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Ucraina, ultime notizie. Zelensky, 6 milioni di famiglie ucraine colpite da blackout

A Kherson un raid russo provoca la morte di almeno 7 persone, 20 i feriti. Europa ancora divisa sul price cap. L'Italia e altri 15 paesi contrari alla proposta di Bruxelles, soprattutto per i meccanismi di attivazione. E Mosca minaccia ritorsioni ai Paesi che aderiranno chiudendo i rubinetti di petrolio e gas. A dicembre nuova riunione straordinaria dei ministri dell’Energia

Ucraina, a Kiev corrente elettrica disponibile 2-3 ore al giorno
  • Aiea, completata missione di una settimana a Chernobyl

    Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, ha riferito che l’Agenzia per l’Energia Atomica “ha completato una missione di esperti di sicurezza e protezione nucleare di una settimana a Chernobyl, compresa la zona di esclusione istituita intorno alla centrale dopo l’incidente del 1986”. Lo riporta un comunicato sul sito web dell’Aiea. “La missione contribuirà a spianare la strada per aggiornamenti e miglioramenti dei sistemi di sicurezza nucleare dell’impianto. Gli esperti dell’Aiea hanno anche acquisito una migliore comprensione delle esigenze di sicurezza e protezione dell’impianto e hanno fornito consigli e indicazioni sul monitoraggio delle radiazioni”, continua la nota.

  • Zelensky, dimezzati in due giorni utenti colpiti da blackout

    Il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che dal 23 novembre, il numero di utenti colpiti dalle interruzioni di corrente in Ucraina si è dimezzato, passando dai 12 milioni di mercoledì - quando si è verificato l’ultimo massiccio attacco russo alle infrastrutture energetiche - ai sei milioni di oggi. “Da mercoledì a oggi, siamo riusciti a dimezzare il numero di persone a cui viene tolta l’elettricità per stabilizzare il sistema. A partire da questa sera, continuano i blackout nella maggior parte delle regioni e a Kiev. Più di 6 milioni di utenti in totale. Quasi 12 milioni di utenti erano disconnessi mercoledì sera”, ha detto Zelensky nel suo discorso serale, citato dall’Ukrainska Pravda. Secondo il presidente ucraino, la maggior parte dei problemi ora si concentra nella capitale, così come nelle regioni di Kiev, Odessa, Lvov, Vinnitsa e Dnepropetrovsk. A partire dalla serata del 25 novembre, 600 mila utenti hanno subito interruzioni di elettricità a Kiev, e molti cittadini sono rimasti senza elettricità per più di 20 o anche 30 ore.

    Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky (Ansa)

  • Baltici, Polonia e Romania per rafforzamento Nato

    I presidenti di Lettonia, Lituania, Polonia e Romania si sono incontrati oggi nella città lituana di Kaunas a una conferenza alla quale hanno partecipato in videoconferenza anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Al centro del dibattito, l’aggressione russa all’Ucraina e questioni legate alla sicurezza della regione. I presidenti si sono detti convinti della necessità di continuare l’appoggio attivo all’Ucraina e dare esecuzione al nono pacchetto di sanzioni contro la Russia. Unanime anche la decisione di assicurare la Russia alla giustizia tramite la creazione di un Tribunale internazionale per i crimini commessi in Ucraina. I presidenti hanno inoltre sottolineato l’esigenza di rafforzare la lotta alla disinformazione anche attraverso la stesura di resoconti che “mettano al centro i fatti” e li opponga “alle menzogne del Cremlino”. Al termine dell’incontro, i quattro hanno sottoscritto una risoluzione comune sulla sicurezza regionale e l’integrazione euroatlantica. In essa, ampio spazio è dato alla necessità di irrobustire ulteriormente la difesa della frontiera orientale della NATO e dare sostegno al processo di integrazione europea di Ucraina e Moldova.

  • Ministero Giustizia Mosca include Meta tra le organizzazioni estremiste

    Il ministero della Giustizia russo ha annunciato oggi che la società Meta - che controlla le piattaforme Facebook, Instagram e WhatsApp - è stata inclusa nell’elenco delle organizzazioni “estremiste”. Meta - hanno sostenuto le autorità russe - avrebbe consentito la diffusione di appelli alla violenza contro i cittadini russi, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa TASS. Una corte russa aveva già dichiarato Meta organizzazione estremista a fine marzo, decisione ratificata dopo l’appello del colosso americano. La Russia da mesi perseguita Meta e le sue attività, accusando la società di aver consentito che i social che controlla diffondessero false informazioni e “propaganda terroristica”.

  • Zelensky, 6 milioni di famiglie ucraine colpite da blackout

    “Più di sei milioni” di famiglie in Ucraina sono state colpite da interruzioni di corrente oggi, due giorni dopo i massicci attacchi russi contro il Paese. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. “Stanotte i blackout continuano nella maggior parte delle regioni e a Kiev. Più di sei milioni di famiglie in totale”, ha detto il leader ucraino.

