Holy Smoke - Fuoco sacro

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Holy Smoke - Fuoco sacro
Una scena del film
Titolo originaleHoly Smoke!
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Australia
Anno1999
Durata115 min
Generedrammatico
RegiaJane Campion
SceneggiaturaAnna Campion, Jane Campion
ProduttoreJan Chapman
Casa di produzioneIndia Take One Productions, Miramax Films
Distribuzione in italianoCecchi Gori Group
FotografiaDion Beebe
MusicheAngelo Badalamenti
ScenografiaJanet Patterson
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Holy Smoke - Fuoco sacro (Holy Smoke!) è un film del 1999 diretto da Jane Campion. La colonna sonora è di Angelo Badalamenti.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Australia: Ruth è una ragazza che, in seguito ad un viaggio in India con una sua amica, si aggrega ad una sorta di setta. L'amica, tornata in Australia, racconta la storia ai genitori di Ruth, che si attivano subito per cercare di farla ritornare a casa. Una volta riusciti a farla tornare, la consegnano con l'inganno ad un famoso "deprogrammatore" di nome PJ, che ha il compito di farla ragionare e di farla tornare com'era prima.

Nell'isolamento di una baracca in pieno deserto australiano, l'approccio inquisitorio e razionale di PJ frantuma le certezze della giovane. Nell'angoscia di questa deprivazione Ruth, che ha dato alle fiamme il suo sari indiano e gli si è presentata nuda e incontinente, ottiene la tenerezza del suo rivale. Ma PJ, nel rivelargli il plagio animale e sociale che lo costituisce come persona, inverte i ruoli del decondizionatore e del soggetto da liberare da influenze esterne.[1]

Sopraffatto dalla passione, l'uomo si sottomette alla ragazza sino a "deprogrammare" la propria virilità, camuffandosi da pacchiana donna di mezza età, coi baffi e ad esplodere nella violenza di fronte ad un rifiuto della giovane. Ciò naturalmente gli costa una dura lezione da parte dei familiari e un immediato ritorno in California da dove, sposato e con una coppia di gemelli, intrattiene una corrispondenza epistolare con Ruth, che nel frattempo è tornata in India con la madre.

I luoghi[modifica | modifica wikitesto]

Sei delle tredici settimane complessive di lavorazione furono occupate dalle riprese nel deserto, a Hawker, piccola cittadina di 800 abitanti nel distretto di Flinders nell'Australia Meridionale. "Le riprese...sono state fisicamente stressanti in quanto le distanze tra le località usate per gli esterni erano enormi, le strade polverose ed accidentate, con temperature sotto zero e pioggia continua, quando non doveva piovere."[2] L'insolita, per quel periodo, abbondanza di precipitazioni, che procurò alla troupe l'appellativo di "quelli che hanno portato la pioggia", da parte dei locali, causò dei ritardi, dal momento che le riprese prevedevano un deserto caldo.[2]

Anche gli esterni girati a in India furono caratterizzate da difficili condizioni ambientali. "Si girava con il termometro che segnava 40°", racconta il produttore Jan Chapman e con "qualcosa come 6.000 spettatori".[2] Negli studi di Sydney furono invece girati gli interni, in particolare le scene ambientate nella Half-Way Hut in cui ha luogo l'aspro confronto tra i personaggi interpretati da Harvey Keitel e Kate Winslet.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mario Sesti, Duel, ottobre 1999.
  2. ^ a b c Jan Chapman, in Primavisione, allegato a cassetta del film, a cura di Elena Bartoni, Cecchi Gori Home video, febbraio 2001

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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