Harvey Keitel, carriera e film | Esquire

Harvey Keitel, dai ruoli da cattivo al lavoro con i più grandi registi contemporanei

ruolo dopo ruolo, successo dopo successo

Harvey Keitel è stato uno dei primi attori-feticcio di Tarantino, comparendo in tre dei suoi primi lavori: Le Iene, Pulp Fiction e Dall’alba al tramonto. La maggior parte dei ruoli che interpreta sul grande schermo sono quelli del duro, ed è principalmente conosciuto per i suoi ruoli in Ehi… ci stai? di James Toback, Mean Streets e Taxi Driver di Martin Scorsese, I duellanti e Thelma e Louise di Ridley Scott, Lezioni di piano di Jane Campion, Il cattivo tenente di Abel Ferrara e Cop Land di James Mangold. Ripercorriamo nel dettaglio la sua carriera cinematografica.

Un breve cenno biografico

Keitel è nato nel quartiere newyorkese di Brooklyn, figlio di Miriam e Harry Keitel, immigrati ebrei dalla Romania e dalla Polonia. I suoi genitori possedevano e gestivano un ristorante ma suo padre lavorava anche come cappellaio. Keitel frequentò la Abraham Lincoln High School e all'età di 16 anni decise di entrare a far parte del Corpo dei Marines degli Stati Uniti, decisione che lo portò in Libano. Dopo il suo ritorno negli Stati Uniti, ha iniziato a scrivere come giornalista e questo lavoro gli ha permesso di mantenersi prima di iniziare la sua carriera come attore.

L’incontro con Scorsese e i ruoli da cattivo

Keitel ha studiato con Stella Adler e Lee Strasberg presso l'HB Studio, ottenendo ruoli in alcune produzioni off-Broadway. In questo periodo, Keitel ha incontrato il regista in difficoltà Martin Scorsese e ha ottenuto una parte nella produzione studentesca di Scorsese, Chi sta bussando alla mia porta. Quello fu l’inizio di una collaborazione duratura tra i due, come testimoniato dall’ingaggio di Keitel per il film Mean Streets, nel quale emerse uno straordinario Robert De Niro. Poco tempo dopo Harvey è apparso, sempre affiancato da De Niro, in Taxi Driver nel ruolo del magnaccia di Jodie Foster. Altro ingaggio importante, che purtroppo non è andato in porto, è stato quello per Apocalypse Now. In origine, Keitel avrebbe dovuto interpretare il ruolo del capitano Willard; ma purtroppo, è stato licenziato all'inizio della produzione e sostituito da Martin Sheen.

Kevin WinterGetty Images

Dopo questi ingaggi passarono alcuni anni in cui Harvey Keitel non interpretò ruoli importanti, solo personaggi secondari. Un cambiamento di direzione arrivò negli anni ‘70, Keitel iniziò a lavorare principalmente in film europei per registi come Ridley Scott, di solito vestendo i panni del cattivo. Per tutti gli anni '80, Keitel ha continuato a trovare molto lavoro sia sul palco che sullo schermo, ma interpretando il ruolo stereotipato del delinquente.

Tarantino e il rilancio della carriera

A rilanciare la sua carriera ci pensarono Tarantino, con il ruolo di Mr White nel film Le Iene (1992) e Ridley Scott, con il ruolo del poliziotto in Thelma e Louise (1991). Lo stesso anno ottenne un ruolo in Bugsy, per il quale venne nominato agli Oscar come miglior attore non protagonista. Diversi mesi più tardi ha interpretato un altro mafioso, l'ex fidanzato gangster di Deloris, Vince La Rocca in Sister Act. Da allora, Keitel ha iniziato a scegliere i suoi ruoli con più cura, cercando di cambiare la sua immagine e sfoggiare le sue doti recitative. Nel 1993 apparve nel film Lezioni di piano e interpretò un efficiente esperto di pulizie, Winston "The Wolf" Wolfe, in Pulp Fiction di Quentin Tarantino.

Nel 1996 riapparve in un film firmato Tarantino-Rodriguez intitolato Dall’alba al tramonto al fianco dello stesso Quentin e George Clooney. Lo stesso anno venne ingaggiato per Cop Land, nei panni di un tenente tossicodipendente che cerca di riscattarsi, al fianco di Sylvester Stallone, Ray Liotta e Robert De Niro. I suoi ruoli successivi includono il paterno Satana in Little Nicky, un saggio veterano della Marina nel film U-571 e il diligente agente dell'FBI Sadusky in National Treasure (2005).

Nel 1999 visse un altro quasi ingaggio per il film Eyes Wide Shut, Keitel è stato sostituito da Sydney Pollack a causa di conflitti di programmazione. Nel 2002, al Festival Internazionale del Cinema di Mosca, Keitel è stato insignito del Premio Stanislavskij per l'eccezionale carriera di attore e devozione ai principi della scuola di Stanislavskij.

Steve Granitz Getty Images

È poi apparso nelle commedie Little Fockers (2010), Moonrise Kingdom (2012) e The Grand Budapest Hotel (2014); gli ultimi due sono stati diretti da Wes Anderson. Keitel ha poi interpretato un agente cinematografico nel thriller futuristico The Congress (2014); un attore nella raccolta di cortometraggi Rio, eu te amo (2014; Rio, I Love You); e un anziano regista nel melanconico e cinico film Youth (2015). Ad aggiungersi alla lista di interpretazioni di Keitel, il ruolo nel film d'animazione in stop-motion di Anderson Isle of Dogs, nel 2018. Keitel ha poi collaborato di nuovo con Scorsese nel film drammatico sulla mafia The Irishman (2019), riunendosi con Robert De Niro e Al Pacino. I successivi film di Keitel includono il dramma storico Fatima (2020) e Lansky (2021), un film biografico sul gangster Meyer Lansky.

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