    Metà Kiev al buio, Kherson sotto attacco
  • Ukrenergo, deficit fabbisogno energetico è ancora del 30%

    “Il sistema energetico ucraino ha ancora un deficit del 30% del fabbisogno di consumo”. Lo riferito l’operatore nazionale Ukrenergo. Lo riportano i media di Kiev. L’azienda sottolinea che il graduale ripristino del sistema di alimentazione continua e le squadre di riparazione lavorano 24 ore su 24

  • Kiev, missili S-300 russi nella regione di Kharkiv

    Le truppe russe hanno lanciato missili S-300 nel distretto di Chuhuiv nella regione di Kharkiv. Lo riferisce Ukrinform, precisando che al momento non vi sono notizie di vittime. “Gli occupanti russi hanno lanciato missili S-300 contro il distretto di Chuhuiv”, ha scritto su Telegram Oleg Synegubov, governatore militare regionale di Kharkiv.

  • Ministro Gb a Irpin, «bombe su scuole e ospedali imperdonabile»

    “Oggi ho visto in prima persona l’entità della distruzione a Irpin. Lanciare bombe su scuole e ospedali è semplicemente imperdonabile”. Lo ha dichiarato su Twitter il ministro degli Esteri britannico, James Cleverly, pubblicando alcune foto della sua visita in Ucraina. “Il Regno Unito sta fornendo 35 veicoli di emergenza, 3 milioni di sterline per ricostruire le infrastrutture locali e 5 milioni di sterline per aiutare a spedire grano dall’Ucraina ai Paesi a rischio di carestia”, ha aggiunto.

  • Presidenza Ue, prepararsi a nuovi rifugiati ucraini

    “L’aggressione russa è ancora in corso”, la Russia continua ad attaccare i civili in Ucraina. Con l’inverno alle porte è necessario prepararsi a un nuovo afflusso di rifugiati nell’Ue”. Lo ha detto il ministro dell’interno Ceco Vit Rakusan, alla presidenza di turno Ue, dopo il consiglio straordinario sull’immigrazione a Bruxelles.

  • Tajani sente Stoltenberg,rafforzeremo contributo alla Nato

    “Telefonata positiva con Jens Stoltenberg. Ho sottolineato l’impegno dell’Italia a difesa dei valori occidentali. Grato ai nostri militari impegnati in Kosovo e in tutte le missioni Nato. Rafforzeremo il nostro contributo per l’alleanza atlantica. Insieme per difendere l’Ucraina”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

  • Mosca, risoluzione parlamento Ue è atto ostile

    La risoluzione del Parlamento europeo sul riconoscimento della Russia come ’sponsor del terrorismo’ è “un passo ostile”. Lo ha affermato Oleg Syromolotov, viceministro degli Esteri della Federazione russa. Lo riporta Ria Novosti. Secondo il diplomatico di Mosca “i tentativi di accusare la Russia di terrorismo di stato sono iniziati molto prima dell’operazione in Ucraina , e Kiev, che ha espresso tali accuse dal 2014, è il ’pioniere’ di tale retorica”.

  • Zelensky a von der Leyen, «tetto a prezzo petrolio russo sia efficace»

    “Il tetto al prezzo del petrolio russo dovrebbe essere efficace”. E’ quello che Volodymyr Zelensky ha chiesto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel corso del colloquio telefonico avuto oggi. In un tweet il presidente ucraino scrive di aver discusso con vor der Leyen l’iniziativa sul grano di “aver ringraziato per l’enorme assistenza finanziaria dell’Ue e per il lavoro avviato sul nono pacchetto di sanzioni”. “È stata discussa anche la cooperazione per garantire la stabilità energetica dell’Ucraina”, ha concluso.

  • von der Leyen, «generatori in arrivo per riscaldamento»

    L’Unione Europea rafforza l’impegno per aiutare l’Ucraina lasciata al freddo e al buio dagli attacchi russi. Dopo un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato l’invio - grazie alle donazioni fatte dal Paesi Ue e alle riserve dell’esecutivo “il più rapidamente possibile 200 trasformatori di medie dimensioni e un di grande autotrasformatore dalla Lituania, un autotrasformatore di medie dimensioni dalla Lettonia e 40 generatori”. “Ognuno di questi generatori può fornire energia ininterrotta a un ospedale di piccole e medie dimensioni”, ha spiegato, sottolineando che “la Commissione europea sta inoltre lavorando a un nuovo hub energetico in Polonia per consentire le donazioni da parte di terzi e contribuire alla loro consegna all’Ucraina in modo coordinato, in particolare con i nostri partner del G7”.

  • Kiev, non immuni dai raid russi tutte le infrastrutture critiche

    Ad oggi, non c’è una sola centrale termica o centrale idroelettrica in Ucraina che non sia stata colpita dal nemico. Nonostante ciò i produttori di elettricità forniscono una copertura del 70% del fabbisogno”. Lo ha assicurato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal durante la riunione del gabinetto, riporta Ukrinform. Il capo del governo ha precisato che quasi tutte le infrastrutture critiche del Paese sono state collegate alla rete elettrica. L’infrastruttura ad alta tensione funziona, ma permangono problemi nelle reti di distribuzione delle società energetiche regionali in tutto il Paese.

