Helena Bonham Carter

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Helena Bonham Carter al Festival di Berlino 2011

Helena Bonham Carter CBE (Londra, 26 maggio 1966) è un'attrice britannica, candidata due volte al Premio Oscar e vincitrice di un Premio BAFTA.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Helena Bonham Carter nel 2009 durante le riprese del Il discorso del re

È nata nel 1966 a Golders Green, un quartiere di Londra, da Raymond Bonham Carter (banchiere inglese, figlio del politico liberale Sir Maurice Bonham Carter[1] e della scrittrice Violet Bonham Carter a sua volta figlia del primo ministro Herbert Henry Asquith) e da Elena Propper de Callejón; quest'ultima è una psicoterapeuta inglese, figlia della pittrice[2] Hélène Fould-Springer (ebrea di origini austriache e francesi) e del diplomatico spagnolo Eduardo Propper de Callejón[3] (figlio a sua volta di un ebreo boemo e di una spagnola di religione cattolica), che durante la seconda guerra mondiale si mobilitò per salvare la vita di migliaia di ebrei dalle persecuzioni naziste, atto per cui è stato riconosciuto Giusto tra le nazioni[4].

È pronipote del regista Anthony Asquith.

Bonham Carter ha avuto un'infanzia estremamente travagliata: quando aveva 5 anni sua madre soffrì di un esaurimento nervoso (da cui si riprese molto in là con gli anni), ed a 13 suo padre rimase paralizzato a causa di complicazioni in un intervento al cervello per neurinoma acustico[5]. Con suo padre in ospedale vinse un concorso di poesia, ed usò i soldi per mettere la sua foto in un catalogo di casting[5]. Dopo poco assunse un agente, che l'aiutò a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo[5].

È stata legata dal 1994 al 1999 all'attore Kenneth Branagh e nel 2001 ha iniziato una relazione con il regista Tim Burton, da cui ha avuto due figli: Billy Ray, nato nel 2003 e Nell, nata nel 2007. All'inizio del 2014 i due si separano ma rendono pubblica la notizia solamente alla fine dell'anno.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Helena Bonham Carter nel 2011

Il primo lavoro risale al 1982, all'età di 16 anni, quando si esibì nella parte di Giulietta alla scuola di Westminster.[senza fonte] Il suo primo successo fu Un giardino di rose, uno sceneggiato tratto dal romanzo omonimo di K.M. Peyton.

Il primo film cinematografico è anche il suo primo ruolo da protagonista, Lady Jane (1986) di Trevor Nunn. Il film Camera con vista (1985) di James Ivory, girato dopo Lady Jane ma distribuito prima, segna suo esordio cinematografico, che interpreta la parte di Lucy Honeychurch. Condivide il set con Judi Dench e Maggie Smith e, all'uscita del film nelle sale, raggiunge un subitaneo successo di critica e pubblico.

Dopo essersi affermata nel panorama cinematografico inglese come attrice per ruoli drammatici, Helena parte per gli Stati Uniti, dove interpreterà due episodi della serie televisiva Miami Vice. Tornata in patria interpretò diversi film, per il cinema e la TV, tutti da protagonista. Fra di essi Amleto (1990), con Mel Gibson e Glenn Close ed i due adattamenti da romanzi di Forster Monteriano - Dove gli angeli non osano metter piede (1991) e Casa Howard (1992).

Negli anni novanta recita in Frankenstein di Mary Shelley (1994) di Kenneth Branagh, al fianco di Robert De Niro, La dea dell'amore (1995) di Woody Allen, La dodicesima notte (1996) di Trevor Nunn e Le ali dell'amore (1997) di Iain Softley, film per cui ottiene la nomination all'Oscar. Interpreta Marla Singer in Fight Club (1999) di David Fincher.

