Il sospetto: il capolavoro di Thomas Vinterberg

Il sospetto film recensione

The world is full of nastiness, but if we stand by each other it would be ousted

Titolo originale: Jagten
Titolo internazionale: The Hunt
Regia: Thomas Vinterberg
Cast Principale: Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Susse Wold, Annika Wedderkopp, Lasse Fogelstrøm, Anne Louise Hassing, Lars Ranthe
Nazione: Danimarca

Nel 2012, quattordici anni dopo Festen, Vinterberg firma il suo capolavoro, Il sospetto, un film che affronta un tema toccante e straziante, quello della caccia alle streghe. Il regista danese mostra come un uomo, Lucas, in un primo momento stimato e benvoluto, possa poi essere trattato come un perfido criminale da tutta, o quasi, la comunità di persone che lo circonda.

Presentato il 20 maggio 2012 al Festival di Cannes, il film ha riscosso un grande successo di critica e ha permesso a Mads Mikkelsen di vincere il premio per il miglior attore protagonista.

Il sospetto, la trama

Lucas è un uomo danese di mezza età che svolge la professione di educatore all’interno dell’asilo nido del suo piccolo paese, dove ha tanti amici e gode di grande stima da parte di tutti. Separato, ha un figlio che vive con la ex moglie con il quale ha un ottimo rapporto.

Un giorno la piccola Klara, figlia del migliore amico di Lucas, costruisce per lui un cuore di perline, scrivendogli anche una lettera “d’amore”. Lucas le dice che questo tipo di attenzioni dovrebbe riservarle ai suoi coetanei, ma una volta vistasi rifiutare dall’insegnante Klara nega di essere l’autrice del regalo.

Successivamente la bambina confiderà a Grethe, la direttrice dell’asilo, di odiare Lucas e descriverà il suo pene usando le parole sentite dagli amici del fratello, che stavano visionando materiale pornografico. Grethe, sicura del fatto che “i bambini dicono sempre la verità”, denuncia Lucas alle autorità che faranno partire le indagini per pedofilia. Basta il sospetto e l’uomo è tagliato fuori da tutto: l’intera comunità si ritrova unita contro di lui. La caccia, the hunt del titolo internazionale, ha inizio.

Il sospetto, la recensione

La legge è chiara: un uomo non può essere considerato colpevole fino a quando un tribunale non dichiari che ha commesso il reato al di là di ogni ragionevole dubbio.

Ma questo assunto non vale per la comunità in cui il sospettato vive: il popolo condanna, giudica e isola il presunto colpevole, prima ancora che venga stabilità la verità.

In questo film Vinterberg affronta il tema dell’innocenza di un uomo, che è, tuttavia, considerato un mostro. Il regista danese offre una critica aspra e amara alla società borghese, in cui un uomo diventa il capro espiatorio, il cervo ucciso in una battuta di caccia condivisa con i presunti amici (quelle stesse persone che ora insultano Lucas, lo picchiano, lo cacciano dal supermercato, se la prendono con il suo povero cane, lo minacciano lanciandogli pietre in casa).

Vinterberg affronta il tema dell’abuso sui minori capovolgendo la prospettiva: ne Il Sospetto la vittima non è un bambino, bensì un uomo ingiustamente accusato.

Nel finale cogliamo il senso più profondo del film: confermato colpevole o rilasciato dalle autorità competenti, “perdonato” o meno dal padre della bambina, tenuto ai margini o reintegrato nel gruppo, la reputazione di Lucas è irrimediabilmente rovinata.

3 motivi per vedere il film:

  • Il superlativo Mads Mikkelsen, che offre un’interpretazione memorabile e drammaticamente coinvolgente;
  • La tematica pruriginosa dell’abuso sui minori affrontata in modo inedito e critico;
  • La possibilità di guardarci allo specchio e riflettere sulla collettiva smania sociale di puntare il dito contro l’altro.

Quando vedere il film

Quando si è abbastanza sereni da poter affrontare un film che tratta di abusi sessuali su minori, presunti o reali che siano. In questo momento Il Sospetto è disponibile nel catalogo di Amazon Prime Video.

Valeria de Bari

Ecco il cineforum precedente:

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Valeria de Bari
Sceneggiatrice, chitarrista, poetessa, pittrice: quello che sogno di diventare da grande. Ops ... sono già grande. Amo la musica (soprattutto il punk, il rock e le loro derivazioni), le immagini-movimento e l'arte del racconto (o come si dice oggi lo "story telling"). La mia vocazione è la curiosità. That's all folks

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