  • Kiev, salgono a 15 i morti dei raid russi a Kherson

    E’ salito a 15 morti e 35 feriti, tra cui un bambino, il bilancio degli attacchi russi nella città ucraina di Kherson. Lo ha annunciato il capo dell’Amministrazione militare Halyna Luhova, citata da Ukrinform. “Quindici residenti di Kherson sono stati uccisi e 35, compreso un bambino, sono rimasti feriti negli attacchi russi”, ha precisato Luhova, sottolineando che oggi sono stati registrati 78 raid. Secondo la stessa fonte case private e condomini sono stati danneggiati dal massiccio attacco nemico di ieri con le autorità che hanno dovuto evacuare con urgenza 58 residenti di Kherson, compresi 22 bambini.

  • Putin incontra il comandante ceceno Kadyrov

    Il presidente russo Vladimir Putin ha in programma oggi un incontro con il comandante ceceno Ramzan Kadyrov. Lo ha annunciato il capo del Cremlino a una delegazione di madri di soldati russi impegnati in Ucraina. “Devo incontrare adesso Ramzan Akhmatovich, ho una riunione di lavoro con lui”, ha detto Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti. Il presidente russo ha anche accolto la richiesta di una delle madri, Zharadat Aguyeva, di portare i suoi saluti al comandante ceceno.

  • Berlino e Parigi, accordo per sostegno reciproco su energia

    Il governo tedesco e quello francese hanno firmato oggi a Berlino un accordo di “sostegno reciproco” nel campo dell’energia, per garantire sempre gli approvvigionamenti di fronte alle attuali difficoltà. Lo hanno annunciato in conferenza stampa a Berlino il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e la prima ministra francese Elisabeth Borne.

  • Putin a madri soldati, ’non credere a fake su Internet’

    Incontrando una delegazione di madri di soldati russi in Ucraina, il presidente Vladimir Putin ha invitato a non credere a tutte le “false notizie, inganni e menzogne” diffuse attraverso Internet. “Ci sono molti attacchi informativi” perché “l’informazione è anche un’arma di combattimento” che è diventata più efficace con le tecnologie moderne, ha affermato Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti.

  • Putin, ’La Russia raggiungerà suoi obiettivi’ in Ucraina

    La Russia “raggiungerà i suoi obiettivi” in Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin incontrando le madri di alcuni dei soldati impegnati nell’operazione militare.

  • Aiea, tutte le centrali ucraine sono riallacciate alla rete

    Tutte le centrali nucleari ucraine sono riallacciate al sistema elettrico nazionale dopo il completo blackout causato dai bombardamenti russi dei giorni scorsi. Lo afferma il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Raphael Mariano Grossi, spiegando che l’Ucraina ha confermato che le centrali nucleari di Rivne, Yuzhno-Ukrainian e Khmelnytsky sono state ricollegate alla rete e stanno lavorando per generare elettricità per le esigenze del paese. L’alimentazione elettrica è stata ripristinata anche alla centrale nucleare di Chernobyl. Il collegamento esterno della centrale nucleare ucraina di Zaporizhia (ZAEP) alla rete elettrica è stato ripristinato il giorno dopo la sua disconnessione.

  • Kiev, furto Crimea è reato senza termine di prescrizione

    Il “furto” della Crimea da parte delle forze di Mosca è “un reato penale senza termine di prescrizione”. A dichiararlo è Mykhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio su Twitter. “Il diritto internazionale è inesorabile: la Crimea è territorio dell’Ucraina. E qualsiasi tentativo da parte del ladro russo di chiamare “alienazione” la restituzione di un oggetto rubato al proprietario ucraino è legalmente nullo. La Russia dovrà perdere per rendersi conto che il furto di territori è un reato penale. Nessun termine di prescrizione...”, ha twittato il consigliere ucraino.

  • Filorussi, salgono a 6 gli uccisi su Novaya Kakhovka

    Sei persone sono state uccise a partire da ieri sera da colpi di mortaio delle forze ucraine su Novaya Kakhovka, la città che sorge vicino alla diga di Kakhovka sul fiume Dnepr, dove le forze russe si sono rischierate dopo avere lasciato la città di Kherson. Lo riferisce sul suo canale Telegram l’amministrazione locale, aggiungendo che ci sono anche diversi feriti. Quattro vittime si registrano nella città di Novaya Kakhovka e due nel vicino villaggio di Korsunka. Le autorità locali hanno deciso l’evacuazione degli insediamenti fino a 15 chilometri dalla sponda sinistra del fiume, in mano ai russi.

