), DC Comics: Le Grandi Storie dei Supereroi #5 – Superman: L’uomo d’Acciaio, Rw Lion (Set 2016), DC Deluxe #25 – Superman: l’Uomo d’Acciaio, Rw Lion (Dic 2016)

OMAC #1-4 (nov. 1991 – feb. 1992)

OMACByrne, nell’arco della propria carriera, non ha mai avuto nessun timore reverenziale nel prendere in mano icone del supereroico create da altri grandi autori per dargli nuova forma secondo la propria sensibilità.
A inizio anni ’90, in una miniserie di quattro numeri, Byrne fornì la propria interpretazione di uno dei personaggi creati da Jack Kirby nella sua breve ma importante esperienza alla DC Comics: OMAC, l’Uomo Esercito di un futuro distopico e disperato. L’autore non contraddice niente di quanto precedentemente raccontato da Kirby, ma semplicemente si limita a raccontare una storia che si discosta dal supereroico per abbracciare di più l’aspetto fantascientifico della vicenda, completamente ammantata da una visione pessimistica che in parte si ritrova anche nei Next Men, personaggi a cui Byrne iniziò a lavorare nello stesso periodo.

Pubblicazione italiana: OMAC # 1-4, Play Press (Ott 1992 – Feb 1993), Omac ( di John Byrne) – Omac , Planeta DeAgostini (Mag 2007)

WEST COAST AVENGERS Vol. 2 #42 (One of our android is missing!, mar 1989)

WCA_42Anche gli Avengers sono passati dalle mani di John Byrne, più in particolare i Vendicatori della Costa Ovest, serie parallela al mensile storico che metteva in campo una seconda squadra di eroi di base nella parte occidentale degli Stati Uniti. Di ritorno alla Marvel dopo l’esperienza con Superman alla DC Comics, Byrne prende le redini della testata – che presto viene rinominata come Avengers: West Coast –, la sua run dura quindici numeri e inizia con una saga storica, Vision Quest, che stravolge tutto quello che fino allora si era saputo sull’androide vendicatore.

Pubblicazione italiana: Marvel Extra #1 – I Vendicatori della Costa Ovest, Marvel Italia (Mag 1994), Marvel Gold #29 – I Vendicatori della Costa Ovest: Alla ricerca della Visione, Panini Comics (Nov 2012), Avengers (Serie Oro) #24 – La ricerca della Visione 1, Panini Comics (Set 2015), Marvel Omnibus #111 – Avengers di John Byrne, Panini Comics (Dic 2019)

NEXT MEN Vol. 1 (gen 1992 – dic 1194)

NMCome molti altri suoi colleghi, all’inizio degli anni ’90 Byrne decide di abbandonare temporaneamente il lavoro per Marvel e DC e dedicarsi alla creazione di una serie creator-owned. Trova casa alla Dark Horse Comics con la quale pubblica Next Men – conosciuta anche come John Byrne’s Next Men – una serie con la quale l’autore affronta il tema della decostruzione del supereroe. Il tono era oscuro e realistico, il plot complesso e molto vicino a tematiche fantascientifiche. Siamo davanti al Byrne più maturo e complesso, anche nella composizione delle tavole. La serie originale si sviluppa per un arco di trenta numeri e, dopo diciassette anni dalla conclusione, Byrne torna nel 2011 con una seconda serie (per la IDW) durata nove numeri e una miniserie l’anno successivo. Ma i fasti degli anni ’90 sono ben lontani.

Pubblicazione italiana: Hyperion – Odissea nel fantastico #3-4-7-8-9, Star Comics (1993), Star Magazine #43-49, 55, 57, Star Comics (1994-1995), Next Men voll #1-4, 001 Edizioni (2011-2013)

FANTASTIC FOUR Vol. 1 #284 (Revolution!, nov 1985)

FF_284Lasciati gli X-Men, nel 1981 Byrne prende in mano come autore unico la testata storica della Marvel, Fantastic Four, e nell’arco di tempo di una gestione durata cinque anni (luglio 1981 – ottobre 1986) la riporta ai fasti dei tempi di Stan Lee e Jack Kirby. La run dell’autore è, per certi aspetti rivoluzionaria, e tutti i membri del Quartetto vengono approfonditi psicologicamente, trasformati e fatti maturare come personaggi. Tra tutti, Sue Storm Richards è forse il personaggio più amato da Byrne e, in questa storia che arriva alla fine di una profonda indagine psicologica sulla ragazza, Sue abbandona per sempre il nome di Ragazza Invisibile per passare a quello di Donna Invisibile: l’età dell’innocenza è finita.

