Reacher - Serie TV (2022) - MYmovies.it

Reacher

Film 2022 | Azione

Regia di Lin Oeding. Una serie con Alan Ritchson, Malcolm Goodwin, Willa Fitzgerald, Kristin Kreuk, Bruce McGill. Cast completo Genere Azione - USA, 2022, - MYmonetro 2,90 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. STAGIONI: 2 - EPISODI: 16

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Ultimo aggiornamento mercoledì 8 novembre 2023

Serie tv basata sui romanzi di "Jack Reacher" di Lee Child. La serie ha ottenuto 2 candidature a Critics Choice Super,

Consigliato sì!
2,90/5
MYMOVIES
CRITICA 2,80
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Le folli avventure di Jack Reacher.
a cura della redazione
mercoledì 8 novembre 2023
a cura della redazione
mercoledì 8 novembre 2023

Jack Reacher ha lasciato la polizia militare ed è tornato alla vita civile. Viaggia leggero per gli Stati Uniti esplorando il Paese che ha servito. Quando arriva nella cittadina di Margrave, in Georgia, viene arrestato per omicidio. Straniero, vagabondo appare il colpevole perfetto. Ma hanno scelto la persona sbagliata. Da notare che la prima stagione è basata sul libro Killing Floor, romanzo d'esordio di Lee Child con cui conosciamo il personaggio di Jack Reacher. Dai suoi libri Tom Cruise ha realizzato due versioni cinematografiche.

Episodi: 8
Regia di Omar Madha, Sam Hill, Julian Holmes, Norberto Barba, M.J. Bassett, Christine Moore, Lin Oeding, Stephen Surjik, Thomas Vincent.

Torna il roccioso Reacher e lo spirito rimane quello Anni Ottanta, in un territorio sopra le righe di puro intrattenimento

Recensione di Andrea Fornasiero

Chiamato con un codice militare nel suo assegno pensionistico, Reacher contatta la ex commilitona Neagley e insieme iniziano a indagare sulla morte di Calvin Franz, un altro membro della loro squadra di investigatori militari. Il suo cadavere è stato ritrovato nelle montagne Catskill probabilmente in seguito a una caduta da elicottero. Presto a Reacher e Neagley si uniscono altri membri della squadra, Karla Dixon e David O'Donnell, ma ulteriori ne mancano all'appello e due di loro saranno trovati morti nello stesso modo di Franz. È poi irrintracciabile un altro ex commilitone, Tony Swan, e mentre gli altri lo cercano si ritrovano nel mirino degli uomini di Langston, un ex poliziotto passato a lavorare per una compagnia che produce armi hi-tech.

Grande successo presso il pubblico, soprattutto americano, la seconda stagione di Reacher conferma il suo spirito anni Ottanta, con il roccioso protagonista sempre pronto a sparare e pestare, ma pure dotato di una lucidissima mente investigativa.

Anche questa volta le sue indagini, coadiuvate dagli altri membri rimasti della vecchia squadra, seminano per strada una scia di cadaveri e cozzano presto con quelle di un agente di polizia, il rissoso italoamericano Gaitano Russo, interpretato da Domenick Lombardozzi ossia l'indimenticato Herc di The Wire. Ma a dispetto dei faccia a faccia a muso duro è chiaro che presto Reacher e Russo finiranno per collaborare, mentre il personaggio dal ruolo più ambiguo è Swan, che i protagonisti vogliono credere innocente ma temono essere passato a trafficare armi illecitamente. Ossia proprio il tipo di operazioni che la squadra di investigatori sventava in passato, prima di finire nei guai per aver pestato i piedi all'autorità.

Reacher cammina così ancora una volta tra il militarismo del superuomo protagonista e il suo antiautoritarismo che ne fa un animo libero, a mo' di cowboy d'altri tempi. Lo spirito di corpo che lo lega ai compagni non sfugge però al consueto tema della fratellanza nelle armi, solo che nel loro caso si tratta di militari che hanno anche disobbedito insieme agli ordini per fare la cosa giusta. Reacher è così il capitano di un team di paladini senza macchia, ognuno che eccelle nelle proprie specialità, ma tutti pronti a rischiare la vita gli uni per gli altri. Di fronte a tanta virtù, il villain non può che essere un mostro senza scrupoli, che non si cura di quanti uomini manda a morire per cercare, vanamente, di eliminare Reacher e i suoi. Un mostro che non ha scrupoli nemmeno per i bambini e che nel finale si rivelerà ancora più aberrante di quanto non fosse apparso prima. Lo interpreta Robert Patrick, ormai un vero specialista in queste parti, come si è recentemente visto anche in Peacemaker.

