the thin red line
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venerd� 7 marzo 2014
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david o. russel firma il suo capolavoro
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Pat Solatano è un uomo disturbato che ha perso tutto e vive in un ospedale psichiatrico da 8 mesi finchè sua madre decide di riportarlo a casa a vivere con lei e il padre (un magnifico Bob De Niro) a sua volta vittima di un disturbo ossessivo/compulsivo nei riguardi della squadra di football locale. La nuova vita libera di Pat scorre tra alti e bassi nella ossessiva ricerca di recuperare il rapporto perduto con la moglie Nikki colpevole di averlo tradito e di aver causato in lui l'esplosione del bipolarismo. Una sera cena da un amico e conosce Tiffany, che dalla morte del marito manifesta seri disturbi sessuali. Lei decide di aiutarlo a riconquistare la moglie a patto che lui la aiuti a prepararsi per una gara di ballo molto importante per lei.
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Pat Solatano è un uomo disturbato che ha perso tutto e vive in un ospedale psichiatrico da 8 mesi finchè sua madre decide di riportarlo a casa a vivere con lei e il padre (un magnifico Bob De Niro) a sua volta vittima di un disturbo ossessivo/compulsivo nei riguardi della squadra di football locale. La nuova vita libera di Pat scorre tra alti e bassi nella ossessiva ricerca di recuperare il rapporto perduto con la moglie Nikki colpevole di averlo tradito e di aver causato in lui l'esplosione del bipolarismo. Una sera cena da un amico e conosce Tiffany, che dalla morte del marito manifesta seri disturbi sessuali. Lei decide di aiutarlo a riconquistare la moglie a patto che lui la aiuti a prepararsi per una gara di ballo molto importante per lei. E le cose si complicano non poco. La trama de "Il lato positivo" sembrerebbe la solita commedia banale e sciatta che si trascina tra falsi sentimentalismi invece si rivela una vera autoanalisi dei protagonisti che trovano aiuto e comprensione nel confronto dei problemi con l'altro. Una storia complessa di anime perdute che cercano a tutti i costi di ricominciare a vivere nella normalità accettando i loro disturbi e provando a guarirsi a vicenda. Uno spaccato di nevrosi quotidiane strutturato benissimo e concentrato tutto nell'interpretazione dei due protagonisti che eccellono per credibilità. 8 nomination agli oscar non sono una sorpresa, David O.Russel racconta a modo suo i problemi psichici legati ai rapporti umani senza cadere in facili trappole narrative. I due personaggi principali sono autentici e recitano da Dio (oscar alla magnifica Jennifer Lawrence e nomination per Cooper). Il film non scade mai nel melodramma lasciando sempre speranza allo spettatore grazie all'ottimismo quasi forzato e autoconvinto del protagonista maschile che appunto cerca di trasformare tutta la negatività in lati positivi. Bellissima sceneggiatura e regia sempre all'altezza e in stile classico con primi piani lunghi quasi a voler evidenziare la sofferenza del volto umano a confronto con la depressione interiore. Un racconto di ricerca della normalità dopo la tragedia con un finale degno del suo titolo (almeno quello italiano). Da non perdere.
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luigi chierico
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luned� 17 marzo 2014
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vedere e rivedere un buon film
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Ho rivisto molto volentieri questo film perch� ne avevo gi� ricevuto a suo tempo una buona impressione.
L� ho gustato di pi� perch� tutti i film che piacciono andrebbero rivisti almeno un�altra volta per il semplice motivo che lo spettatore � subito interessato alla vicenda, allo svolgersi dei fatti e quindi alla conclusione. Non si sofferma su tutto il resto: dialogo, riprese, fotografia, dettagli, sceneggiatura, ambientazione, montaggio ecc..Unico interesse � la storia e l�interpretazione, quando c�� da apprezzarla. Se non fosse cos� non capirei perch� hanno avuto successo tanti film di massa, qualunquistici a cominciare dagli uomini mascherati, agli horror, zombi e a finire con i tanti dagli inseguimenti tanto impossibili da rasentare il ridicolo.
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Ho rivisto molto volentieri questo film perch� ne avevo gi� ricevuto a suo tempo una buona impressione.
