Il giorno perfetto - Film (2022)

Una ragazza torna indietro nel tempo sempre alla stessa sera di un incontro con quello che ritiene l'uomo perfetto, nel tentativo di rendere quell'unico momento insieme speciale. Una premessa interessante che, pur non aggiungendo nulla di nuovo ai film sui viaggi nel tempo, sa essere accattivante e anche divertente, soprattutto grazie al personaggio di Kaley Cuoco che si dimostra ironica al punto giusto. Si perde verso la fine, quando irrompe il dramma e sembra che la sceneggiatura fatichi a trovare un senso compiuto, ma rimane gradevole. Regia semplice ma efficace.

Poteva intitolarsi È già ieri ma esisteva già, ed era pure un remake. Sì, perché l'idea di rivivere 50 volte il primo appuntamento non è certo una novità. E non lo è nemmeno cercare di cambiare il passato per salvare una relazione. Però, pur pescando qua e là nel genere (i protagonisti citano apertamente Terminator) Lehmann gira una commedia romantica che scivola leggera, senza piagnistei né dialoghi glicemici. La Cuoco è bravissima e simpatica (lo sapevamo), Davidson forse è un po' più legnoso ma gli scambi funzionano e il ritmo c'è. Senza farsi troppe domande ci si diverte.

Una ragazza con grandi difficoltà relazionali scopre una macchina del tempo che le permette di rivivere all'infinito il suo appuntamento preferito. Il tempo, però, la porterà a stravolgere gli eventi. Film che si contraddistingue per la grande pochezza narrativa e per personaggi principali talmente logorroici da diventare subito insopportabili. Registi che utilizzano meccanismi narrativi ormai consolidati dovrebbero fare lo sforzo di inserire nuovi elementi di interesse, ma Lehmann non sembra dello stesso parere e propina al pubblico un'ora e mezza di noia.

Dopo aver scoperto che un lettino autoabbrozzante funziona come macchina del tempo, una donna se ne serve per rivivere più volte il giorno dell'incontro con il suo ex... Per evitare di essere solo l'ennesima riproposizione del giorno della marmotta declinata in chiave sentimentale alla Questione di tempo in quanto la ripezione è volontaria, la sceneggiatura avrebbe dovuto giocare meglio le sue carte senza spiattellare tutto fin dalle prime battute e puntare maggiormente sul lato oscuro della storia, ossia sull'ossessione maniacale della protagonista nel voler plasmare l'uomo perfetto.

Ragazza usa un lettino solare che in realtà è una macchina del tempo per tornare indietro nel tempo e ripetere la prima sera con il giovane di cui si è innamorata. Film a bassissimo costo privo di particolare originalità e con qualche momento di stanca. Tuttavia ha qualche freccia al suo arco che ne giustifica la visione: il motivo conduttore nella ricerca della perfezione ideale che si scontra con la perfettibilità del reale, il ben reso vuoto esistenziale della protagonista, la regia corretta e a suo agio nelle atmosfere notturne e infine la buona prova della protagonista.