Io vi dichiaro marito e...marito: recensione del film - Cinematographe.it

Io vi dichiaro marito e…marito: recensione del film con Adam Sandler

Una impareggiabile coppia di protagonisti alle prese con un matrimonio forzato ricco di spunti esilaranti. Io vi dichiaro marito...e marito è una commedia decisamente riuscita.

Adam Sandler ormai è un volto molto conosciuto: un attore che, con la sua forte presenza scenica, è capace di trasformare qualsiasi traccia di trama, anche la più insensata, spassosa. Questa volta, in Io vi dichiaro marito…e marito, lo troviamo in coppia con Kevin James, suo collega di lunga data. Interpretano rispettivamente Chuck Levine e Larry Valentine, due vigili del fuoco e inseparabili amici nella vita. Larry è ossessionato dalla perdita della sua defunta moglie e ci tiene a mantenere il nucleo familiare ben saldo. Si ritroverà ad adottare una soluzione drastica per cambiare il beneficiario primario da sua moglie ai due figli che sta crescendo: risposarsi con Chuck, un donnaiolo nato.

Assumere un ruolo ben diverso dalla loro natura è il concetto dalla quale orbiterà una commedia ben delineata, che non rifiuta parentesi toccanti e digressioni importanti che riguardano l’orientamento sessuale da rispettare civilmente.

Io vi dichiaro marito…e marito: non solo gag a profusione

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Nel film diretto da Dennis Dugan si cerca di stabilire un equilibrio fra assurdità della situazione presentata e rinnovata sensibilità da adottare nei confronti di un tema ancora messo in discussione nella nostra società: l’omosessualità. Io vi dichiaro marito…e marito offre un buon numero di spunti prettamente comici, per sottolineare un tentativo di matrimonio rischioso, che deve fare i conti con la legge – siccome si sta trattando di una truffa ai danni dello Stato – ma questo incipit viene regolato da una scrittura accurata di personaggi fortemente empatici. La coppia Adam Sandler e Kevin James si sostiene a vicenda, specialmente quando si tratta di sfoderare le abilità necessarie per non eccedere nella volgarità gratuita.

La convivenza forzata, le restrizioni stabilite con pugno di ferro, la condivisione e la confidenza più stretta che emerge di conseguenza: tutto parte di uno schema ottimale per introdurre da metà pellicola un sentito grado di emozioni genuine. Le dinamiche fra i due attori vengono ulteriormente potenziate da una parata di star intramontabili: da Ving Rhames a Jessica Biel, da Steve Buscemi a Rob Schneider. Ottime aggiunte che impreziosiscono il già gradito tono stabilito dai due comici in splendida forma. A chiudere il cerchio di prove attoriali molto simpatiche, i due figli di Larry, Eric (Cole Morgen) e Tori (Shelby Adamowsky), rendono lo svolgimento ancora più piacevole da seguire fino alle ultime battute.

Io vi dichiaro marito…e marito: regia anonima che sfrutta il cast a sua disposizione

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Non stiamo parlando del miglior film di Dennis Dugan, classe 1946, attivo con numerose commedie riuscite grazie al talento di Adam Sandler (suo il delizioso Big Daddy- Un papà speciale). La sua direzione si limita ad inquadrare i caratteri distinti e scontrosi dei due protagonisti di rilievo, nel tentativo di favorire una maggiore improvvisazione sul set. Il lavoro più faticoso viene affidato agli interpreti, che devono alimentare il seme della tenerezza e farlo germogliare in un terzo atto all’insegna della morale. Una lezione da impartire ad una società ancora colpita dalla cecità, dall’indifferenza e dalle etichette: trovare ancora difficoltà nell’accettarsi per ciò che si è e ciò che vogliamo mostrare in termini di sentimenti, è davvero inaccettabile.

Io vi dichiaro marito…e marito riporta in auge questa situazione di stallo e di chiusura mentale e stabilisce, con un’atmosfera scanzonata e un gruppo di personaggi finemente sfaccettati, una conclusione soddisfacente dove tatto e accortezza hanno la meglio sul girato. La discriminazione contro i matrimoni gay è un elemento di notevole impatto su ciò che è stato tracciato nella sceneggiatura, ma viene soppiantato da soluzioni efficaci per agevolarci nella visione, senza digressioni accese, e portarci a tifare per i protagonisti.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 3
Recitazione - 2.5
Sonoro - 2.5
Emozione - 3

2.8