Nel 2001 recita in Novocaine di David Atkins e Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie di Tim Burton. Burton, al quale è stata legata sentimentalmente, la vuole nel doppio ruolo della strega e di Jenny, la ragazza innamorata del protagonista, in Big Fish - Le storie di una vita incredibile (2003). Sempre con Burton recita in La fabbrica di cioccolato (2004) e Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007) e come doppiatrice in La sposa cadavere (2005). Come doppiatrice, sempre nel 2005, ha lavorato anche in Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro di Nick Park e Steve Box.

Interpreta Bellatrix Lestrange nei film Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2007) e Harry Potter e il principe mezzosangue (2009), ed ha partecipato anche ai due film conclusivi della saga, Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1 (2010) e Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2 (2011).

Nel 2009 la rivista The Times inserisce la Bonham Carter al primo posto tra le più grandi attrici britanniche di tutti i tempi, seguita da Julie Andrews, Helen Mirren, Maggie Smith, Judi Dench, Elizabeth Taylor e Audrey Hepburn.[senza fonte] Nel 2010 Helena indossa i panni della Regina Rossa (Regina di Cuori) in Alice in Wonderland diretto dall'allora compagno Tim Burton. Successivamente veste i panni della consorte di Re Giorgio VI Elizabeth Bowes-Lyon nel film di Tom Hooper Il discorso del re. Quest'ultima interpretazione le ha valso il premio BAFTA alla migliore attrice non protagonista e la nomination all'Oscar alla migliore attrice non protagonista. Sempre con Tom Hooper sarà nel cast del musical Les Misérables, e viene nuovamente diretta da Tim Burton nella commedia gotica Dark Shadows, nel ruolo della psichiatra Julia Hoffman.

Nel 2013 prende parte al film The Lone Ranger, al fianco di Johnny Depp. Nel 2015 interpreta la Fata Madrina nel film Cenerentola, diretto da Kenneth Branagh. Sempre nel 2015 prende parte al film storico Suffragette, al fianco di Meryl Streep e Carey Mulligan.

Nel 2016 torna ad interpretare la Regina Rossa in Alice attraverso lo specchio diretto da James Bobin. Nella seconda metà del 2016 comincia le riprese di Ocean's 8 diretto da Gary Ross. Il film è uscito a giugno 2018. Sempre nel 2018, entra nel cast della serie The Crown nel ruolo della principessa Margaret dove recita per la terza e la quarta stagione.[6]

Nel 2020 prende parte al film prodotto da Netflix, Enola Holmes, nei panni di Eudoria Holmes, madre della protagonista,[7] per poi riprendere questo stesso ruolo in Enola Holmes 2.[8] Per il canale Channel 4, nello stesso anno, prende parte come narratrice al cortometraggio animato Quentin Blake’s Clown.

Immagine pubblica[modifica | modifica wikitesto]

Helena Bonham Carter è nota anche per il suo stile non convenzionale ed eccentrico.[9][10] Vanity Fair l'ha citata nella sua lista delle persone vestite meglio del 2010[11] ed è stata selezionata da Marc Jacobs come volto della sua campagna pubblicitaria autunno/inverno 2011.[12] Ha menzionato Vivienne Westwood e Maria Antonietta come le sue principali influenze di moda.[11]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Helena al Toronto International Film Festival nel 2005

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Cortometraggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Six Minutes with Ludwig, regia di Daniel Nyiri (1988)
  • Butter, regia di Alan Cumming (1994)
  • Football, regia di Gaby Dellal (2001)

Doppiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle sue opere, Helena Bonham Carter è stata doppiata da:

