Boxe, il gladiatore Vianello sfiora l’impresa: ma il verdetto dei giudici è fischiato dal pubblico
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Boxe, il gladiatore Vianello sfiora l’impresa: ma il verdetto dei giudici è fischiato dal pubblico

Il pugile romano perde contro Efe Ajagba, un top ten nelle classifiche mondiali. Due giudici su tre decretano la vittoria del pugile nigeriano, ma il match lo ha fatto Vianello

Finisce con l’amaro in bocca quello che doveva rappresentare il “match delle verità”. Perché lo è stato davvero, grazie ad un’ottima performance del pugile romano, penalizzato solo da un verdetto bugiardo.

Il verdetto fischiato dal pubblico

Delle qualità di Vianello se n’è accorto anche il pubblico, accorso all’American Bank Center della cittadina di Corpus Christi, in Texas. Lo aveva detto Vianello “se agli americani offri lo spettacolo, ti premiano” e così è stato. Quando è stato letto il verdetto, sorprendentemente a favore di Efe Ajagba, sono arrivati i fischi del pubblico. Solo due giudici non hanno visto la vittoria del pugile romano che, dopo la decima ripresa, è risultato essere in vantaggio sul primo cartellino (96-94) ma è rimasto indietro sugli altri due.

Un match da gladiatore

Guido Vianello, nella nottata di domenica 14 aprile, non è semplicemente uscito a testa alta. Ha fatto il match, dominando l’avversario, soprattutto nelle prime riprese, grazie ad una maggiore velocità. Il jab sinistro, preciso, ha più volte centrato il volto del nigeriano, che sul finire del secondo round ha rischiato anche di andare ko, dopo una sequenza di colpi che però Vianello, probabilmente inciampato, non è riuscito a chiudere. Ma la potenza del pugile romano è però stata tale che al suono della campanella, il suo avversario, stordito, si è diretto verso l’angolo sbagliato.

Un avversario da top ten

La nottata pugilistica organizzata dalla Top Rank, che in Italia è stato possibile seguire in diretta su Mola TV, ha comunque mostrato il valore di Ajagba. Al massimo nigeriano, nella top ten delle principali sigle pugilistiche, è sicuramente un buon pugile, dotato di colpi potenti. Vianello ha però mostrato di saperli incassare, e di essere anche più veloce e completo.

In attesa di un altro match di livello

L’ultima ripresa ho poi mostrato che “the gladiator”, a differenza del proprio avversario più propenso a legare per far trascorrere il tempo, aveva ancora benzina in corpo. I verdetti dei giudici vanno rispettati, anche quando sembrano sbagliati. La cintura WBC silver dei pesi massimi resta quindi ad Ajagba ma Vianello merita rispetto e, sicuramente, anche altre opportunità. Bob Arum, il numero uno della Top Rank, dovrà tenerne conto.

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