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Il talento di Mr. Ripley: recensione

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Mentre sta per approdare su Netflix l’omonima serie basata sull’omonimo personaggio, nel 1999 Il talento di Mr. Ripley arrivava nelle sale. Diretto da Anthony Minghella, il film racconta di un uomo dalle mille potenzialità in cerca continua di un’affermazione identitaria, ma soprattutto di attenzioni personali.

Oltre alla serie, a fine 2023 è approdato su Prime Video un film che in base alle vicende dei suoi protagonisti, ha alcune similitudini con Il Talento di Mr. Ripley. Questo film è Saltburn, diretto da Emerald Fennell, e interpretato da Barry Keoghan e Jacob Elordi. In un certo senso, il rapporto tra i due ricalca quello dei protagonisti del film di Minghella.

Jude Law

Il talento di Mr. Ripley: cast

Il film diretto da Anthony Minghella è interpretato da Matt Damon, all’epoca in forte ascesa, soprattutto per aver vinto un oscar come sceneggiatore in Will Hunting – Genio Ribelle e aver interpretato Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg. Quì interpreta il doppio e insicuro Tom Ripley, che entra nella vita degli altri due protagonisti, ovvero Jude Law (Dickie Greenleaf) e Gwyneth Paltrow (Marge Sherwood). Il resto del cast è composto da Cate Blanchett (Meredith Logue), Philip Seymour Hoffman (Freddie Miles), Jack Davenport (Peter Smith-Kingsley), James Rebhorn (Herbert Greenleaf), Sergio Rubini (Ispettore Giovanni Roverini), Celia Weston (Zia Joan), Stefania Rocca (Silvana), Ivano Marescotti (Colonnello Verrecchia), Rosario Fiorello (Fausto), Giuseppe Fiorello (fidanzato di Silvana).

Il talento di Mr. Ripley

Il talento di Mr. Ripley: trama e recensione

Tom Ripley è un uomo di umili origini, ma dalla formidabile cultura e soprattutto dotato di un incredibile talento. Proprio in virtù delle sue caratteristiche, viene incaricato dal ricco Herbert Greenleaf di riportare in America il suo scapestrato figliolo, Dickie. Giunto in Italia, Tom rimane catturato dallo stile di vita che l’uomo conduce con la sua fidanzata, Marge. Tom decide di uccidere Dickie e di assumerne l’identità.

Il film affronta temi complessi legati alla sociopatia e alla manipolazione, soprattutto concentrandosi sul mistero e l’ambiguità che caratterizzano il personaggio di Tom Ripley. L’uomo rimane prigioniero del castello di bugie che ha costruito intorno a sè, perchè se è pur vero che riesce a a scampare alla giustizia, deve fare i conti con la sua coscienza.

E il rampollo Greenleaf rappresenta la sua controparte ambigua, sicuro di sè, spregiudicato, senza freni inibitori. Quasi un edonista, al quale lo stesso Ripley ambisce a soppiantarne lo status. Traditore della sua stessa ragazza, e dongiovanni incallito, anche Dickie è un personaggio abbastanza discutibile. La location fine anni 50 è quella estiva e solare (e immaginaria) di Mongibello, nel sud Italia.

Che è ispirata a quella della costiera amalfitana, ed è lì che si concentra tutta la prima parte della pellicola, quella della conoscenza dei personaggi, del terzo incomodo all’interno della coppia, e di tutte le contraddizioni che ne derivano. Perchè lo stesso Tom Ripley afferma “Credo sia meglio essere un falso qualcuno che un’autentica nullità”.

Il talento di Mr. Ripley 1

L’ assenza di personaggi positivi nella pellicola

Tutto nasce dal desiderio di scambiare la propria identità con un profondo senso di scontento, di insoddisfazione per quello che si è. La caratteristica principale de Il talento di Mr. Ripley è la quasi totale assenza di personaggi positivi. Forse gli unici due che appaiono, sono rappresentati dai personaggi di Jack Davenport e Cate Blanchett.

