Pietro il Grande: biografia e pensiero politico del primo imperatore di Russia | Studenti.it

Pietro il Grande: biografia e pensiero politico del primo imperatore di Russia

Pietro il Grande: biografia e pensiero politico del primo imperatore di Russia e monarca assoluto che promosse un apolitica riformista e di modernizzazione del paese sul modello occidentale
Pietro il Grande: biografia e pensiero politico del primo imperatore di Russia
getty-images

1Chi è stato Pietro il Grande

Ritratto dell'Imperatore Pietro I il Grande (1672-1725). Collezione del Nationalmuseum di Stoccolma
Fonte: getty-images

Figlio di secondo letto dello Zar Alexis, Pietro I nasce nel 1672 dal matrimonio con Natalya Kirillovna Naryshkina, figlia di un semplice servitore militare appartenente alla nobiltà di provincia. Il padre muore quando aveva appena 4 anni e da quel momento viene costantemente coinvolto negli intrighi di palazzo, dato che è uno dei pochi eredi maschi in una squadra di figlie femmine. 

Ispirandosi dichiaratamente ai paesi occidentali, Pietro I intraprende una serie di guerre per espandere i confini della Russia fino a trasformarla in un impero e ne stravolge l'organizzazione amministrativa e sociale per farne un paese moderno. Pietro il Grande è un monarca assoluto che impone al suo popolo cambiamenti drastici e pesanti tasse pur di poter applicare le sue riforme. 

Nella corsa al potere i fedeli della madre Natalya, identificati nel partito Naryshkin, hanno l'appoggio del patriarca di Mosca Ioakim e dei Boiari, in contrapposizione alla famiglia Miloslavsky, clan dell'erede Fedor e di suo fratello Ivan. 

In realtà però, in pochi scommettono sul futuro politico del bambino: pur festeggiando la sua nascita con sfarzo, la sua educazione è molto modesta per essere il figlio di uno zar, studia le lingue straniere e il latino con scarsi risultati e, da adulto, la sua stessa grafia è praticamente illeggibile

2Pietro il Grande e la rivolta del 1682

Quando il fratellastro maggiore Fedor muore dopo appena sei anni di regno, il suo unico rivale al trono rimane il fratellastro Ivan, che soffre però di un ritardo mentale e fisico ed è evidentemente inadatto a governare; la Duma dei Boiardi rifiuta di affidarsi a un ragazzo malato e, assieme al patriarca di Mosca, acclama Pietro come erede sotto la reggenza materna.

Il clan Miloslavsky si ribella e istiga la rivolta delle guardie reali, l'unica forza armata presente a Mosca: molti dei sostenitori di Pietro sono arrestati o uccisi, chi sopravvive viene obbligato a riconoscere la successione di Ivan V, eletto a capo di un governo congiunto assieme a Pietro e con la sorella maggiore Sofia come reggente per entrambi i ragazzi.

3Formazione di Pietro il Grande

Ritratto della reggente Sofia Alexeyevna Romanova, la sorellastra di Pietro il Grande
Fonte: getty-images

Per i sette anni della reggenza, Pietro e sua madre vivono confinati a Preobrazhensky per preciso volere della reggente. L'allontanamento forzato dalla capitale e dai suoi intrighi si rivela favorevole allo sviluppo del ragazzo: vicino alla cittadina c'è una colonia di tedeschi che hanno il permesso di residenza e dalla loro assidua frequentazione Pietro rimane affascinato dagli usi stranieri, sviluppando una naturale curiosità verso la matematica, la navigazione e l’arte militare. Si fa costruire una vera fortezza in legno, per quanto in scala ridotta, e obbliga i soldati a partecipare a giochi di guerra, secondo organizzazione, gradi e metodi di addestramento presi in prestito dagli eserciti stranieri.

Rimane però un possibile erede al trono e uno dei primi obblighi come futuro sovrano è garantire una discendenza, così la madre gli organizza il matrimonio con la figlia di un nobile di medio rango

Nel 1689 la sorellastra Sofia cerca audacemente di proclamarsi zarina, sempre con l’appoggio degli Strelzi, ma i seguaci dei Naryshkin si rivoltano per aperta violazione della consuetudine in fatto di successione: bloccano i suoi sostenitori e la obbligano a cedere il trono a Pietro, che inizia a governare sotto la supervisione della madre, dello zio Lev e del patriarca. 

4Uno sbocco sul mare per la Russia

Pietro il Grande e la conquista di Azov
Fonte: getty-images

Nel 1689 la Russia ha un territorio enorme ma nessuno sbocco sul mare e poiché la situazione internazionale è molto instabile, la logica suggerisce di impostare il nuovo governo prevedendo ogni possibile scenario di guerra: quindi le prime iniziative del giovane sovrano hanno come scopo principale proprio quello di conquistare un accesso all'acqua. Dal 1695 al 1696 Pietro intraprende una guerra di conquista della roccaforte turca di Azov. 