  • Zelensky, limitare prezzo petrolio russo a 30 dollari al barile

    “La dipendenza del continente Europa dalle risorse energetiche russe ha iniziato a diminuire. E deve scomparire del tutto”. Lo ha affermato il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky durante un discorso al simposio internazionale ’The European Idea’ a Kaunas, citato da Unian. “L’Europa e il mondo hanno già iniziato a parlare dell’introduzione dei massimali di prezzo, cioè del limite forzato del prezzo del petrolio russo. Si parla di un livello di presunti 60 o 70 dollari - ha aggiunto Zelensky -. Sono grato ai nostri colleghi polacchi e baltici per i loro suggerimenti, abbastanza validi. Limitare il prezzo a 30 dollari al barile sembra essere una proposta più valida”.

  • Lettera Papa al popolo, vostro dolore è anche mio

    Il Papa ha scritto una lettera al popolo ucraino a nove mesi dallo scoppio della guerra. “Io vorrei unire le mie lacrime alle vostre e dirvi che non c’è giorno in cui non vi sia vicino e non vi porti nel mio cuore e nella mia preghiera. Il vostro dolore è il mio dolore”, scrive Papa Francesco.

  • Kiev, malati evacauati da ospedali per attacchi su Kherson

    I pazienti degli ospedali di Kherson vengono evacuati in altre città dell’Ucraina a causa dei sistematici bombardamenti russi. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione militare di Kherson, Yaroslav Yanushevich come riporta Ukrainska Pravda. “A causa dei continui bombardamenti russi, stiamo evacuando i pazienti ospedalieri da Kherson”, ha scritto Yanushevich su Telegram, aggiungendo che i bambini in cura presso l’ospedale clinico regionale di Kherson sono stati trasferiti a Nikolaev, dove riceveranno tutte le cure mediche necessarie. Anche i pazienti dell’istituto regionale di Kherson per la fornitura di cure psichiatriche sono stati evacuati. In particolare, a Odessa verranno curate 100 persone, fino a quando a Kherson continueranno gli attacchi nemici, ha spiegato ancora Yanushevich.

    Vita a Kherson liberata dai russi


  • Ucraina: Zelensky, ’no dubbi prevarrà nostra formula pace’

    Non c’è dubbio che la formula ucraina” per raggiungere la pace “prevarrà”. Lo ha assicurato il presidente ucraino Volodimir Zelenski, parlando di possibili negoziati con Russia, quando la guerra è entrata nel decimo mese. Citato dall’agenzia di stampa Ukrinform, Zelensky ha detto: “Non ho dubbi che alla fine introdurremo la formula di pace ucraina e fermeremo l’aggressione della Russia, che smantelleremo le minacce che ha portato all’Ucraina, all’Europa e al mondo intero”. Gli ucraini dovrebbero essere “pronti a mostrare all’Europa la loro vitalità e la loro natura energica”, ha esortato ancora il presidente, sottolineando come la linea del fronte in Ucraina sia “diventata la linea del fronte in Europa”. Per questo, la ricostruzione del Paese “deve essere affrontata come la ricostruzione dell’Europa stessa”, ha detto Zelensky, parlandone come del “più grande progetto economico e umanitario della nostra generazione, delle maggiori opportunità di crescita economica per i Paesi e le imprese europee: è il più grande potenziale per il nostro sviluppo sociale”. Infine, il presidente ha concluso affermando che “quando il destino dell’Ucraina sarà determinato, sarà determinato il destino dell’intera Europa centrale e orientale: l’Ucraina è e sarà libera, l’Ucraina è e sarà democratica, è e sarà forte, l’Ucraina esiste ed esisterà. Quindi, quando garantiamo la sicurezza a lungo termine per l’Ucraina, garantiamo la sicurezza per l’intero continente”.

  • Kiev, «ripristinato il 70% del fabbisogno energetico»

    Dopo l’ultimo attacco missilistico che ha colpito le infrastrutture in Ucraina, in tarda mattinata di oggi è stato erogato “oltre il 70%” del fabbisogno di energia del Paese. Lo riferiscono le autorità responsabili per l'erogazione dell'energia, citate da Unian. “Alle 11, i produttori di elettricità hanno fornito oltre il 70% del fabbisogno di consumo del Paese. Innanzitutto, l’energia è stata fornita alle infrastrutture critiche in tutte le aree: caldaie, stazioni di distribuzione del gas, servizi idrici, impianti di trattamento, il trasporto pubblico elettrico opera in alcune regioni”, si sottolinea.

    Ucraina, massiccio blackout anche in Moldavia dopo attacco russo


  • Putin alle madri dei soldati russi in Ucraina sono “eroi”

    Il presidente russo Vladimir Putin ha definito “eroi” i soldati che combattono in Ucraina, durante un incontro avuto oggi con una delegazione di loro madri. Putin ha inoltre espresso le sue condoglianze alle madri dei caduti: “Condividiamo il dolore per coloro che hanno perso un figlio”, ha detto, citato dall’agenzia Ria Novosti.

  • Bombe russe sul Kherson: il bilancio dei morti sale a 10

    È salito a 10 morti e 54 feriti il bilancio dei bombardamenti russi di ieri sulla regione di Kherson: lo ha reso noto il governatore regionale Yaroslav Yanushevych, come riporta il Kyiv Independent. Mosca ha lanciato 49 attacchi ieri nel Kherson, ha precisato Yanushevych, colpendo edifici residenziali, un cantiere navale, aree scolastiche e condotte del gas. Le forze russe hanno attaccato anche le comunità di Zelenivka, Chornobaivka e Stepanivka, situate sulla riva occidentale del fiume Dnipro, da cui si sono ritirate all’inizio di novembre.