L� ho gustato di pi� perch� tutti i film che piacciono andrebbero rivisti almeno un�altra volta per il semplice motivo che lo spettatore � subito interessato alla vicenda, allo svolgersi dei fatti e quindi alla conclusione. Non si sofferma su tutto il resto: dialogo, riprese, fotografia, dettagli, sceneggiatura, ambientazione, montaggio ecc..Unico interesse � la storia e l�interpretazione, quando c�� da apprezzarla. Se non fosse cos� non capirei perch� hanno avuto successo tanti film di massa, qualunquistici a cominciare dagli uomini mascherati, agli horror, zombi e a finire con i tanti dagli inseguimenti tanto impossibili da rasentare il ridicolo.
Bene devo dire che dopo averne apprezzato la prima volta la storia, il messaggio e la magnifica interpretazione di tutti i protagonisti,sui quali primeggia la giovanissima promessa di Holliwood Yennifer Lawren, oscar meritatissimo, adesso ne ho apprezzato anche tutto il resto.
In risalto il dialogo continuo, serratissimo su tutti gli argomenti da parte di tutti i personaggi, il fratello col fratello, il padre, un De Niro straordinario, con il figlio, con la moglie e con l�amico, tra Pat Solitano, in cerca di s� stesso, e la bella Tiffany,alla ricerca dell�affermazione nel ballo e nella vita sentimentale, perch� entrambi reduci da amori falliti.
Non si ha il tempo di assimilare ma si partecipa vivamente,quasi che la situazione ti riguardasse. Ma non c�� una situazione, ve ne sono proprio tante.
Le continue lunghe corse, e rincorse, il rinfacciarsi il vissuto, le invettive di un padre dispotico, interessato alle scommesse e alla sua squadra, un vero ultras.
Vi sono le urla e gli scontri tra tifosi, e non, tanto da far intervenire le forze dell�ordine. Incombe su Pat continuamente una minaccia, un pericolo.
Vi � la preparazione ad una gara di ballo che pu� decidere della vita e della sorte di tutti,vi � il rapporto dialettico tra un lui tradito ed una lei assetata di sesso quanto d�amore, ed � questo a vincere su tutti i fronti. Il perdono e la riconciliazione per il bene di tutti,ma soprattutto riconcilia Pat con la vita, piuttosto con la moglie che non lo ha meritato e non lo merita.
Un fratello tanto fortunato chieder� scusa al fratello provato, per averlo sempre ignorato; il padre scorbutico e sprezzante nei confronti del figlio gli chieder� perdono ed aiuto, creder� in lui oltre ogni limite; un perdono tra coloro che furono sposati in nome di un amore tanto pi� grande e sofferto.
Una buona colonna sonora accompagna tutte le buone riprese.
In definitiva si pu� proprio dire che c�� sempre un lato positivo anche quando
sembra che la buona sorte ti ha voltato le spalle, o una moglie ti ha tradito. chigi
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michela papavassiliou
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domenica 17 marzo 2013
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de niro e cooper in un quadro di hopper
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Prendi un bipolare con il cuore tenero, gli occhi color del mare, incollaci una ragazza schizzata, Tiffany- Jennifer Lawrence, con la passione per la danza, lo sguardo penetrante e un male di vivere come compagno fisso di viaggio. Mettici sullo sfondo un' America che esce da un quadro di Hopper , il cui tempo e' scandito da una conversazione surreale ad opera degli elementi che operano sulla scena, aggiungici l'interpretazione superlativa di un attempato De Niro ed hai tutti gli ingredienti base di una ricetta votata ad un successo certo. Pioggia di Oscar per questo film firmato dal grande Robert ed interpretato in modo impeccabile da Bradley Cooper nei panni del giovane italo-americano Pat, che, dopo un raptus violento ai danni dell'amante di sua moglie Nikki, viene rinchiuso per un periodo di riabilitazione in un ospedale psichiatrico.
