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Il giardino di gesso (1964) | Cinema Sommerso

Il giardino di gesso (The Chalk Garden) di Ronald Neame del 1964.

Il giardino di gesso

Il giardino di gesso. Laurel (Hayley Mills) è un’adolescente problematica che vive in un mondo di fantasia e di bugie. Fuggita dalla casa materna all’età di dodici anni dopo una presunta violenza sessuale mentre passeggiava ad Hyde Park, viene accolta tra le braccia ‘amorevoli’ della nonna, la signora St. Maughman (Edith Evans) che vive in una grande casa inglese a picco sul mare. Ad aiutare la vecchia signora e ad occuparsi della casa è il fedele maggiordomo Maitland (John Mills), un uomo che ha perso la famiglia in un incidente stradale e che riesce con le sue battute di spirito a contenere in qualche modo le follie di Laurel e della nonna.

Il giardino di gesso (1964) | Cinema Sommerso
Il giardino di gesso – Locandina Ufficiale

Dopo aver cambiato molte governanti, arriva a bussare alla porta di casa Miss Madrigal (Deborah Kerr). Una donna misteriosa che riesce a farsi assumere come istitutrice di Laurel grazie alle sue presunte conoscenze di botanica in materia di giardini. Il grande giardino della villa, infatti, è ricoperto quasi interamente dalla calce e sta morendo lentamente.

Sarà compito di Miss Madrigal occuparsi sia della ragazzina sia del giardino. Al contempo, però, dovrà riuscire a risolvere questioni mai risolte della psiche di Laurel e forse anche di sé stessa. A mettere in discussione il complicato rapporto tra le donne della casa sono il giudice McWhirrey (Felix Aylmer) e la giovane madre di Laurel, Olivia (Elizabeth Sellars), incinta del secondo figlio, che vuole riprendere con sé la ragazzina prima che sia troppo tardi.

Il giardino di gesso, dal palcoscenico al grande schermo

Il giardino di gesso (1964) | Cinema Sommerso

Il regista inglese Ronald Neame (1911-2010) traspone a livello cinematografico l’omonima pièce teatrale del 1954 della drammaturga britannica Enid Bagnold (1889-1981). E grazie alla sua maestria, ne fa un capolavoro perfetto senza tempo. Costruito su dialoghi taglienti per un cast quasi tutto al femminile, Il giardino di gesso è un dramma famigliare che ha l’obiettivo di toccare le corde del cuore di ognuno di noi.

Un cast eccezionale

Il personaggio interpretato dalla Mills è perfettamente credibile. Riesce a calzare i panni dell’adolescente ribelle e bugiarda che non vuole affrontare le proprie paure e soprattutto non accetta di essere stata messa da parte dalla madre perché innamorata di un altro uomo. La Evans, nel ruolo dell’austera nonna materna ottenne una candidatura agli Oscar come attrice non protagonista ma non vinse in favore dell’attrice francese di origini russe Lila Kedrova per il film Zorba il greco (Alexis Zorbas, Michael Cacoyannis, 1964).

Per la parte della signora St. Maughman, il regista Neame avrebbe voluto l’attrice inglese Gladys Cooper. Quest’ultima, però, era impegnata sul set di My Fair Lady e dovette rinunciare alla parte. John Mills, attore dal brillante passato teatrale e cinematografico, recita insieme alla figlia Hayley e riesce a tenerle sempre testa come solo un padre può fare.

A completare il cerchio degli attori la scozzese Deborah Kerr reduce da film di successo quali: Il re ed io (The King and I, Walter Lang, 1956), Tavole separate (Separate Tables, Delbert Mann, 1958), e Suspense (The Innocents, Jack Clayton, 1961) che, nonostante le numerose candidature, non riuscirà mai a vincere un Oscar per un suo film se non quello alla carriera nel 1994.

La Kerr è straordinaria nella parte di Miss Madrigal e tutta la pellicola si basa proprio sulla credibilità e sulla forza espressiva del suo personaggio.

Le tematiche

Il giardino di gesso (1964) | Cinema Sommerso

Il desiderio della donna di nascondere il proprio passato a tutti i costi ma di essere disposta a farlo riemergere per il bene di Laurel, dimostra quanto sia più forte il tema dell’amore. Il conflitto interiore che la Madrigal vive e che viene evidenziato durante la pellicola, ha lo scopo di canalizzare l’attenzione dello spettatore e incuriosirlo sull’oscuro passato della governante. Il giardino diviene il simbolo del luogo di protezione per Laurel ma è ricoperto dal gesso e dagli anni di incuria.

La signora St. Maughman ha un sacrosanto terrore per gli scandali e non ha accettato la nuova vita della figlia Olivia. Per dimostrare il suo potere ha accolto la nipote e ha cercato di usarla contro la madre. L’arte della manipolazione mentale viene quasi esasperata nel film di Neame che è in grado di gestire i personaggi del dramma in modo perfetto e mai innaturale. Rimangono, però, alcune domande di fondo. Può il cuore di una madre superare i propri limiti e accettare quelli di una figlia? Laurel riuscirà ad accettare di essere amata? Miss Madrigal farà pace con i propri mostri del passato?

Buona visione a tutti!

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