  • Merkel rivela: «Cercai di fare pressioni su Putin, ma non avevo più autorità»

    Angela Merkel torna a difendere la sua politica nei confronti della Russia di Vladimir Putin prima dell’invasione dell’Ucraina. Ed ora, in un’intervista a Der Spiegel, rivela di aver tentato nell’estate del 2021 di avviare dei colloqui in formato europeo, che avrebbero dovuto coinvolgere anche Emmanuel Macron, per cercare di disinnescare le tensioni che già si accumulavano in Ucraina.

    «Ma non avevo più l’autorità per fare pressioni: perché tutti sapevano che me ne sarei andata nell’autunno», ha detto l’ex cancelliera tedesca, che alla fine ha lasciato la poltrona al nuovo cancelliere Olaf Scholz ai primi di dicembre. E poco più di due mesi dopo, la Russia invadeva l’Ucraina.

    Merkel era stata la forza principale del cosiddetto Formato Normandia, creato nel 2014 da Germania, Francia, Russia ed Ucraina dopo l’annessione della Crimea e l’avvio del conflitto nel Donbass, che ha raggiunto all’inizio del 2015 gli accordi di Minsk mai pienamente applicati.

    Sempre nell’estate del 2021, Merkel fece la sua ultima visita ufficiale a Mosca, ma anche in quell’occasione sentì di non avere più il potere e l’influenza per fare pressioni su Putin: «il suo atteggiamento era chiaro “per quanto riguarda il potere politico, sei finita”, per Putin solo il potere conta».

  • Kiev prevede di acquistare elettricità dall’Europa

    L’Ucraina prevede di acquistare elettricità dall’Europa, una decisione che richiede un meccanismo speciale attualmente in fase di sviluppo: lo ha reso noto Volodymyr Kudrytskyi , presidente del consiglio di amministrazione di NEC Ukrenergo, il gestore della rete elettrica nazionale. Lo riporta Espreso tv. Ukrenergo, ha detto Kudrytskyi , offrirà l’opportunità di importare elettricità dall’Europa per almeno 500MW. “Questo è importante per la nostra sicurezza. Il sistema energetico dell’Unione Europea è in grado di aiutarci nei momenti di bisogno e lo sta facendo. Per quanto riguarda le importazioni commerciali, è tecnicamente possibile, Ukrenergo prevede la possibilità di tali importazioni per una quantità di 500MW e persino 600MW. Sono necessari meccanismi speciali per garantire questa importazione, perché il prezzo dell’elettricità in Europa è più alto che in Ucraina “, ha spiegato Kudrytskyi.

  • Mosca, Nato complice dei crimini di Kiev

    “La Nato è complice dei crimini del regime di Kiev”. Lo ha scritto su Telegram la portavoce del ministro russo degli Esteri, Maria Zakharova, in risposta alle dichiarazioni di supporto all’Ucraina del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

    Ucraina, bombe su Kherson: 7 morti e oltre 20 feriti
  • Peskov, “richiesta Zelensky di ’alienazione’ Crimea fuori discussione”


    Mosca vede la dichiarazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sul desiderio di Kiev di riconquistare la Crimea “con mezzi non militari”, come una discussione sull’alienazione dei territori russi, che è fuori discussione. Lo ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov. “Per noi, questa non è altro che una discussione sull’alienazione di un territorio dalla Russia. Non ci può essere altro da capire. E questo è fuori discussione”, ha aggiunto Peskov. “Tali speculazioni indicano ancora una volta l’impreparazione, la riluttanza e l’incapacità della parte ucraina di essere pronta a risolvere il problema con metodi non militari”.

  • Ukrenergo, centrali nucleari ricollegate a rete elettrica

    Tutte le centrali nucleari nella parte controllata dal governo ucraino sono di nuovo funzionanti e collegate alla rete elettrica principale. Lo ha affermato Volodymyr Kudrytskyi, amministratore delegato dell’operatore energetico Ukrenergo, come riporta Ukrinform. Kudrytskyi ha aggiunto che, se non ci saranno altri problemi, si potranno sospendere le interruzioni di corrente di emergenza e tornare a quelle programmate.

    “Ora il sistema energetico è completamente integrato, tutte le regioni sono connesse. È di nuovo collegato al sistema energetico dell’Unione europea... Tutte e tre le centrali nucleari situate nel territorio non occupato funzionano... In uno o due giorni raggiungeranno la loro normale capacità pianificata e prevediamo che sarà possibile tornare alle interruzioni di corrente programmate anziché a quelle di emergenza”, ha detto Kudrytskyi.