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Prendi un bipolare con il cuore tenero, gli occhi color del mare, incollaci una ragazza schizzata, Tiffany- Jennifer Lawrence, con la passione per la danza, lo sguardo penetrante e un male di vivere come compagno fisso di viaggio. Mettici sullo sfondo un' America che esce da un quadro di Hopper , il cui tempo e' scandito da una conversazione surreale ad opera degli elementi che operano sulla scena, aggiungici l'interpretazione superlativa di un attempato De Niro ed hai tutti gli ingredienti base di una ricetta votata ad un successo certo. Pioggia di Oscar per questo film firmato dal grande Robert ed interpretato in modo impeccabile da Bradley Cooper nei panni del giovane italo-americano Pat, che, dopo un raptus violento ai danni dell'amante di sua moglie Nikki, viene rinchiuso per un periodo di riabilitazione in un ospedale psichiatrico. Tacciato dalla societa' come "disturbato" si trova dopo 8 mesi di terapia sulla strada della riabilitazione, pronto a rientrare in un contesto in realta' piu' malato di lui. La madre debole e malinconica, il padre Mr. Solitano Senior, De Niro, marchiato da un tifo sfrenato per la squadra di football degli Eagles. Tra gags al limite del paradosso, vuoti comunicativi da era indivudualistico-urbana e sedute d'analisi, con il Dr. Patel, che terminano tra gli spalti di uno stadio, questa pellicola ha il pregio di raccontare con grazia il macigno dell' umano esistere contemporaneo ed il tentativo di contrastare le fragilita' personali con una nota di positivita'. "Excelsior"dunque la parola d'ordine. 117 minuti griffati Usa 2012. Da vedere. MP
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shanks
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mercoled� 20 marzo 2013
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pazzi? forse solo bizzarri
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E' confortante sapere che certo cinema non morirà mai; Russel impartisce un' altra bella lezione di stile, di storia e soprattutto di personaggi, rendendo quanto mai vulnerabili e vicini a noi comuni mortali star del calibro di De niro (ritornato su livelli eccellenti), Cooper (matto si ma in buona compagnia), Weaver (inquietante "mamma nevrosi") e Lawrence (semplicemente impetuosa).
"Il lato positivo" traina dietro di se un inevitabile lato negativo, quel finale da classicissima famigliola americana allargata, in cui tutto sembra defluire per il verso giusto e "L'orlo argenteo delle nuvole" (bellissimo titolo italiano del libro) scocca le proprie frecce per un happy ending da manuale.
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E' confortante sapere che certo cinema non morirà mai; Russel impartisce un' altra bella lezione di stile, di storia e soprattutto di personaggi, rendendo quanto mai vulnerabili e vicini a noi comuni mortali star del calibro di De niro (ritornato su livelli eccellenti), Cooper (matto si ma in buona compagnia), Weaver (inquietante "mamma nevrosi") e Lawrence (semplicemente impetuosa).
"Il lato positivo" traina dietro di se un inevitabile lato negativo, quel finale da classicissima famigliola americana allargata, in cui tutto sembra defluire per il verso giusto e "L'orlo argenteo delle nuvole" (bellissimo titolo italiano del libro) scocca le proprie frecce per un happy ending da manuale. E' vero, c'è bisogno di positività, soprattutto a margine di una storia cosi drammatica, resa comica da dialoghi fulminanti e mossette interpretative gioiose. I dialoghi sono il motore della trama, asciutti, crudi, senza filtro; " perchè hai preso i cereali?" "Perche non è un appuntamento". Geniale.
Si dice che la consapevolezza dei propri sbagli e della propria malattia sia un ottimo punto di partenza sulla via della guarigione, ma Pat ne dovrà percorrerne di strada. Deciso a riprendersi moglie e vita farà i conti col destino, bizzarro, che lo metterà di fronte al recente passato ed al futuro, incerto, di nome Tiffany,anch'esso squilibrato ma conscio della depressione che lo attanaglia. Fra i due l'alchimia sarà immediata e quest'ultima, che una strategia la sta seguendo da tempo, riuscirà a svegliare dal torpore il protagonista.
Chissa se nella vita reale fuziona davvero cosi. Forse no. Ma c'è bisogno di uno, cento, mille lati positivi.
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eugenio
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venerd� 22 febbraio 2013
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il lato nascosto di ognuno di noi
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“Il lato positivo “ (orrido adattamento italiano dell’azzeccato originale “Silver Lining Playbook” ) sarà in uscita al cinema a metà marzo in corrispondenza del vicino risveglio di primavera. E di risveglio infatti il film dell’abile e controverso regista David O. Russell (tratto dal libro di Matthew Quick) sembra voler trattare, un risveglio che non ha conseguenze traumatiche generate da incidenti “fisici” quanto piuttosto da forti disagi psicologici.
Patrick detto Pat (Bradley Cooper) è un giovane impulsivo tornato a casa dei genitori dopo otto mesi trascorsi in un ospedale psichiatrico dove era in cura per un disturbo psicologico, la sindrome di bipolarità che lo aveva portato a massacrare e ridurre quasi in fin di vita l’amante della moglie Nikki.
