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Il padrino - Parte III, ricatti e accuse: la verità sul fallimento di Coppola

Il padrino - Parte III è il capitolo conclusivo della saga cinematografica di Francis Ford Coppola che non ha avuto una lavorazione facile

Il padrino - Parte III, ricatti e accuse: la verità sul fallimento di Coppola

Il padrino - Parte III è il capitolo conclusivo della trilogia firmata da Francis Ford Coppola che andrà in onda questa sera alle 21.14 su Iris. Delle tre pellicole che compongono la saga incentrata sulla mafia, Il padrino - Parte III è l'unico a non aver ricevuto nemmeno una nomination agli Oscar come Miglior Film, un chiaro segnale di quanto il film non sia piaciuto, soprattutto se paragonato ai due precedenti.

Il padrino - Parte III, la trama

Michael Corleone (Al Pacino) è ormai un uomo di mezza età che deve fronteggiare l'avanzata di un diabete che lo indebolisce. Sullo sfondo della New York degli anni '70 il capostipite della famiglia Corleone, ormai ricchissimo, non ha altra ambizione che allontanare la sua famiglia dagli affari criminali e dalla mafia in generale, per riacquistare un po' di dignità e di rispettabilità. Per questo Michael si impegna nella promozione e difesa della cultura siciliana negli Stati Uniti, anche grazie alla fondazione Vito Andolini Corleone, di cui la figlia Mary (Sofia Coppola) è presidente. Inoltre, anche grazie agli affari con la Banca Vaticana e la collaborazione con Vincet Mancini (Andy Garcia), Michael punta ad assumere il controllo della Internazionale Immobiliare. Ma i suoi piani rischiano di non vedere mai la luce a causa di forze avversarie molto potenti, come l'arcivescovo Gilday (Donald Donnelly) e il deputato senza scrupoli Licio Lucchesi (Enzo Robutti), che mettono i bastoni tra le ruote al ricco uomo d'affari. Michael si troverà dunque ben presto a dover combattere per la sua stessa vita, consapevole che il passato è un fardello di cui difficilmente ci si può liberare.

Tutti i problemi dietro la lavorazione del film

Se il primo capitolo de Il padrino fu costretto a fronteggiare il malcontento di un noto mafioso italo-americano, l'ultimo film della trilogia ha avuto una lavorazione alquanto difficile, che è andata a intaccare anche la riuscita finale della pellicola. Come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base uno dei primi problemi che la produzione ha dovuto affrontare è stata la richiesta di Al Pacino di ricevere sette milioni di dollari per riprendere il ruolo di Michael Corleone, contro i cinque offerti dallo studio. Francis Ford Coppola, regista di tutta la trilogia, non solo si rifiutò di accettare, ma minacciò anche di riscrivere tutta la sceneggiatura di modo da far iniziare il film con il funerale di Michael, di modo che non fosse necessario "assumere" Al Pacino. A quel punto l'attore fece dietrofront e accettò i cinque milioni. Nonostante questo Pacino si "vendicò", dichiarando più volte di non essere d'accordo con il modo in cui Michael veniva dipinto, soprattutto perché secondo lui un personaggio come quello di Michael Corleone difficilmente avrebbe provato rimpianto e dispiacere per le sue azioni, contrariamente a quanto viene mostrato ne Il padrino - Parte III.

Sempre secondo IMDB, un altro problema della produzione riguardò il personaggio interpretato da Sofia Coppola. Durante un'iniziale anteprima di prova con la stampa di New York nel 1990, molti critici si lamentarono proprio dell'interpretazione della figlia del regista. Sofia Coppola, dunque, fu costretta a doppiare di nuovo circa il venti per cento dei suoi dialoghi, di modo da renderli più apprezzabili per la critica. Infine lo stesso Francis Ford Coppola si disse sempre deluso dal risultato finale del film, dovuto soprattutto al poco tempo da dedicare alla scrittura della sceneggiatura. Il regista aveva chiesto sei milioni di dollari come pagamento per il suo ruolo di sceneggiatore, produttore e regista e sei mesi da dedicare solo alla scrittura. Invece ottenne solo un milione di dollari e sei settimane per portare a termine il progetto. Un progetto che, all'inizio, non voleva nemmeno accettare.

In un'intervista riportata da Vanity Fair Coppola ha ricordato di quando venne avvicinato dalla Paramount per iniziare la lavorazione di un terzo film dedicato al padrino Corleone. In quell'occasione Coppola disse: "È come quando hai un'ex fidanzata e senti qualche notizia su di lui e dici: 'Non mi interessa,' ma in realtà ti interessa.

Spero che lascino stare questo progetto e lo lascino finire".

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