  • Stoltenberg, “Ucraina diventerà membro Nato, Mosca non ha veto su ampliamento Alleanza”

    “Le porte della Nato sono aperte e lo abbiamo dimostrato non solo a parole ma anche con i fatti”, con la recente adesione della Macedonia del Nord e, quest’anno, l’avvio del processo di adesione di Finlandia e Svezia, passi a cui Mosca si opponeva, ha sottolineato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in una conferenza stampa a Bruxelles, precisando che così facendo “dimostriamo che le porte della Nato sono aperte, la Russia non ha un veto sull’ampliamento dell’Alleanza e spetta ai Paesi alleati decidere sulle adesione”.

    “E questo è lo stesso messaggio diretto all’Ucraina. Abbiamo ribadito la decisione presa al vertice di Bucarest del 2008 che l’Ucraina diventerà un Paese membro”, ha quindi aggiunto in vista della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato la prossima settimana, sempre a Bucarest. “Il modo di aiutare l’Ucraina a raggiugere la membership è quello di lavorare insieme a Kiev, sia a livello politico che di sostegno pratico, che è quello che facciamo”, sia assicurando le necessità più urgenti di Kiev, che una cooperazione più a lungo termine.

    Reynders (Comm. Giustizia Ue): “Valutiamo nuove sanzioni a Russia e Bielorussia per guerra Ucraina”


  • Cremlino, fuori discussione lasciare la Crimea a Kiev

    La proposta del presidente ucraino Zelensky di “alienare la Crimea dalla Russia è fuori discussione”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass, in risposta alle richieste di Kiev di veder “restituita la Crimea in modo non militare”. “Ma tali dichiarazioni”, ha aggiunto Peskov, “dimostrano ancora una volta l’impreparazione, la mancanza di volontà e l’incapacità della parte ucraina di essere pronta a risolvere il problema con metodi non militari”.

  • Putin incontrerà oggi le madri dei soldati in Ucraina

    Il presidente russo Vladimir Putin incontrerà oggi una delegazione delle madri dei soldati impegnati nell’operazione militare in Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, sottolineando che si tratterà di una conversazione «libera», senza un programma prestabilito. L’incontro è stato organizzato alla vigilia della festa della mamma, che si celebra in Russia domani.

  • Attacchi russi danneggiano l’ospedale di Zaporizhzhia

    Gli attacchi russi hanno danneggiato un ospedale a Zaporizhzhia durante la notte. Lo ha scritto su Telegram il governatore della regione, Oleksandr Starukh, precisando che “il nemico ha nuovamente attaccato i sobborghi di Zaporizhia. Questa volta i razzi hanno colpito vicino all’ospedale. Fortunatamente le persone non sono rimaste ferite, lo stesso non si può dire dell’edificio. Decine di finestre rotte”. Gli attacchi arrivano nello stesso momento in cui l’ultimo attacco della Russia ha spento tutte le centrali nucleari ucraine, una delle quali si trova a Zaporizhzhia - per la prima volta in 40 anni. Volodymyr Zelensky ha dichiarato al Financial Times che i raid di questa settimana hanno creato una situazione che non si vedeva da 80 o 90 anni: “Un paese nel continente europeo dove non c’è più luce”.

    L’impianto nucleare di Zaporizhzhia visto dalla città (Reuters)

  • Stoltenberg (Nato): «Da Putin attacchi brutali perché sta fallendo»

    «Vladimir Putin sta fallendo in Ucraina e dunque procede con maggiore brutalità, attaccando gli obiettivi civili, privando le persone di luce, acqua e cibo: per l’Ucraina si tratta di un orrendo inizio d’inverno».

    Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa, precisando che l'attacco deliberato di infrastrutture civili è «un crimine di guerra» e i responsabili dovranno risponderne davanti alla giustizia.

  • Stoltenberg (Nato): «La scelta di dove piazzare i Patriot è di Berlino»

    La decisione su dove piazzare i sistemi di difesa missilistica Patriot offerti dalla Germania alla Polonia resta una scelta nazionale. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg commentando la richiesta di Varsavia di piazzare i Patriot in Ucraina invece che in Polonia.

    Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg (foto Reuters/Geron)

  • Il sindaco di Kiev chiede ai residenti di lasciare provvisoriamente la città

    Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha chiesto ai residenti in grado di farlo di lasciare provvisoriamente la città a causa dei blackout di energia elettrica, riscaldamento e acqua. “Se avete una casa fuori città o amici o conoscenti con case con stufe, riscaldate e rifornimento autonomo di acqua, non è una cattiva idea quella di trasferirvi lì per un poco”, ha affermato. Le autorità locali non stanno considerando l’idea di evacuare i residenti dalla città, ma solo di trasferire parte dei residenti negli orfanotrofi e nelle case di riposo fuori città.

    Un condominio colpito dai missili russi in un sobborgo di Kiev 1l 23 novembre 2022 (foto Epa/Petrayuk)

  • Nel nord della Crimea attivata la difesa aerea

    Nel nord della Crimea è stata attivata la difesa area, ha reso noto l’amministratore della città di Armiansk, Vasily Telizhenko, citato dall’agenzia Tass. I residenti della città avevano denunciato il suono di esplosioni a distanza. Le autorità comunque, ha detto, non intendono pianificare l’evacuazione della città. Le autorità hanno iniziato a costruire trincee intorno ad Armiansk, nel nord della Crimea.