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“Il lato positivo “ (orrido adattamento italiano dell’azzeccato originale “Silver Lining Playbook” ) sarà in uscita al cinema a metà marzo in corrispondenza del vicino risveglio di primavera. E di risveglio infatti il film dell’abile e controverso regista David O. Russell (tratto dal libro di Matthew Quick) sembra voler trattare, un risveglio che non ha conseguenze traumatiche generate da incidenti “fisici” quanto piuttosto da forti disagi psicologici.
Patrick detto Pat (Bradley Cooper) è un giovane impulsivo tornato a casa dei genitori dopo otto mesi trascorsi in un ospedale psichiatrico dove era in cura per un disturbo psicologico, la sindrome di bipolarità che lo aveva portato a massacrare e ridurre quasi in fin di vita l’amante della moglie Nikki. Incapace di accettare l’abbandono della consorte, Pat cercherà in tutti modi di riconquistarla, di rivederla, correndo per riacquistare il peso forma ideale, per sfogare il dolore della sua esistenza ormai ridotta in frantumi e per sfuggire da quel passato che aspira ma di cui ha paura che è quel rapporto mai sanato con i genitori.
Pat è incompreso, solitario, fatica a ritrovare la sua socialità, si comporta da vero “ragazzaccio” scagliando libri contro le finestre (tra cui il buon “Addio alle armi” di Hemingway colpevole di avere a suo dire insegnamenti sbagliati verso i giovani studenti), urlando alle quattro del mattino per tentare di sanare una ferita troppo grande dettata dall’abbandono di una persona a lui cara. Anche il tentativo di riavvicinarsi agli altri è deludente e imbarazzante (come quello all’insegnante dell’università dove studiava Nikki) ma come ogni film sentimentale americano (e non solo) si rispetti, il destino ha in mente per il buon Pat, un incontro. Una svolta decisiva.
Si chiama Tiffany (Jennifer Lawrence), una giovane vedova anche lei profondamente segnata da un turbamento psichiatrico di pari livello: la morte del marito e il successivo tentativo di vincere il forte turbamento esistenziale attraverso ripetute avventure sessuali. Tiffany è il corrispondente “contraccolpo emotivo” di Pat che in un mondo parallelo avrebbe potuto essere la sua promessa sposa (se non fosse ancora così morbosamente legato alla ex-moglie); cova una rabbia intima nei confronti del genere maschile, è nervosa, irascibile ma decisa e determinata. Lo scontro tra i due, a colpi di jogging, sempre scappando da loro stessi troverà al termine della tenzone una reciproca intesa: Tiffany consegnerà a Nikki una sua lettera in cambio di una partecipazione -forzata- di Pat a una gara di ballo dove,ovviamente manco a dirlo, dovranno vincere. Sarà solo l’inizio di una lunga sarabanda di problemi familiari, incertezze, condite da una buona dose di passi di danza, finte lettere e stucchevoli romanticismi da film melo’.
Il lato positivo è però anche questo: la vittoria della vita sul disagio psichico e la volontà di ricominciare e rialzarsi dopo una sconfitta. O. Russel si dimostra quindi sufficientemente spigliato nella scelta di “due attori dai calibri giusti” che riescono a comunicarci le numerose sfaccettature mimiche dell’animo cui fa da sfondo, pur se in ruolo convenzionale e non pienamente caratterizzato, il bravo De Niro, genitore burbero e solidale sempre relegato a ruoli di commedia ma qui maggiormente convincente di precedenti pellicole (un paio di scene del football sono molto azzeccate).
La pacata dose di leggerezza e abilità nell’utilizzo di registri linguistici che spaziano da luoghi totalmente diversi (l’ospedale psichiatrico, le terapie di gruppo, le sala di ballo, i duetti Pat-Tiffany al parco), sono la cornice di un sentimentale certamente americano ma stavolta meglio connotato e ben riuscito per il tema sicuramente non facile da trattare senza evitare la giusta dote di dramma grazie all’equilibrio tra amarezza e dolcezza, tra dolore e felicità.
Come direbbe Battiato “ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore/nuove possibilità di conoscersi/ e gli orizzonti perduti non ritornano mai”. Ma questo a Pat sembra non importare più.
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[+] il lato � positivo, non nascosto.