  • Claudia Razzi in Merlino, La fabbrica di cioccolato, Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street, Terminator Salvation, Enid, Alice in Wonderland, Dark Shadows, Grandi speranze, The Lone Ranger, Turks & Caicos, In guerra tutto è concesso, Cenerentola, Suffragette, Alice attraverso lo specchio, 55 passi, Ocean's 8, Enola Holmes, Enola Holmes 2
  • Laura Boccanera in Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Harry Potter e il principe mezzosangue, Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 1, Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2, Harry Potter 20º anniversario - Ritorno a Hogwarts, One Life
  • Giuppy Izzo ne Le ali dell'amore, Amori e vendette, Live from Baghdad, Les Misérables
  • Antonella Rinaldi in Amleto, Il museo di Margaret
  • Cristiana Lionello ne La dea dell'amore, Big Fish - Le storie di una vita incredibile
  • Micaela Esdra in La 12ª notte, Fight Club
  • Eleonora De Angelis in Novocaine, Sixty Six
  • Cristina Boraschi in Lady Jane (ridoppiaggio), Frankenstein di Mary Shelley
  • Caterina Sylos Labini in Camera con vista
  • Georgia Lepore in Lady Jane
  • Susanna Fassetta in Passione sotto la cenere
  • Emanuela Rossi in Francesco
  • Gabriella Borri in Monteriano - Dove gli angeli non osano metter piede
  • Rita Baldini in Casa Howard
  • Maddalena Vadacca in Mio marito è innocente
  • Mavi Felli ne La stagione dell’aspidistra
  • Roberta Greganti ne La teoria del volo
  • Laura Romano ne Il discorso del re
  • Debora Magnaghi ne Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet
  • Valentina Pollani in The Crown

Da doppiatrice è sostituita da:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze britanniche[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi resi all'arte drammatica.»
— Londra, 31 dicembre 2011[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The Bonham Carter family, Buriton Heritage Bank Archiviato il 19 luglio 2011 in Internet Archive. buriton.org.uk
  2. ^ Maddy Costa, It's all gone widescreen, in The Guardian, London, 3 novembre 2006. URL consultato il 6 ottobre 2010.
  3. ^ Eduardo Propper de Callejón yadvashem.org
  4. ^ ADL Honors Spanish Diplomat Who Saved Jews & Others During Holocaust, su adl.org. URL consultato il 20 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2013).
  5. ^ a b c (EN) Helena Bonham Carter - Biography, su talktalk.co.uk. URL consultato il 23 settembre 2010.
  6. ^ (EN) Denise Petski, ‘The Crown’: Helena Bonham Carter Poised To Play Princess Margaret, in Deadline, 5 gennaio 2018. URL consultato il 19 novembre 2018.
  7. ^ 'Enola Holmes', il film con Millie Bobby Brown e Helena Bonham Carter, su 361magazine, 23 settembre 2020. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2020).
  8. ^ Sky TG24, Enola Holmes 2, ci sarà anche Helena Bonham Carter, su tg24.sky.it. URL consultato l'8 gennaio 2023.
  9. ^ (EN) Will Helena Bonham Carter bring her eccentric style to the Oscars?, su cbsnews.com. URL consultato il 24 luglio 2019.
  10. ^ Agence France-Presse, Bonham Carter in normal dress shock at Oscars, su ABS-CBN News. URL consultato il 24 luglio 2019.
  11. ^ a b (EN) Condé Nast, Photos: The 2010 International Best-Dressed List, su Vanity Fair. URL consultato il 24 luglio 2019.
  12. ^ Helena Bonham Carter models for Marc Jacobs - Telegraph, su fashion.telegraph.co.uk. URL consultato il 24 luglio 2019.
  13. ^ (EN) Tintoretto. A Rebel in Venice (2019), su imdb.com. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  14. ^ Dai titoli di coda de Il Gruffalo.
  15. ^ Dai titoli di coda di Gruffalo e la sua piccolina.
  16. ^ Queen Mother film role lands Helena Bonham Carter a gong as she is made a CBE, su dailymail.co.uk, Daily Mail, 31 dicembre 2011. URL consultato il 30 marzo 2014.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN117446205 · ISNI (EN0000 0001 1085 7102 · SBN UBOV485842 · LCCN (ENn93039266 · GND (DE123749662 · BNE (ESXX1266255 (data) · BNF (FRcb140094151 (data) · J9U (ENHE987007596736305171 · CONOR.SI (SL31600483 · WorldCat Identities (ENlccn-n93039266