    Per approfondire: Perché la Crimea è lo scoglio più difficile per un accordo di pace Russia-Ucraina

  • Ucraina, Cina: raffreddare scenari con dialogo e negoziati

    La posizione della Cina “è sempre stata chiara: abbiamo sempre attribuito importanza alla situazione umanitaria in Ucraina”. La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, in merito alla carenza di forniture di elettricità e riscaldamento in Ucraina e alla domanda se la Cina stia pensando di fornire aiuti a Kiev e di chiedere alla Russia di fermare gli attacchi alle strutture civili, ha affermato che Pechino ritiene “che sia la massima priorità raffreddare la situazione il prima possibile attraverso il dialogo e la negoziazione, che è il modo fondamentale per risolvere il problema”.

  • Intelligence Regno Unito, riservisti russi male equipaggiati inviati a morire

    I riservisti russi non sono adeguatamente addestrati ed equipaggiati e un gran numero di loro ha perso la vita al fronte nel Donbass: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano dell’intelligence sulla situazione nel Paese. Il rapporto, pubblicato su Twitter, sottolinea inoltre che c’è ancora molta confusione sull’l’idoneità al servizio dei riservisti in quanto alcuni di loro soffrono di “gravi condizioni di salute croniche”.

    È probabile, proseguono gli esperti britannici, che molti di loro siano morti mentre scavavano “ambiziosi” sistemi di trincee vicino alla città di Svatove, nella regione di Lugansk (est), sotto il fuoco dell’artiglieria pesante ucraina. Un gran numero di riservisti russi, inoltre, è stato ucciso in assalti frontali in aree ucraine ben difese vicino a Bakhmut, nella regione di Donetsk (est). In questo scenario, conclude l’intelligence, il Cremlino è probabilmente preoccupato perchè un crescente numero di famiglie dei riservisti è pronto a rischiare l’arresto pur di protestare per le condizioni in cui versano i loro cari.

  • Regno Unito annuncia un nuovo pacchetto aiuti per l’Ucraina

    Il ministro degli Esteri britannico James Cleverly è arrivato a Kiev ieri per incontrare la leadership ucraina e ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti al Paese. “Le parole non sono sufficienti. Le parole non terranno accese le luci quest’inverno. Le parole non serviranno a difenderci dai missili russi. Il Regno Unito non si limita a parlare dell’Ucraina, ma fornisce un sostegno concreto alla difesa dell’Ucraina. Grazie a Dmytro Kuleba per avermi accolto a Kiev”, ha scritto Cleverly in un messaggio su Twitter pubblicato oggi e accompagnato da una foto con il suo omologo ucraino Kuleba.

    Cleverly, riporta la Bbc, ha affermato che il Regno Unito è “al fianco dell’Ucraina” e che l’attacco della Russia “fallirà”. Il ministro ha anche annunciato un ulteriore pacchetto di assistenza all’Ucraina per tre milioni di sterline di finanziamenti destinato alla ricostruzione delle infrastrutture, come scuole e rifugi. Inoltre, Londra invierà a Kiev ambulanze e altri 11 veicoli di emergenza, tra cui sei veicoli blindati.

  • Abitanti Kiev avranno corrente elettrica per 2-3 ore al giorno

    Gli abitanti di Kiev avranno la corrente “per 2-3 ore al giorno fino a quando la quantità di elettricità che arriva alla capitale non aumenterà”. Lo ha detto Dmytro Saharuk direttore della società energetica Dtek. Lo riporta Ukrainska Pravda. Dopo che il sistema si sarà stabilizzato, Dtek prevede di passare ai programmi di interruzione programmata già stabiliti. Secondo Saharuk al momento circa il 30% della popolazione di Kiev dispone di elettricità.

    Cittadini di Kiev in fila per la distribuzione di acqua (foto Savilov/Afp)

  • WSJ: Procuratori Usa a caccia di asset oligarchi russi nascosti

    I procuratori federali Usa hanno emesso negli ultimi mesi una raffica di mandati (subpoena) per scoprire gli asset degli oligarchi russi sanzionati nascosti negli Usa, gettando le basi per sequestrare beni immobili, conti bancari e fondi fiduciari schermati finora attraverso strutture societarie complesse e una fitta rete di sofisticati avvocati, contabili e pianificatori finanziari. Lo scrive il Wall Street Journal. I provvedimenti, che interessano varie corti federali, da New York a Houston, fanno parte degli sforzi occidentali per spezzare il finanziamento della guerra in Ucraina e per dirottare a favore di Kiev gli asset sequestrati ai magnati russi. Da febbraio le autorità occidentali hanno congelato oltre 330 miliardi di dollari di asset russi, di cui 300 sono riserve detenute dalla banca centrale russa in conti bancari esteri. Il resto sono società, conti, fondi, yacht, jet, gioielli e proprieta’ immobiliari di oligarchi russi.