(di the_end)
[ - ] il lato � positivo, non nascosto.
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fabiofeli
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venerd� 19 aprile 2013
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unica soluzione per due nevrosi
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Il lato positivo (Silver linings playbook) di David Owen Russell
Il film è tratto da una commedia di M. Quick e parla di due nevrosi che si incontrano e si scontrano: Pat Solitano (Bradley Cooper) un insegnante ricoverato in una casa di cura per malattie nervose, deve superare il trauma del tradimento della moglie sorpresa con un collega e la tendenza a reazioni violente, quando è sotto pressione emotiva; Tiffany (Jennifer Lawrence), dopo la perdita del marito, si è ubriacata di sesso distruggendo se stessa e perdendo il lavoro.
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Il lato positivo (Silver linings playbook) di David Owen Russell
Il film è tratto da una commedia di M. Quick e parla di due nevrosi che si incontrano e si scontrano: Pat Solitano (Bradley Cooper) un insegnante ricoverato in una casa di cura per malattie nervose, deve superare il trauma del tradimento della moglie sorpresa con un collega e la tendenza a reazioni violente, quando è sotto pressione emotiva; Tiffany (Jennifer Lawrence), dopo la perdita del marito, si è ubriacata di sesso distruggendo se stessa e perdendo il lavoro. Quando Pat, dimesso dalla casa di cura, ritorna a casa, deve fare i conti con sua madre Dolores (Jackie Weaver) e soprattutto con suo padre, Pat Senior (il grandissimo Robert De Niro), maniaco ultras di una squadra sportiva, in difficoltà economiche e alla ricerca di scommesse sempre più azzardate. Pat junior continua a sperare che sia possibile – con una specie di buona condotta senza incidenti – riprendere il rapporto con la moglie, ma la valutazione dei suoi genitori è diametralmente opposta: unione irrimediabilmente compromessa. Alcuni comportamenti esagitati di Pat junior inducono il padre a imporgli una prosecuzione della cura con il Dr. Patel (Anupam Kher, divertente attore proveniente dal cinema dell’India) per liberarlo dalla mania compulsiva. Un amico della moglie di Pat (John Ortiz) cerca di dissuadere a sua volta l’amico dalla fissazione, presentandogli Tiffany e accendendo una miccia che sembra sfrigolare e spegnersi, ma poi …
Le situazioni comiche si susseguono e si; accavallano; il film scorre, con qualche lungaggine e ridondanza, verso un prevedibile finale.
Buona la recitazione di Cooper, ottima quella della Lawrence; niente da scoprire su De Niro, un attore capace di commuovere anche se deve recitare “La vispa Teresa”: mette in scena divertenti duetti con la Weaver; Kher arriva direttamente da ‘Bollywood’ed è attore esperto e navigato. Russell ha vita facile con cotanto cast; utilizza interni e spazi limitati di una anonima locazione urbana statunitense per l’ambientazione della storia, che non è eccezionale ma gradevole. Non è un caso che il film incontra il favore del pubblico ed ha già ottenuto diversi premi e nomination.
Due citazioni: la prima di un film di Woody Allen nella divertente scena del serrato scambio di opinioni dei due ‘malati’ sugli psicofarmaci; la seconda di Saturday night fever di Badham nella scena della gara di ballo con esiti rovesciati.
Valutazione ***
FabioFeli
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ultimoboyscout
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domenica 19 maggio 2013
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emozionanti nevrosi quotidiane.
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Uscito da un istituto psichiatrico, Pat ha intenzione di ricostruire la propria vita, aiutato dal suo incredibile ottimismo. La sua vita prenderà una piega inaspettata dopo aver conosciuto Tiffany, anch'essa sofferente per problemi psichici. David O. Russell non è un regista "facile" ed è riuscito a realizzare un film così vero e drammatico e al tempo stesso divertente e pieno di vita, che sbircia nelle vite di persone comuni che tentano di affrontare la realtà immersi nella loro quotidianità. In maniera mai banale la pellicola mostra un uomo, splendidamente interpretato da un Bradley Cooper sempre più superstar, a cui nulla va bene, che ha conosciuto angoscia e sofferenza ma riesce a trarne forza, a guardare presente e futuro con sguardo incantato cogliendone solo il meglio, perchè sempre il sole dietro "L'orlo argenteo delle nuvole", che poi non è altro che il titolo del best seller di Matthew Quick da cui è tratto.