A differenza di altre serie con eroi tutti d'un pezzo che digrignano i denti dalla rabbia, Reacher continua a giocare spesso la carta dell'ironia e il costante scambio di battute tra il protagonista e i suoi uomini, che si possono permettere di prenderlo bonariamente in giro, rende più lieve l'atmosfera. Verrebbe da dire che l'ironia è persino troppo costante, ma il successo dà ragione allo showrunner Nick Santora: Reacher non vuole essere presa sul serio e se da una parte mostra un protagonista che uccide anche a sangue freddo, dall'altra si rifugia in un territorio sopra le righe di puro intrattenimento, dove il plot serve solo ad agganciare tra loro le scene d'azione, i buoni sono senza macchia e i villain così orribili che li si vuole solo vedere morire male.

Purtroppo una tale semplicità, trascinata per otto episodi, diventa faticosa e prevedibile a chi non guardi la serie mentre fa altro. Le scene d'azione, per quanto numerose, sono spesso poco creative in termini di regia, frammentate al montaggio e più che mai prive di tensione: questa volta a essere invincibile non è solo Reacher ma pure i suoi alleati. A funzionare meglio è dunque davvero il versante dell'ironia, pur se spesso a sua volta tagliata con l'accetta. Di certo continua a impressionare la fisicità di Alan Ritchson, tanto da averne già fatto una star in ascesa nel ritorno al cinema muscolare in voga di questi tempi (lo si può vedere in Fast X e sarà anche nel prossimo film di Guy Ritchie The Ministry of Ungentlemanly Warfare). Tra i suoi compagni quella che rimane più impressa è invece Neagley, sia per la caratteristica di essere asessuale, sia per il rapporto più empatico che ha con lo schivo protagonista. Non a caso la storia parte da loro due e a loro torna nell'epilogo.

Episodi: 8
Regia di Omar Madha, Sam Hill, Julian Holmes, Norberto Barba, M.J. Bassett, Christine Moore, Lin Oeding, Stephen Surjik, Thomas Vincent.

Jack Reacher torna in una serie cruda che cerca la violenza ma non ha il coraggio di abbracciarla davvero

Recensione di Andrea Fornasiero

Nella fittizia cittadina di Margrave arriva a piedi Jack Reacher, subito considerato il principale sospettato di un omicidio accaduto la sera prima. Finisce in galera insieme a un contabile preso di mira dagli altri detenuti, che Reacher (non ama usare il suo nome Jack) tiene alla larga con le maniere forti in cui eccelle. Il suo alibi regge, ma quando scopre che la persona uccisa è suo fratello decide di restare in città e venire a capo della situazione con ogni mezzo. Nel mentre si moltiplicano gli omicidi che, sempre più chiaramente, hanno a che fare con una cospirazione criminale.

Rinasce per la TV il personaggio ideato da Lee Child, in una versione molto più fedele alle pagine dei romanzi ma priva del carisma di Tom Cruise, a cui la serie cerca di supplire con un ambiguo surplus di violenza.

Interpretato da Alan Ritchson, il protagonista di Reacher è una presenza statuaria, con mascella squadrata, spalle larghissime, muscoli gonfi e nessun problema a usarli, ma pure con un'intelligenza ai confini del geniale. Capace di deduzioni da Sherlock Holmes e di usare oggetti comuni in modo tattico come Jason Bourne, Reacher è praticamente un supereroe e infatti stende senza problemi anche quattro o più avversari alla volta, se non sono militari molto addestrati come lui.

Per tener viva la tensione durante otto episodi, la vicenda deve inevitabilmente rivoltarsi più volte, offrendo un flusso costante di antagonisti per le scene d'azione che sono il sale della serie. Alla fine la trama starebbe anche relativamente in piedi, però il manicheismo la disinnesca: non solo i cattivi sono così cattivi che sembrano usciti da un horror estremo, ma hanno anche facce che ne denunciano immediatamente la natura malvagia e corrotta. Vorrebbero insomma essere quei personaggi che "si ama odiare", ma non hanno né il carisma né l'approfondimento sufficiente.

Gli orrori che si accumulano nelle puntate, con persone crocefisse e castrate o costrette a osservare la tortura di un familiare prima di essere brutalmente uccise, sarebbero materiale da Mindhunter, ma non c'è minimamente quel tipo di indagine sull'oscurità della natura umana. Si tratta piuttosto di un sadismo buttato lì per scioccare il pubblico e motivare l'eroe, che però è così monolitico da non esserne mai turbato. Del resto l'espressività di Ritchson sembra del tutto refrattaria alle emozioni e riesce al massimo a sorridere o fare qualche battuta.

Considerato che la serie parte con la morte del fratello di Reacher ci si aspetterebbe almeno un po' di tormento, ma niente, lui conosce solo la più stoica determinazione. Quando una donna gli chiede come vuole fermare i cospiratori, si stacca su un primo piano angolato dal basso a rendere Reacher ancora più imponente mentre risponde: «dolorosamente».

Diretto e di poche parole, Reacher ama i cani e la libertà, quindi per rimpolpare la vicenda gli si affiancano una poliziotta bianca e un detective nero, inizialmente molto sospettoso nei suoi confronti. Si ottiene così anche una varietà di cast politicamente corretta per una serie che altrimenti sembrerebbe quasi un inno al superuomo ariano.