  • Aiea, “oltre a Zaporizhzhia, supporto in loco ad altre 4 centrali”

    L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha iniziato a fornire supporto in loco ad altre quattro centrali nucleari in Ucraina rispondendo alle richieste di assistenza del paese. Lo ha dichiarato il direttore generale Rafael Mariano Grossi. I quattro impianti aggiuntivi sono Rivne, Khmelnytskyi, South Ukraine e Chernobyl. Da settembre, gli esperti dell’Aiea hanno fornito supporto in loco a Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare d’Europa, occupata dalle forze russe.

    A seguito degli attacchi russi alle infrastrutture energetiche ucraine, le centrali nucleari operative ucraine di Zaporizhzhia, Rivne, Ucraina meridionale e Khmelnytskyi sono state disconnesse dalla rete e “costrette a fare affidamento su generatori diesel di emergenza per l’elettricità di cui avevano bisogno per garantire la loro sicurezza e protezione continue”, ha detto Grossi, aggiungendo che “questa situazione senza precedenti sarebbe stata inimmaginabile solo pochi mesi fa. È profondamente preoccupante”. “Dobbiamo fare di tutto per prevenire un incidente nucleare in uno qualsiasi di questi impianti nucleari - ha aggiunto il direttore generale - il che non farebbe che aumentare le terribili sofferenze a cui stiamo già assistendo in Ucraina. Il momento di agire è ora”.

    Ucraina, allarme Aiea a Zaporizhzhia
  • Zelensky a Ft: «Attacchi a energia? È guerra di forza e resilienza»

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si dice certo che gli attacchi russi al sistema energetico non indeboliranno la volontà della popolazione di liberare tutti i territori occupati. “Il nostro stato risponde in maniera superba. I lavoratori dell’energia, il ministero per le emergenze, gli sminatori, tutti lavorano per ripristinare l’elettricità e l’acqua - ha detto in un’intervista al Financial Times - questa è una guerra di forza, resilienza, di chi rimane più forte”.

    Gli attacchi alle infrastrutture civili provano che Mosca non intende negoziare la fine della guerra, ha sottolineato. Zelensky ha ribadito l’obiettivo di liberare l’intero territorio ucraino dagli occupanti russi: “dobbiamo riavere la nostra terra... perché ritengo che il campo di battaglia sia il mezzo quando non c’è diplomazia. Se non riavremo tutto il territorio, la guerra sarà solo congelata e sarà questione di tempo prima che riprenda”. La liberazione di tutta l’Ucraina, comprende anche la Crimea, occupata dai russi nel 2014. “Capisco che tutti siano confusi dalla situazione e su cosa accadrà in Crimea. Se qualcuno ci offrirà un modo di de-occupare la Crimea senza mezzi militari, non potrò che essere a favore - ha affermato - ma se la soluzione è senza de-occupazione con (la Crimea) parte della federazione russa, allora nessuno ci perda tempo”.

  • Zelensky a Ft: «Non ci fiaccheranno colpendo infrastrutture»

    La nuova strategia della Russia di colpire e distruggere le infrastrutture in Ucraina non riuscirà a fiaccare il Paese, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che, intervistato dal Financial Times, afferma che Mosca non riuscirà così a far precipitare l’Ucraina nelle tenebre o a indebolirne la determinazione a liberare tutta la terra occupata. Zelensky ha quindi descritto il conflitto come una “guerra di forza e resilienza”.

  • Salgono a 7 morti dopo raid russi su Kherson

    È salito a 7 morti e 21 feriti il bilancio dei raid russi su Kherson. Lo ha detto Yaroslav Yanushevich, capo dell’amministrazione militare regionale. Lo riporta Unian. “Oggi è un’altra pagina terribile nella storia della nostra città. Memoria eterna a coloro che sono morti per mano degli invasori russi. Sincere condoglianze ai parenti”, ha scritto su telegram.

  • Kiev, missili su Zaporizhzhia danneggiato l’ospedale

    Attacco missilistico russo nella tarda serata su Zaporizhzhia. Lo rende noto l’amministratore regionale ucraino Oleksandr Starukh su telegram. Lo riporta Ukrainska Pravda. “Questa volta i razzi hanno colpito vicino all’ospedale. Le persone non sono rimaste ferite ma lo stesso non si può dire dell’edificio dove dozzine di finestre sono state distrutte”, ha spiegato.

  • Forbes, Russia ha speso 82 mld dollari da inizio guerra

    Durante i nove mesi di invasione dell’Ucraina, la Russia ha speso 82 miliardi di dollari in guerra. E’ l’analisi effettuata da Forbes, nella sua edizione ucraina, in cui sono stati inclusi i costi diretti necessari per sostenere le operazioni militari ma non la spesa per la difesa stabile e le perdite legate all’economia. Nel 2021 - spiega la testata - tutte le entrate di bilancio della Russia ammontavano a 340 miliardi di dollari: dunquela Federazione Russa ha già speso un quarto delle entrate dello scorso anno in operazioni militari.

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