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Uscito da un istituto psichiatrico, Pat ha intenzione di ricostruire la propria vita, aiutato dal suo incredibile ottimismo. La sua vita prenderà una piega inaspettata dopo aver conosciuto Tiffany, anch'essa sofferente per problemi psichici. David O. Russell non è un regista "facile" ed è riuscito a realizzare un film così vero e drammatico e al tempo stesso divertente e pieno di vita, che sbircia nelle vite di persone comuni che tentano di affrontare la realtà immersi nella loro quotidianità. In maniera mai banale la pellicola mostra un uomo, splendidamente interpretato da un Bradley Cooper sempre più superstar, a cui nulla va bene, che ha conosciuto angoscia e sofferenza ma riesce a trarne forza, a guardare presente e futuro con sguardo incantato cogliendone solo il meglio, perchè sempre il sole dietro "L'orlo argenteo delle nuvole", che poi non è altro che il titolo del best seller di Matthew Quick da cui è tratto. E' una comemdia di riscatto che ha fruttato un Oscar (con caduta) alla deliziosa Jennifer Lawrence, che segue i non facili percorsi della mente, dell'abbandono e del dolore e di chi vede "diverso". Russell ha ben capito come fare, riesce a far sorridere e commuovere attraverso le storie di pat e Tiffany, entrambi feriti nell'anima ma desiderosi di trovare il loro lato positivo, quel senso che illumini le loro giornate, magari in una gara di ballo. Russell è anche una garanzia di nomination e di vittorie di statuette, è sicuramente il più spiazzante fra i registi della nuova Hollywood, quello che nei suoi film esplora sempre famiglie complicate vicine al suo cuore e alla sua esperienza diretta, geniale si sovversivo no, che con questo film cammina abilmente e in perfetto equilibrio sull'orlo argenteo tra commedia e tragedia, surfando sul ridicolo (magnificamente interpretato da un rinato DeNiro) senza mai precipitarvi. I ritmi dei dialoghi sono inarrestabili e il messaggio è di quelli forti: oggi, se ti fissi sulla passione sei matto e ti curano con gli psicofarmaci! nel finale, invece, tutto torna e senza miracoli, il che è un vero miracolo. Una dramedy romantica, malinconica e dramamtica col merito di inserire freschezza che innesca un grottesco meccanismo comico a cui fanno da contraltare commozione, stupore e immedesimazione. Film umanamente denso che alterna tensione a momenti di rilassatezza dove brillano tutti e quattro i protagonisti più uno, David O. Russell.
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gabriele
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mercoled� 9 luglio 2014
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la sintesi degli uguali e degli opposti
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Qual � il lato positivo cui si riferisce il titolo del film? Sono le nostre nevrosi? Sono gli eventi drammatici? Sono gli incontri a prima vista bizzarri? E se fossero vere tutte le motivazioni? Se noi imparassimo che ogni evento che ci accade non � una casualit� ma ha un lato positivo, allora non ci sentiremmo pi� n� vittime del destino o di chicchessia, n� ci accaniremmo con i (presunti) responsabili delle nostre (apparenti) avversit�. Se noi sapessimo che ogni parte di noi, anche quelle strampalate e addirittura folli, possono concorrere a creare bellezza, allora s� che la vita diverrebbe una magia. A tal proposito pu� essere utile ricordare una frase che Tiffany dice a Pat in un momento di rabbia: �Ero una sgualdrina.
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Qual � il lato positivo cui si riferisce il titolo del film? Sono le nostre nevrosi? Sono gli eventi drammatici? Sono gli incontri a prima vista bizzarri? E se fossero vere tutte le motivazioni? Se noi imparassimo che ogni evento che ci accade non � una casualit� ma ha un lato positivo, allora non ci sentiremmo pi� n� vittime del destino o di chicchessia, n� ci accaniremmo con i (presunti) responsabili delle nostre (apparenti) avversit�. Se noi sapessimo che ogni parte di noi, anche quelle strampalate e addirittura folli, possono concorrere a creare bellezza, allora s� che la vita diverrebbe una magia. A tal proposito pu� essere utile ricordare una frase che Tiffany dice a Pat in un momento di rabbia: �Ero una sgualdrina. Ci sar� sempre una parte di me che � smandrappata e sudicia, ma mi piace, come tutte le altre parti di me�.
