Identità sessuale e identità di genere: dizionario per genitori - Amico Pediatra

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Identità sessuale e identità di genere: dizionario per genitori

Identità di genere e identità sessuale

Negli ultimi anni molti genitori si trovano a dover affrontare con i propri figli e le proprie figlie problemi legati alla crescita e all’orientamento sessuale. Termini come cisgender, transgender, LGBT, fluidità di genere, disforia di genere e molti altri ancora sono diventati ormai comuni, in particolare tra gli adolescenti.

In questo articolo vogliamo quindi aiutare i genitori a comprendere questi termini, spiegando in modo semplice e chiaro il loro significato, partendo dalla definizione di identità sessuale e delle sue componenti. 

Come si definisce l’identità sessuale?

Alcuni adolescenti riferiscono di non identificarsi in un genere (maschile o femminile) e preferiscono farsi chiamare con un nome diverso, più “neutro”. Cosa significa e perché succede?

Attualmente, nella definizione della identità sessuale non si considerano più solo gli aspetti biologici, cioè legati strettamente al corpo (cromosomi e ormoni, genitali esterni, aspetto esteriore), ma si dà molta importanza anche agli aspetti psico-sociali, che risentono molto dell’ambiente culturale, del periodo storico e delle esperienze ambientali e relazionali che un individuo vive.

Di seguito, trovate un disegno che semplifica molto bene il concetto di identità sessuale e mette in evidenza come questa sia composta da varie componenti:

Genderbread person
The Genderbread Person, S. Killerman
  • Identità di genere: come mi sento, che immagine ho di me stesso o di me stessa (maschio, femmina, né l’uno né l’altra). Questo primo aspetto è notevolmente influenzato da fattori psicologici e socioculturali;
  • Attrazione o orientamento sessuale: da chi sono attratto o attratta (dalle donne, dagli uomini, da entrambi);
  • Espressione o ruolo di genere: come mi mostro all’esterno, come mi vesto, come mi comporto, qual è il mio atteggiamento (più maschile o più femminile);
  • Sesso biologico: è il sesso assegnato alla nascita in base agli organi genitali (maschili, femminili o ambigui) e stabilisce quindi l’appartenenza al sesso maschile o femminile. Come tale, è determinato dai cromosomi e dagli ormoni sessuali.

Identità di genere, orientamento sessuale e ruolo di genere interagiscono tra loro in modo molto complesso, dando luogo ad una notevole varietà di possibilità di espressione della propria identità sessuale.

Deve essere quindi chiaro che esiste una linea continua che unisce i due punti estremi Femminile e Maschile, e che ogni persona si pone su un punto di questa linea come individuo unico e irripetibile.

Immaginiamo che questa linea abbia un punto di colore rosso a un’estremità e un punto di colore viola all’estremità opposta, e che tra questi due punti ve ne siano altri di colore arancione, giallo, verde, indaco, blu. Tutti questi colori simboleggiano le varie espressioni sessuali che compongono la cosiddetta galassia arcobaleno.

Cisgender, transgender e genderfluid: cosa significa?

Semplificando, le persone cisgender sono quelle in cui sesso biologico, identità di genere, attrazione e espressione sono corrispondenti a ciò che generalmente la società si attende (ad es. ho genitali femminili, mi sento una donna, sono attratta dagli uomini, mi vesto con un abbigliamento femminile).

Le persone transgender, invece, non si identificano nel genere assegnato alla nascita e possono “sentire” di appartenere all’altro sesso e presentare manifestazioni o sentimenti differenti (ad es. ho genitali maschili, mi sento una donna, sono attratto dagli uomini, mi vesto con abbigliamento maschile).

Infine, le persone genderfluid (in italiano “fluide”) possono sentirsi di appartenere all’uno o all’altro genere a seconda dei momenti o delle situazioni che stanno vivendo.

In conclusione

Ai genitori, alla scuola e ai pediatri spetta l’importante responsabilità di seguire e sostenere lo sviluppo dell’identità sessuale dei giovani. Durante la crescita, e in particolare nel periodo dell’adolescenza, possono infatti manifestarsi dei problemi potenzialmente gravi legati all’identità sessuale.

Disturbi della condotta alimentare, disturbi somatici (cefalea, dolori addominali ricorrenti, stanchezza), scarso rendimento scolastico e fenomeni di autolesionismo possono essere alcuni dei campanelli di allarme legati a questi problemi, e come tali devono essere considerati, riconosciuti e affrontati offrendo un adeguato supporto.

Pediatra di Famiglia a Santa Maria Capua Vetere (CE) – ASL Caserta – Regione Campania

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