In questi giorni molte news arrivano dal CinemaCon di Las Vegas, dove una serie di proiezioni a porte chiuse lasciano trapelare poco più che descrizioni di trailer o accenni a questo o quel progetto di riportare in vita un franchise del passato.
Gladiator II (il cui titolo italiano sarà presumibilmente Il Gladiatore 2) è però un’opera che non ci giunge nuova: eravamo infatti già a conoscenza dei lavori che coinvolgono il regista del primo film, Ridley Scott, e l’attore di Aftersun Paul Mescal.
Al CinemaCon, è stato mostrato giovedì un filmato del sequel del Gladiatore e le prime reazioni sono state entusiastiche. Secondo chi ha visto le immagini in anteprima, la clip mostrerebbe Mescal, a cui sarebbe stato applicato un trucco pesante; un cattivo all’altezza di Joaquin Phoenix, che compariva nei panni dell'antagonista nel prequel del 2000; squali, babbuini rabbiosi e addirittura un rinoceronte. Il tutto condito da una dose sostanziosa di sangue e violenza.
Secondo quanto sappiamo della trama, Paul Mescal interpreta Lucius, il figlio di Lucilla (Connie Nielsen), ovvero l'amante del soldato Massimo del primo film, interpretato da Crowe. "È forse ancora più straordinario del primo", sono state le parole del regista di Alien e Blade Runner, che ha accompagnato l’anteprima con un videomessaggio destinato agli esercenti cinematografici riuniti a Las Vegas. "È valsa la pena di aspettare", ha continuato.
Nel cast anche Fred Hechinger, Joseph Quinn, Pedro Pascal e Denzel Washington nei panni di un ex schiavo in cerca di vendetta.
Guardo film e gioco a videogiochi, da un certo punto della vita in poi ho iniziato anche a scriverne. Mi affascinano gli angolini sperduti di internet, la grafica dei primi videogiochi in 3D e le immagini che ricadono sotto l’ombrello per nulla definito della dicitura aesthetic, rispetto alle quali porto avanti un’attività di catalogazione compulsiva che ha come punto d’arrivo alcuni profili Instagram. La serie TV con l’estetica migliore (e quella migliore in assoluto) è comunque X-Files, che non ho mai finito per non concepire il pensiero “non esistono altre puntate di X-Files da vedere per il resto della mia vita”. Stessa cosa con Evangelion (il manga).