Chi nega o nasconde la propria fragilit�, nasconde la propria umanit�. E ancora: sono i cosiddetti sani che possono curare i malati? O sono i cosiddetti malati che possono curare i sani? Bisogna essere simili per capirsi, diversamente si rimane distanti.
Questo spiega la poca efficacia di tante discipline che si occupano dell�uomo, in specie di certa psicologia.
Questo film sembra suggerirci che la vita non la cambiano le persone perbene e ben adattate, ma la possono cambiare pi� facilmente le persone un po� folli e o disadattate.
Chi si sente �sano� o addirittura �perfetto�, perch� e per chi dovrebbe cambiare?
La trama del film � abbastanza semplice. Pat, insegnante, torna a casa e trova Nikki (la moglie) sotto la doccia che sta facendo l�amore con un loro collega. In casi del genere � difficile restare calmi. Lo � ancora di pi� per Pat, persona irascibile e aggressiva, che lo pesta fino a ridurlo in fin di vita. Per questo (e per altri motivi) Pat � ricoverato in una clinica psichiatrica. Pat, di colpo, perde la moglie, perde il lavoro e perde la casa in cui abitava con Nikki. Una catastrofe. Da qui in poi Pat ha in mente un solo e unico pensiero: come riconquistare Nikki. E, per questo, fa tutto ci� che a Nikki gli � sempre piaciuto che lui facesse: letture mirate, Jogging e quant�altro. Non � una buona cosa per lui e Pat lo capir� strada facendo.
Nella clinica Pat � insofferente sia alla terapia sia ai farmaci (quando mai la psichiatria ha guarito qualcuno!). Dopo un certo tempo Pat � dimesso dalla clinica e torna a casa dei propri genitori. Ancora non pu� muoversi a suo piacimento perch� ha delle ristrettezze imposte dalla legge. Pat continua ossessivamente a pensare a Nikki e a finalizzare la sua vita a una loro possibile riconciliazione. Ma accade qualcosa che gli cambier� la vita per sempre. Accade che Pat, durante una delle sue solite corse, incontra una figura stravagante come lui, Tiffany. Pat in un primo tempo ne ha paura perch� pensa che possa distoglierlo dal suo progetto di riconquistare Nikki. Ma via via i due si frequentano sempre di pi� e alla fine Pat sceglie di vivere con lei (invero prima era stata Tiffany a scegliere lui, a corrergli dietro continuamente!). Questo film ci suggerisce che i dolori della vita, e Pat e Tiffany ne hanno patiti diversi, non servono per affogarci dentro, per restare fissati al passato o per tornare indietro, ma per evolvere e catapultarsi in avanti. Ed � quello che Pat, con il prezioso aiuto e soprattutto con l�amore di Tiffany, ad un certo punto capir�, staccandosi definitivamente da Nikki e dal passato per andare verso una nuova vita con Tiffany.
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florentin
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marted� 12 aprile 2016
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gli americani li amano gli strizzacervelli.
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Gli americani vanno pazzi per queste scorribande verbali in famiglie numerose scombinate, con amici, intrusi e non, mogli arrendevoli e un padre, De Niro 75enne, (doppiato qui magnificamente da De Sando) schizzato più del figlio. E' l'interprete principale che è stato in ospedale psichiatrico, ma qui sembra che qualcuno tenuto all'esterno avrebbe dovuto fargli assidua compagnia. In questi film si ha sempre la sensazione che il contendere sia portato -partendo la congrega da sciocchezze come delle corna da parte di una ex moglie (senza gusto tra l'altro con un collega prof vecchiettino e calvo a metà), aspetto ormai prevedibilissimo come da parte del marito in qualsiasi matrimonio- a livelli di climax che è poi una cosa tutta da ridere e da abbassare l'audio per il gran casino di voci che si sovrappongono dove ognuno dice la sua; e che anche subentri la distruzione (catartica ?) di un appartamento da incazzatura non controllata da farmaci tutto diventa una roba fantozziana dove però là si ride e qui no, e che nemmeno ci si commuove.