Entrambi conoscono Tom Ripley in momenti e contesti diversi, ma ne rimangono affascinati dalla figura, così oscura ed enigmatica. L’uomo è un maestro della manipolazione e del camuffamento, e gran parte della trama ruota attorno alle sue abilità nell’ingannare gli altri e nel portare le situazioni a suo favore.

Tom sfrutta le dinamiche delle relazioni interpersonali per ottenere vantaggi. Si inserisce nelle vite degli altri personaggi, cercando di carpirne le debolezze e desideri. Ad esempio, utilizza la sua abilità di suonare il pianoforte per creare una connessione con Dickie, inserendosi in tal modo nella sua cerchia sociale.

Non esita a utilizzare mezzi poco etici per ottenere ciò che desidera, spesso mettendo in discussione i confini tra bene e male. La sua abilità di raggirare gli altri e giustificare le sue azioni contribuisce a creare un protagonista moralmente complesso e ambiguo.

Cate Blanchett

Le differenze con il romanzo di Patricia Highsmith

Nel romanzo, che già era stato adattato con il titolo Delitto in pieno sole, con protagonista Alain Delon, le motivazioni di Tom Ripley sono più profonde e complesse rispetto al film di Minghella. La sua omosessualità latente, il desiderio di appartenere a una classe sociale superiore e la sua insicurezza, sono aspetti che vengono approfonditi in modo più dettagliato. Nel film, queste sfaccettature sono semplificate o enfatizzate in modo diverso.

Come spesso accade nelle trasposizioni cinematografiche, alcune sottotrame e personaggi secondari vengono eliminati per adattare la storia al formato filmico. Ad esempio, nel romanzo, ci sono personaggi e interazioni che contribuiscono a creare un quadro più ampio delle relazioni sociali e dei conflitti, ma sono stati tagliati e semplificati nel film.

Inoltre, nel romanzo, il personaggio di Dickie Greenleaf è più complesso e ambiguo rispetto a come viene presentato nel film. La sua relazione con Tom Ripley è caratterizzata da sfumature più intricate e psicologiche, e la sua personalità potrebbe essere più ambivalente rispetto alla traduzione cinematografica del 1999.

Il talento di Mr. Ripley Matt Damon

Conclusioni

Il finale del film è leggermente diverso da quello del romanzo. Infatti le variazioni influenzano sia il destino dei personaggi principali che l’impatto emotivo finale sulla trama. La rappresentazione cinematografica per quel che riguarda l’aspetto storico si concentra sul boom economico italiano.

E si percepisce anche dal senso di innata vitalità dei personaggi di contorno, della moda, della musica e di altri elementi visivi, soprattutto per l’epoca in cui è ambientata la pellicola. Se il libro della Highsmith ha un tono più psicologico e introspettivo, il film di Minghella aggiunge elementi di suspense e thriller.

Il talento di Mr. Ripley è un film che si distingue per la sua trama avvincente, le interpretazioni degli attori (tra cui Jude Law candidato agli Oscar) e l’atmosfera coinvolgente. il film offre molteplici livelli di interpretazione, mantenendo una tensione psicologica che tiene lo spettatore incollato allo schermo.

Il trailer

PANORAMICA

Regia
Soggetto e Sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

"Il talento di Mr. Ripley" diretto da Anthony Minghella, è un thriller su un subdolo individuo che cerca di insediarsi nella vita di un ricco e arrogante compagno di studi utilizzando l'arte dell'inganno e della manipolazione. Matt Damon guida un cast all star che comprende anche Jude Law, Gwyneth Paltrow e Cate Blanchett.
Francesco Maggiore
Francesco Maggiore
Cinefilo, sognatore e al tempo stesso pragmatico, ironico e poliedrico verso la settima arte, ma non debordante. Insofferente, ma comunque attento e resistente alla serialità imperante, e avulso dai filtri dall'allineamento critico generale. Il cinema arthouse è la mia religione, ma non la mia prigione.

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