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Io, robot – Isaac Asimov

Io, robot è una raccolta di 9 racconti di fantascienza, scritti tra il 1940 e il 1950 da Isaac Asimov, i quali hanno come protagonisti dei robot. La raccolta è stata pubblicata nel 1950. La traduzione è di Roberta Rambelli ed è stato pubblicato in italiano da Valentino Bompiani Editore nel 1963.

Autore: l’autore è Isaac Asimov. È considerato uno dei più interessanti autori di fantascienza. La sua vastissima opera è stimata intorno ai 500 volumi pubblicati.

Nato a Petroviči (Russia) nel 1920, all’età di tre anni si trasferisce con i genitori negli Stati Uniti, stabilendosi a Brooklyn. Si laurea in chimica e biologia e svolge l’attività di insegnamento presso la School of Medicine dell'università di Boston. Dal 1939 svolge contemporaneamente l’attività di scrittore. Durante la Seconda guerra mondiale è impiegato nel settore chimico presso la Naval Air Experimental Station di Filadelfia, e nel 1945 partecipa al primo esperimento atomico del dopoguerra. Nel 1950 lascia l’insegnamento per dedicarsi completamente alla scrittura. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta si colloca il suo periodo d’oro da romanziere, durante il quale pubblica i suoi romanzi più famosi: Io, robot, Paria dei cieli, Il tiranno dei mondi, Le correnti dello spazio, Abissi d’acciaio, Il sole nudo e i racconti del Ciclo delle fondazioni. Dal 1955 intraprese la stesura di testi scientifici a scopo divulgativo. Muore nel 1992 a New York.

Trama: un giovane giornalista deve scrivere un articolo sulla robopsicologa Susan Calvin. Così va a farle visita nel suo studio, chiedendole di raccontargli la sua esperienza con i robot. La dottoressa inizia il racconto, descrivendo gli episodi più importanti dello sviluppo dei robot che l’hanno coinvolta maggiormente. Si passa dal primo robot semplice venduto come governante fino alle Macchine, robot complessi che governano il mondo.

Personaggi principali
Robot: i robot sono i protagonisti dei racconti. Essi sono molto diversi tra loro e con il passare del tempo diventano sempre più complessi.
Susan Calvin: è la robopsicologa della U.S. Robots & Mechanical Men Corporation. Donna solitaria, tranquilla e piuttosto malinconica, studia e comprende la psicologia dei robot.
Gregory Powell e Michael Donovan: collaudatori sul campo. Essi provano i nuovi robot, cercando di risolverne eventuali problemi. Sono grandi amici, ma molto scontrosi.

Ambientazione: le varie vicende si svolgono sui pianeti del Sistema Solare e su stazioni spaziali. I principali coinvolti sono la Terra, Marte e Mercurio Le vicende terrestri si svolgono maggiormente nei laboratori e negli uffici della U.S. & Mechanical Men Corporation, l’unica fabbrica terrestre di robot con cervello positronico, che ha sede negli Stati Uniti.
Tempo: le vicende descritte sono ambientate nel futuro, precisamente tra il 1996 e il 2052. Invece l’anno in cui il giornalista intervista la dottoressa è il 2057.

Stile: lo stile dell’autore è semplice e lineare. Le sequenze narrative sono scorrevoli. Egli usa molti aggettivi nella descrizione delle scene e questo le rende più chiare. Le scene descrittive sono poche e per questo la lettura è scorrevole e semplice. Molto usati sono i discorsi diretti. In questo modo l’autore riesce a descrivere le scene in modo più chiaro e anche l’immedesimazione del lettore risulta più semplice. Il lessico non è molto ricco. Egli utilizza parole semplici, perché, come lui stesso ha dichiarato, intende farsi capire dai lettori. Usa i termini tecnici e specifici per quanto riguarda la descrizione dei robot e delle macchine. Le azioni si susseguono in ordine cronologico, ma tra un capitolo e l’altro vi sono dei buchi temporali, che rendono i racconti piuttosto staccati tra loro. Talvolta durante il racconto ci sono dei salti improvvisi al presente e questo può distrarre il lettore dalla storia.

Tematiche principali: Asimov ha scritto dei racconti sul progresso tecnologico in quanto egli ne è sempre stato affascinato. Però, al tempo stesso ne ha sempre avuto un certo sospetto, in quanto la sua preoccupazione maggiore è sempre stata che i robot, essendo esseri nettamente superiori all’uomo, prima o poi lo avrebbero sostituito., E questo è proprio quello che emerge dai suoi racconti: un progresso tecnologico incontrollabile, che con il tempo ha sostituito l’uomo con le macchine, che governano addirittura il mondo. L’unico compito dell’uomo è quello di proseguire la vita sulla Terra, in quanto le macchine stesse risolvono i loro errori e fanno in modo da evitare i problemi. Diventano, perciò, completamente autonome. Quindi, l’insegnamento che Asimov ha voluto trasmetterci è che il progresso tecnologico deve servire all’uomo per facilitarlo nel lavoro e nella vita, ma non si deve sostituire ad esso, in quanto l’uomo possiede la capacità di ragionare e l’intelligenza e, quindi, è lui l’essere superiore. Egli possiede una propria “identità” e questa non deve essere sostituita da quella dei robot.