La conquista di Azov, situata nei pressi delle foci dei fiumi Dnepr e Don, è un’azione all'interno della più vasta campagna militare volta a: 

  • contrastare l'avanzata turca e già iniziata dalla sorellastra Sofia,
  • necessaria per contrastare anche l'avanzata Tatara,
  • necessaria per avvicinarsi al Mar Nero.

Lo zar fa costruire una flotta che scende verso Azov navigando il fiume Don, conquistandola nel 1696

5Pietro il Grande in Europa

Nel 1697 lo zar organizza un viaggio di istruzione in vari paesi europei, la Grande Ambasceria: si mette in viaggio con un seguito di 250 persone per: 

  • studiare la situazione internazionale;
  • rafforzare i legami alla base della coalizione anti turca, lavorando sui negoziati con il governo olandese ed inglese;
  • raccogliere informazioni economiche e culturali dell'occidente più progredito.
Pietro il Grande e la rivolta dei Vecchi credenti nel palazzo delle sfaccettature, fine del XVIII secolo. Collezione del Museo statale di storia, Mosca
Fonte: getty-images

All'interno di un seguito tanto numeroso, lo zar sperimenta nuove situazioni in incognito: lavora come carpentiere, visita il cantiere navale della Royal Navy, contatta e ingaggia esperti per venire a lavorare in Russia.

Nel 1698 è appena giunto in Austria che una rivolta degli Strelzi lo costringe a precipitarsi a Mosca: ne fa giustiziare centinaia, e i pochi salvati vengono esiliati lontano dalla capitale. La sorellastra Sofia, accusata di essere a capo della rivolta, viene obbligata a prendere i voti e a ritirarsi definitivamente a Novodevicij.

6La guerra del Nord

La missione diplomatica in Austria non porta al risultato sperato perché sono mutati gli equilibri politici e l’imperatore d’Austria adesso cerca un'alleanza con la Turchia; Pietro I capisce di doversi preparare ancora a una guerra e decide di giocare nuovamente in offesa. Compie una serie di azioni diplomatiche:

  • stringe un accordo di pace con l’impero ottomano per non doversi preoccupare di eventuali aggressioni, almeno per il momento,
  • decide di concentrare l’attenzione sul Mar Baltico, formando un'alleanza tra Russia, Sassonia, Danimarca, Norvegia e Polonia,
  • dichiara guerra alla Svezia, in possesso dei territori sulla costa baltica cruciali per l’espansione russa.
Pietro il Grande nella battaglia di Poltava
Fonte: getty-images

In questa guerra lunga vent’anni, lo zar riversa tutte le risorse finanziarie e diplomatiche del proprio paese; dopo una prima sconfitta a Narva nel 1700, riconquista la città nel 1704 per poi collezionare una serie di vittorie:  

  1. nella battaglia di Lesnaya del 1708;
  2. nella battaglia di Poltava del 1709;
  3. nella battaglia navale di Gangut del 1714. 

Il conflitto si conclude con il Trattato di Nystad nel quale le coste orientali del Baltico sono cedute alla Russia. Per celebrare il trionfo del sovrano, il senato cambia il titolo di Pietro I da zar a imperatore di tutte le Russie.    

7Pietro il Grande, un despota riformista

Il progresso tanto desiderato viene raggiunto mediante forti investimenti nel settore tecnologico e continue riforme amministrative, volute da Pietro I sul modello dei governi stranieri e spesso in opposizione alle resistenze dell'aristocrazia terriera e del clero ortodosso: 

  • al momento dell'ascesa al trono, il governo russo è suddiviso in 80 uffici, li riorganizza fino ad istituire nel 1718 solo 9 collegi (diventano 13 nel 1722) ognuno con specifiche mansioni;
  • con un decreto del 1699, gli abitanti delle città, prevalentemente artigiani e commercianti, non dipendono più dai governatori militari provinciali ma possono eleggere i propri rappresentanti comunali, che a loro volta dipendono dagli amministratori della capitale;
  • dal 1 gennaio 1700 si passa dal calendario giuliano a quello gregoriano;
  • crea un esercito regolare con ufficiali scelti fra la nobiltà, mentre i contadini e i normali cittadini sono arruolati come soldati semplici, l'arruolamento dura tutta la vita e le truppe devono seguire regolari esercitazioni;
  • moltiplica gli stabilimenti per la produzione metallurgica, gli uomini d'affari e industriali possono comprare i servi della gleba per impiegarli nelle nuove industrie, l'esercito e la marina militare vengono riforniti direttamente dal mercato interno e il commercio con l'estero aumenta di sette volte;
  • nel 1708 la Russia viene divisa in 8 guberny, dei governi con a capo un uomo di fiducia dello zar con autorità amministrativa, militare e giudiziaria;
  • nel 1710 modernizza l'alfabeto e avvia il controllo dello stato nel campo dell'educazione, istituendo scuole statali che, vedendo pochi nobili iscritti, aprono anche ai figli dei soldati, degli ufficiali e dei religiosi;
  • nel 1711 abolisce la Duma o consiglio dei boiari, definendo il Senato come massimo organo dello stato;
  • nel 1721 abolisce il patriarcato di Mosca e lo stato assume la gestione diretta delle proprietà terriere ecclesiastiche, che così non possono più essere acquisite dai nobili terrieri;
  • nel 1722 riforma il sistema nobiliare basandosi sui servizi resi al governo, mettendo così la parola fine sulla supremazia dei boiari.