Lo showrunner Nick Santora è inoltre un veterano di serie Tv d'azione però anche da questo punto di vista Reacher, che avrebbe potuto essere un nuovo Banshee visto il soggetto estremo, riesce a brillare solo in alcuni momenti. I pestaggi in carcere del pilot sono buoni, così come un intenso duello a New York e uno scontro con vari uomini ben addestrati in una villa. La battaglia finale invece è montata e girata in modo troppo spezzettato e risulta paradossalmente la cosa più di routine, un climax malamente mancato. Inoltre la brutalità non sempre ha le conseguenze che dovrebbe avere: nella scontro alla villa Reacher viene più volte colpito con un piede di porco, e infatti a un certo punto - l'unica volta nella serie - perde persino i sensi. Si tratta dello scontro in assoluto più duro che affronta ma il giorno dopo non ha un singolo livido sulle braccia con cui ha parato i colpi né un segno in faccia dove è stato più volte colpito. Anche l'esibizione del dolore farebbe parte di questo nichilismo iperviolento, come insegna in generale il cinema asiatico e come pure era ben chiaro agli autori di Banshee. Qui invece si cerca quella violenza ma senza il coraggio di abbracciarla davvero, riportandola con ipocrisia in una sfera per nulla disturbante e del tutto hollywoodiana.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 30 aprile 2022
alessandro

Ogni volta che mi trovo a commentare una serie Tv mi trovo sempre costretto a parlare della questione che serve sempre il fattore emozione in ciò che vediamo. in questo la serie mostra che c'è. Non voglio dire chissà cosa di questa serie che è abbastanza bella non presenta nulla di ignobile e devo dire la verità la definirei molto accattivante. Infatti non è adatta ad un pubblico poco intelligente. [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 1 aprile 2022
Oscar Cosulich
Ciak

Assistiamo alla spietata esecuzione di un uomo, freddato da misteriosi killer e subito dopo incontriamo Jack Reacher (Ritchson) mentre vaga nel Nord America senza una meta precisa. Lo vediamo scendere da un pullman di linea a una fermata posta in un crocevia in mezzo al nulla, per raggiungere a piedi Margrave, in Georgia, dove si ferma in un bar per mangiare.

venerdì 1 aprile 2022
Mariangela Sansone
Rumore

Alan Ritchson veste i panni di Jack Reacher in questo adattamento per il piccolo schermo dell'opera di Lee Child. Dopo i due film, del 2012 e del 2016, dedicati al personaggio, interpretato da Tom Cruise, arriva su Amazon Prime la serie in otto episodi con protagonista l'ex soldato americano ora in congedo. La trama della serie prende spunto da Zona Pericolosa, il primo, e forse più noto, romanzo dello [...] Vai alla recensione »

martedì 22 febbraio 2022
Mauro Gervasini
Film TV

Facciamo un po' d'ordine. Jack Reacher, chiamato solo Reacher anche da sua madre, è un personaggio letterario inventato dallo scrittore inglese Lee Child nel 1997. Il suo primo romanzo, Zona pericolosa (Longanesi), è quello da cui è tratta la serie tv della quale è showrunner Nick Santora. Reacher era già stato interpretato su grande schermo da Tom Cruise in due film, Jack Reacher: La prova decisiva [...] Vai alla recensione »

sabato 5 febbraio 2022
Antonio Dipollina
La Repubblica

Si chiama Jack Reacher e potrebbe avere come secondo nome un' espressione abusata che suona come "anche meno". In molti sensi, ma il nuovo eroe in serie tv crime è quello nato venticinque anni fa dalla penna di Lee Child, autore poi venduto a vagonate. Negli scorsi anni c' erano stati due film ed evidentemente Tom Cruise ci teneva parecchio a girarli, visto che il personaggio sulla carta è, nel fisico [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 febbraio 2022
Matteo Sacchi
Il Giornale

Il personaggio di Jack Reacher è uno dei più riusciti del genere thriller e ha portato molta fortuna al suo inventore, lo scrittore britannico Lee Child. L' ex membro della polizia militare che vagabonda per gli Usa è stato portato sul grande schermo da Tom Cruise. Ma dopo due capitoli (nel primo fa una comparsata anche lo stesso Lee Child) la saga cinematografica era arrivata al capolinea.

NEWS
PRIME VIDEO
mercoledì 8 novembre 2023
 

Regia di Lin Oeding. Una serie con Alan Ritchson, Malcolm Goodwin, Willa Fitzgerald, Kristin Kreuk, Bruce McGill. Dal 15 dicembre su Prime Video.  Guarda il trailer »

PRIME VIDEO
venerdì 4 febbraio 2022
Andrea Fornasiero

Rinasce per la TV il personaggio ideato da Lee Child. Ora su Prime video. Vai all'articolo »

TRAILER
venerdì 3 dicembre 2021
 

Regia di Lin Oeding. Una serie con Alan Ritchson, Malcolm Goodwin, Willa Fitzgerald, Kristin Kreuk, Bruce McGill. Dal 4 febbraio su Amazon Prime Video.  Guarda il trailer »

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