L’Inferno di Dante, film e performance
Al teatro Sociale di Stradella la pellicola del 1911 animata dal gruppo I Sincopatici. Domani alle 21, ingresso gratuito
Oliviero MaggiSTRADELLA
Un Dante Alighieri futurista con le immagini del primo kolossal della storia del cinema italiano, il film muto “L’Inferno” del 1911, in un cine-concerto con interventi di teatro performativo. Si chiama proprio “Inferno” lo spettacolo che andrà in scena domani sera, alle 21, al teatro Sociale di Stradella (ingresso gratuito), nell’ambito della rassegna culturale “O smagià la tuaia”, con ideazione e direzione artistica di Lorenzo Alagio, in collaborazione con il Comune di Stradella, giunta quest’anno alla dodicesima edizione. Sul palcoscenico saliranno “I Sincopatici”: Francesca Badalini (synt, cetra da tavolo), Luca Casiraghi (batteria, percussioni), Andrea Grumelli (basso), Claudio Milano (voce).
A Francesca Badalini tocca il ruolo di Dante, «perché la poesia, la letteratura, la Commedia sono vocaboli che si declinano tutti al femminile», Andrea Grumelli sarà Caronte, Luca Casiraghi il conte Ugolino, Claudio Milano sarà Malacoda, che nell’immaginario si trasformeranno da personaggi fantastici dei bestiari medioevali a manga. «Si tratta di una composizione altamente gotica ed evocativa, ultramoderna ma con la consapevolezza e la conoscenza della musica antica e classica, tale da collegare ad esse il rock estremo o d’atmosfera, l’elettronica, la fusion, la musica etnica; la musique concrète a pulsioni puramente neo-romantiche – si legge nella presentazione del cineconcerto -. Musica attenta al suono, alla meccanica degli strumenti e a quello della recitazione, ora declamata, ora cantata su più ottave. Il tutto a sostegno di un film di genere fantastico che è uno dei primi al mondo, nel suo ultimo restauro, ancora stupefacente per numero di comparse, attori, effetti speciali visivi e artigianali, ispirato alle illustrazioni di Gustavo Doré ma sempre fedelissimo alla lirica dantesca, al suo messaggio universale e alla sua commovente umanità». Il direttore artistico Lorenzo Alagio ha deciso di coinvolgere nel progetto gli alunni dell’istituto comprensivo Depretis di Stradella, che si sono occupati dell’elaborazione grafica di manifesti e dépliant.Oliviero Maggi
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