8Le riforme della Russia e la ribellione della popolazione

Pietro il Grande e la fondazione di San Pietroburgo. Collezione della Galleria Statale Tretyakov, Mosca
Fonte: getty-images

Il peso maggiore di tutti questi cambiamenti è quello imposto alla popolazione russa: lo sforzo bellico e produttivo inasprisce una tassazione già molto pesante e migliaia di persone sono obbligate a lavorare nella produzione di forniture per l’esercito. Tra il 1705 e il 1708 ci sono numerose rivolte interne, tutte soffocate nel sangue.

Sul fronte militare, dopo qualche anno di apparente tregua, nel 1711 la Turchia dichiara guerra alla Russia e ne sconfigge l'esercito in Moldavia presso il fiume Prut; ciononostante il trattato di pace proposto alla Russia è molto blando e Pietro I si limita a firmare la rinuncia ad Azov.

Anche all’interno dello stesso palazzo la situazione non è serena: Pietro intrattiene da anni una relazione con una donna di bassa estrazione sociale, che legittima sposandola e dalla quale ha dei figli; l'erede al trono, il suo primogenito Alexis cresce in aperta contrapposizione alle spinte riformistiche paterne, e si allinea invece alla linea politica dei nobili più conservatori.

Alexis è sollecitato nello scegliere apertamente il governo del padre o a rinunciare ufficialmente al trono, ma con l'appoggio della madre si rifugia presso la corte austriaca, dalla quale però è obbligato a rientrare in Russia; viene accusato di alto tradimento e sottoposto a tortura durante l'interrogatorio, morendo nottetempo per le frustate prima che la sentenza di morte venga eseguita.

9Morte di Pietro I il Grande: una fine senza eredi

Nel 1722 Pietro precede le mosse dell'impero ottomano e invade il territorio della Persia: in cambio di aiuto militare contro i Turchi, la stessa Persia cede alla Russia i territori occidentali e meridionali dell'area dove si svolge il conflitto e nel 1724 si arriva a un nuovo trattato di pace con la Turchia.

Nel gennaio del 1725 l'imperatore inizia improvvisamente a indebolirsi, i problemi alla vescica che lo affliggono da anni sono peggiorati. Non riesce più a urinare e i medici sono costretti a rimuovere quasi un litro di liquido, ma l'infezione si è già diffusa. Pietro I conosciuto come Il Grande muore l’8 febbraio del 1725.

10Curiosità su Pietro il Grande

  • Il primo imperatore russo a fondare una nuova capitale, Pietroburgo, il 16 maggio 1703, sul modello degli imperatori dell’antica Roma.
  • Pur essendo alto 2,03 metri calza solo il 38 di piede.
  • Da ragazzo soffre di numerosi tic nervosi, scatti continui della testa e nel movimento degli occhi e da grande si sfoga con passatempi violenti e di cattivo gusto a danno di persone; si pensa possano essere conseguenze post-traumatiche delle uccisioni alle quali assiste durante la ribellione degli Strelzi.
  • Appassionato di armi, progetta dei proiettili per le proprie navi militari, così come disegna fortezze e trappole.

11Pietro il Grande: le date importanti della sua vita

  • Nasce nel 1672 a Mosca dalla seconda moglie dello Zar Aleksei.
  • Il padre muore nel 1676 e sul trono gli succede il quattordicenne Fedor, fratellastro di Pietro.
  • La popolazione acclama il piccolo Pietro come erede sotto la reggenza della madre, ma la sorellastra Sofia istiga una rivolta e nel 1682 stabilisce sotto al sua reggenza un governo condiviso da Ivan, con ritardo fisico e mentale, e Pietro.
  • Nel 1689 Sofia tenta (e fallisce) un colpo di stato, da questo momento Pietro governa da solo.
  • Ivan muore nel 1696, Pietro diventa l’unico Zar e intraprende le campagne militari di Azov.
  • Dal 1700 al 1721 combatte una guerra contro la Svezia per il possesso dei porti sul Mar Baltico.
  • Nel 1711 abolisce la Duma dei Boiari.
  • Nel 1721 viene proclamato Imperatore.
  • Nel 1722 riforma il sistema nobiliare russo.
  • Muore nel 1725 per un’infezione urinaria.
    Domande & Risposte
  • Cosa ha fatto Pietro il Grande?

    Ha allargato i confini della Russia fino a trasformarla in un impero. Ha modificato l’organizzazione amministrativa e sociale per trasformare la Russia in un paese moderno.

  • A quale dinastia apparteneva Pietro I il Grande?

    Romanov.

  • Che tipo di Stato voleva fare Pietro I il Grande?

    Moderno, ispirandosi al modello occidentale.