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Gli americani vanno pazzi per queste scorribande verbali in famiglie numerose scombinate, con amici, intrusi e non, mogli arrendevoli e un padre, De Niro 75enne, (doppiato qui magnificamente da De Sando) schizzato più del figlio. E' l'interprete principale che è stato in ospedale psichiatrico, ma qui sembra che qualcuno tenuto all'esterno avrebbe dovuto fargli assidua compagnia. In questi film si ha sempre la sensazione che il contendere sia portato -partendo la congrega da sciocchezze come delle corna da parte di una ex moglie (senza gusto tra l'altro con un collega prof vecchiettino e calvo a metà), aspetto ormai prevedibilissimo come da parte del marito in qualsiasi matrimonio- a livelli di climax che è poi una cosa tutta da ridere e da abbassare l'audio per il gran casino di voci che si sovrappongono dove ognuno dice la sua; e che anche subentri la distruzione (catartica ?) di un appartamento da incazzatura non controllata da farmaci tutto diventa una roba fantozziana dove però là si ride e qui no, e che nemmeno ci si commuove. Solo casino.
Insomma. Tutta scontata poi la storia. De Niro con le solite smorfie che tuttavia quando c'è lui la gente al cinema ci va; la Lawrence da Oscar (hanno stabilito), bellina e brava ma chissà se regge (in Joy c'è riuscita però).
Il punto è chiedersi come mai possa succedere che un film di questo tipo costato già una certa cifra per quel che dà raccolga al botteghino 20 volte di più e oltre. Si vede che il bipolarismo ammalia. E rende la vita interessante invece che triste. Dintorni di Filadelfia. Ve l'immaginate una storia così in Ciociarìa per dire? O a MIlano dove sarebbe tutta unagriffe e uno chef?
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samanta
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domenica 2 aprile 2017
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c'� sempre una speranza
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Par (Bradley Cooper) e stato 8 mesi in ospedale psichiatrico in conseguenza del pestaggio dell'amante della moglie che ha sorpreso nella doccia di casa mentre facevano l'amore. La moglie ha ottenuto dal giudice un'ingiunzione che gli proibisce di avvicinarsi a meno di 150 metri da sua moglie. A casa trova un padre (De NIro) anche lui unpò strambo che è stato licenziato e vive facendo scommesse sulla sua squadra del cuore gli Eagles. Pat cerca di impostare positivamente la sua vita per recuperare l'amore di sua moglie ma è ancora squilibrato. Incontra una ragazza Tiffany (Jennifer Lawrence) che ha perso il marito in un incidente ed è diventata ninfomane perdendo il posto dopo aver fatto l'amore con tutti i suoi colleghi.
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Par (Bradley Cooper) e stato 8 mesi in ospedale psichiatrico in conseguenza del pestaggio dell'amante della moglie che ha sorpreso nella doccia di casa mentre facevano l'amore. La moglie ha ottenuto dal giudice un'ingiunzione che gli proibisce di avvicinarsi a meno di 150 metri da sua moglie. A casa trova un padre (De NIro) anche lui unpò strambo che è stato licenziato e vive facendo scommesse sulla sua squadra del cuore gli Eagles. Pat cerca di impostare positivamente la sua vita per recuperare l'amore di sua moglie ma è ancora squilibrato. Incontra una ragazza Tiffany (Jennifer Lawrence) che ha perso il marito in un incidente ed è diventata ninfomane perdendo il posto dopo aver fatto l'amore con tutti i suoi colleghi. Si offre anche a Pat che però rifiuta, ma che per trovare il suo equilibrio chiede a Tiffany di portare una lettera alla moglie che lei conosce la ragazza accetta ma in cambio gli chiede di essere il suo partner in una gara di ballo. Alla gara è legata una doppia scommessa del padre di Pat che vincano quel giorno gli Eagles e i due ballerini conseguano almeno 5 punti. La scommessa è vinta e Pat capisce che è innamorato da Tiffany e si dichiara ricambiato
Si tratta della solita commedia brillante americana con un finale ottimistico e scontato, ma che è ravvivata da una trama non banale da una regia che non ha momenti di dispersione e fa scorrere il film senza noia ma anzi con interesse, da una buona colonna sonora e soprattutto da un eccellente prestazione degli attori. Innanzitutto un Bradley Cooper eccezionale che rende il personaggio simpatico e ti fa partecipe delle sue angosce e desideri, un De Niro in ottima forma e Jennifer Lawrence che nel 2013 prese l'Oscar come migliore attrice (anche se a concorrere c'era Naomi Watts che con The Impossible ha reso una prestazione strordinaria e più meritevole del premio) che ha recitato con notevole maestria e più che una sicura star mi sembra una promessa.
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