Pubblicazione italiana: Fantastici Quattro (II) #58 – Rivoluzione!, Star Comics (Dic 1991), Marvel Omnibus #43 – Fantastici Quattro di John Byrne, vol 3, Panini Comics (Lug 2015)

WORLD OF KRYPTON Vol. 2 #1-4 (dic 1987 – mar 1988)

WoKNell’ambito del rilancio del Superman post-Crisis, John Byrne crea anche una trilogia di miniserie che si occupino di esplorare il mondo presente e passato dell’Uomo di Acciaio. Tra le tre, la più importante è sicuramente World of Krypton che vede Byrne come sceneggiatore e Mike Mignola come disegnatore.
Nei quattro albi della miniserie, Byrne riscrive l’intera mitologia e storia del mondo di origine di Superman, dando coerenza agli indizi disseminati negli anni e creando una serie di canoni che tutt’oggi vengono ancora usati dagli autori contemporanei del personaggio.

Pubblicazione italiana: DC Collection #5-6 – Il mondo di Krypton, parte 1-2, Play Press (Mar, Apr 1995), Avventure di Superman # 15-16, Planeta DeAgostini (Nov, Dic 2006), Grandi Opere DC # 67 – Superman: Il mondo di Krypton, Rw Lion (Nov 2015), I Grandi Maestri # 1 – Mike Mignola, Rw Lion (Lug 2018), Superman Library # 25 – Il mondo di Krypton, Rw Lion (Ott 2018)

THE SENSATIONAL SHE-HULK (1989-1993)

SH_1Questa è una serie che Byrne ha lanciato, per poi abbandonarla e ritornarci sopra a più riprese. Dopo aver creato i primi otto albi della serie, impostando le storie secondo il genere della commedia e della metanarrazione – con la protagonista ben conscia di vivere all’interno di un fumetto – l’autore lascia la testata per poi farvi ritorno con una run sviluppata sui numeri dal 31 al 50. Memorabili sono le copertine degli albi, dove il personaggio dialogava direttamente con i lettori.

Pubblicazione italiana: Super Comics, Max Bunker Press (1991), Marvel Omnibus # 85 – She-Hulk di John Byrne, Panini Comics (Ott 2018)

FANTASTIC FOUR Vol. 1 #247 (This land is mine!, ott. 1982)

FF_247Pochi hanno saputo scrivere e maneggiare Victor Von Doom, il Dottor Destino, come è riuscito a fare John Byrne. Nelle sue mani il più iconico villain della Casa delle Idee ha acquistato una tridimensionalità e una profondità psicologiche inedite per l’epoca di quelle storie, a cui forse si avvicinava soltanto Chris Claremont con il suo Magneto. In questa storia in particolare, assistiamo alla riconquista di Latveria da parte di Destino, ma soprattutto vediamo quanto il suo popolo ami Von Doom, monarca spietato ma che mette il proprio regno e i suoi cittadini davanti a qualsiasi obiettivo personale.

Pubblicazione italiana: Fantastici Quattro (II) # 19 – Questa terra è mia!, Star Comics (Apr 1990), Marvel Omnibus # 30 – Fantastici Quattro di John Byrne, vol 1, Panini Comics (Nov 2013)

NAMOR THE SUB-MARINER #26 (Where’s Namor?, mag 1992)

NSM_26È l’aprile del 1990 quando Byrne inaugura la nuova serie dedicata a Namor, trasformando il submariner in un capitano d’industria a capo della Oracle Inc., un’azienda che ha come obiettivo quello di tenere lontano l’inquinamento dalle acque dei mari e degli oceani. Byrne scrive e disegna i primi venticinque albi della serie, poi però confessa al proprio editor la sua stanchezza: forse un nuovo disegnatore potrebbe fargli tornare la voglia di scrivere ancora per il personaggio. Ed è così che sulla testata arriva Jae Lee, una delle punte di diamante del fumetto statunitense degli anni ’90, che regala al Sub-mariner un nuovo look.
Byrne resta per altri sei numeri sulla testata, poi seppur a malavoglia l’abbandona.

Pubblicazione italiana: X-Marvel # 39 – Inferno, Play Press (Giu 1993)

[Per i nomi delle testate delle pubblicazioni italiane è stato consultato il sito comicsbox.it]

2 Commenti

2 Comments

  1. Mario

    30 Settembre 2020 a 17:41

    Bravo David, mi era sfuggito quando è uscito, comunque bel pezzo!
    C’è tutto quello che da ammiratore di Byrne, ci avrei messo anch’io.

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