Jared Harris: chi è, vita privata e carriera dell'attore

Jared Harris: chi è, vita privata e carriera dell’attore

Un attore dalla grande carriera che è tornato a brillare dopo aver partecipato alla serie Chernobyl. Scopriamo di più su Jared Harris.

24/11/2019

È tornato sotto la luce del più brillante dei soli grazie a Chernobyl. E grazie al successo di questa serie tv da meraviglia. Qui riveste i panni del professore, lo scienziato. Ruolo che si adatta perfettamente ai suoi anni, alla sua testa un po’ stempiata, ai suoi occhiali e al colorito pallido. Si tratta proprio di Jared Harris, attore britannico figlio d’arte, apparso in alcuni dei film più belli degli ultimi vent’anni. E, oggi, nel telefilm che probabilmente verrà ricordato come il più bello degli ultimi cinquanta. 58 anni, una vita privata non troppo chiassosa, una carriera delicata, ma raffinata. Jared Harris: ecco chi è, la vita privata e la carriera dell’attore. Forse troppo spesso non è stato sotto i migliori riflettori di Hollywood, ma ad ogni modo resta un vero professionista.

Identikit di Jared Harris

Jared Harris è nato a Londra il 24 agosto del 1961, sotto il segno ordinato, ma particolare, della Vergine. Il nome di battesimo è Jared Francis Harris, ma per comodità, per la sua carriera, ha preferito eliminare il secondo nome. Da allora ne ha fatta di strada, anche fisicamente parlando. Si tratta, infatti, di un uomo britannico di un metro e ottanta di altezza. Da bambino, mentre cresceva in una Londra grigia ma attivissima, non sognava minimamente di fare l’attore, il lavoro di suo padre. Jared Harris, infatti, è figlio di Richard Harris, attore irlandese, e della sua prima moglie, Elizabeth Rees-Williams, attrice scozzese. Una coppia che fu felice fino agli otto anni di Jared, quando divorziarono. I suoi fratelli, invece, sono Damian (regista e sceneggiatore) e Jamie (attore). Tra i suoi parenti, c’è la nota cugina Annabelle Wallis (attrice). Un’arte, insomma, che è vizio di famiglia.

Studi e formazione di Jared Harris

La fantasia di diventare attore venne a Jared in età già abbastanza avanzata per uno che avrebbe potuto iniziare la carriera quando era in fasce. Fu una cosa che avvenne quasi per caso, mentre studiava al college negli Stati Uniti. Fu selezionato per una produzione cinematografica della stessa scuola. Erano i primi anni Ottanta. Jared Harris, ai tempi, era uno studente di Cinema e Letteratura alla North Carolina’s Duke University. Dopo quella prima, rivelatrice esperienza, decise che era ora di prendere la strada di famiglia. Così tornò nel Regno Unito subito dopo la laurea statunitense, deciso a studiare il modo in cui fare film perfetti. Frequentò infatti la Scuola Centrale di Discorso e Cinema. E poi, dopo le lezioni, faceva pratica con la compagnia della quale aveva deciso di far parte: la Royal Shakespeare Company. Qui rivestì ruoli importanti: recitò in Amleto (come Mark Rylance), Romeo e Giulietta, La donna silenziosa e Arancia meccanica.

Il debutto e i primi film

Fu nel 1989 che Jared Harris debuttò al cinema. Il film era “La ragazza dei sogni”, diretto da Damian Harris, suo fratello. Pellicola che fu definita la più sexy e letteraria in circolazione in quel momento. Ma non finì il suo amore per Shakespeare, né la fortuna che il grandissimo autore britannico gli portò. Un anno dopo, infatti, mentre era in vacanza a New York, fece un’audizione per il ruolo di Hotspur in Enrico IV, parte I. Fu un vero successo: venne scritturato e così si ritrovò a recitare al New York Shakespeare Festival. La sua brillante carriera come attore di teatro, infatti, non si fermò qui e fu preludio di un amore importante con il grande schermo e di tante nuove soddisfazioni. Poco dopo, infatti, Jared Harris sbarcò a Broadway con lo spettacolo Ecstasy, che gli valse un Obie Award nel 1992.

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Anni Novanta e dintorni: altri film

In questi primi anni di carriera da attore, Jared Harris recitò in altri film molto noti ai grandi amanti del cinema. Dopo “La ragazza dei sogni” si contano alcune delle pellicole che hanno segnato gli anni Novanta. Il primo è il fortunato “Cuori ribelli” del 1992. Segue “L’ultimo dei Mohicani”, diretto da Michael Mann sempre nel 1992. Ma ci sono ancora “Occhio indiscreto” (Howard Franklin), “Assassini nati” (Oliver Stone), “Dead man” del grande Jim Jarmusch, l’indimenticabile “Smoke” di Wayne Wang e Paul Auster -che, correva l’anno 1995, sceglievano Jared Harris per la seconda volta e non l’ultima. L’attore, infatti, ha avuto un ruolo anche in “Chinese Box” nel 1997, sempre per volere del regista Wayne Wang. E in “Lulu on the Bridge”, 1998, grazie alla fiducia che Paul Auster ripose in lui. Gli anni Novanta finirono con “Lush” di Mark Gibson e “Weekend” di Brian Skeet. Il 2000, poi, avrebbe portato tante novità per Jared Harris.

Nel frattempo, la vita privata

Fu il 16 luglio del 2005, in piena estate caldissima, che Jared Harris, infatti, sposò Emilia Fox. Attrice britannica, è probabile che andasse d’accordo con Jared per il fatto di essere essa stessa figlia d’arte. Nata da Edward Fox e Johanna David, sorella di Freddie Fox, nipote di James Fox, cugina di Laurence Fox: tutti attori nel midollo. Fidanzata con Jared Harris dal 2003, il matrimonio naufragò dopo pochi anni: i due, infatti, si separarono nel 2008 per poi giungere a un più definitivo divorzio nel 2010. Jared Harris, tuttavia, non versò troppe lacrime e non perse troppo tempo. 3 anni dopo nel 2013, sposò Allegra Riggio. Anch’essa attrice, è anche una nota designer e volto molto noto della televisione britannica, dove è spesso ospite. Da allora i due vivono una felice vita di coppia, colma anche di successi professionali per ognuno.

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Jared Harris negli ultimi anni

A partire dagli anni 2000, Jared Harris è esploso come attore. Da allora ha rivestito ruoli via via più rilevanti. Portando il teatro al cinema, migliorando giorno dopo giorno. Basti pensare che solo nel 2000 girò 3 film, 4 nel 2002. Nel 2004 giunse il grande successo di “Resident Evil: Apocalypse” e, soprattutto, di “Ocean’s Twelve” di Steven Soderbergh. E, ancora meglio, Jared Harris recitò pochi anni dopo, nel 2008, in “Il curioso caso di Benjamin Button” di David Fincher. Grande successo e soddisfazione giunse con due bellissime pellicole rispettivamente del 2011 e del 2012: “Sherlock Holmes – Gioco d’ombre” di Guy Ritchie e “Lincoln” di Steven Spielberg. Questo solo per il cinema, ma è stata la televisione a dare a Jared Harris il giusto riconoscimento, grazie al suo ruolo nella fortunatissima Chernobyl. Da qui, da oggi in poi, la strada non può che essere in continua e brillante discesa.

Foto credits Agenzia Fotogramma