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Hard Boiled, la recensione del film di John Woo

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Sparatorie, esplosioni e coreografie mozzafiato sono solo alcuni dei tratti distintivi di Hard Boiled del 1992, il film action che ha aperto le porte di Hollywood al regista John Woo, consacrandolo come uno dei più grandi maestri del cinema d’azione. Una storia semplice ma efficace, che ha dalla sua una messa in scena cruda e violenta rimasta nell’immaginario e tutt’ora fonte a cui molti cineasti attingono per la realizzazione delle proprie opere. Una spietatezza nel montaggio e nel mostrare la violenza a loro volta ispirate dai lavori dei grandi registi di genere come Sam Peckinpah, spesso citato dallo stesso Woo come uno dei maestri che più lo hanno influenzato.

Hard Boiled è gratuitamente disponibile per i propri abbonati all’interno della piattaforma di Amazon Prime Video.

Hard Boiled

Hard Boiled, trama

Il sergente della polizia di Hong Kong Yen “Tequila” (Chow Yun-fat) insieme al proprio partner Benny nel tentativo di arrestare un gruppo di trafficanti in una sala da tè si trovano a dover affrontare una sanguinosa e violentissima sparatoria. Yen riesce a uccidere molti dei malviventi ma l’amico Benny perde la vita a causa delle ferite riportate dallo scontro. Yen è ora più che mai motivato nel trovare i malviventi per poter vendicare l’amico perduto. In questa dura e pericolosa impresa verrà aiutato da Alan (Tony Leung Chiu-Wai) un agente sotto copertura che si è infiltrato nelle file dell’importante organizzazione criminale hongkonghese.

John Woo

John Woo conquista l’Occidente

Fin dai primi anni ’90, che il regista cinese John Woo fosse uno dei migliori autori del genere d’azione era cosa già risaputa. Pellicole come A Better Tomorrow, A Better Tomorrow II, The Killer e Bullet in the Head avevano già messo in luce le grandissime abilità del regista, che con un budget esiguo era sempre riuscito a dare grande spettacolarità ai propri lavori. Con Hard Boiled la carriera di Woo subisce però un importante svolta, questa sarà infatti l’ultima pellicola girata in Oriente, prima della sua partenza negli Stati Uniti d’America. Un sodalizio quello tra Woo e gli States che porterà alla luce dei grandi cult come Senza tregua, Face Off e Mission Impossible II. Come mai i grandi studios hollywoodiani si sono accorti della grandezza di Woo dopo l’uscita di Hard Boiled?

Hard Boiled

Hard Boiled, la recensione

Analizzando attentamente il film ci si accorge di come questo abbia potuto accendere una lampadina nella mente delle grandi case di produzione.

In quegli anni erano molte le pellicole di genere azione che dominavano i botteghini dei cinema occidentali. Trappola di cristallo, Point Break e The Speed sono solo alcuni dei titoli cult che sono riusciti a dominare le sale e ricevere delle buone recensioni da parte della critica. Quello che però contraddistingueva questi film era quasi sempre un alto budget, spesso superiore ai 20-30 milioni di dollari, all’apparenza indispensabile per realizzare scene d’azione credibili ma allo stesso tempo spettacolari. Il regista cantonese sembra non avere bisogno di queste somme esorbitanti, e con meno di 5 milioni di dollari genera quello che sotto il profilo tecnico è sicuramente uno degli action migliori degli anni ’90.

Hard Boiled rappresenta uno dei punti più alti della carriera del regista, un film diretto in maniera certosina, dove il montaggio esalta la grandiosità di una regia che mette in luce i dettagli più cruenti ed esaltanti dell’opera.

Hard Boiled

Un film che non brilla certamente per il soggetto e la sceneggiatura, spesso un po’ troppo fuori dalla realtà e dai risvolti abbastanza prevedibili, ma che vive di pura azione adrenalinica. Il sangue, i colpi di mitragliatrice, i voli spericolati dei personaggi e i mezzi che vanno a fuoco sono i co-protagonisti di Hard Boiled, un opera intrisa fin dalla prima scena all’interno della sala da tè di un epicità che poche altre volte si è respirata in un film di questo tipo.

Guardando il film per la prima volta, mentre si seguono attentamente i passi degli eroi Yen e Alan, la speranza è quella che i due incontrino una banda armata fino ai denti per far si che inizi uno scontro letale bello e coinvolgente quanto il precedente. Questa esigenza viene puntualmente soddisfatta, e man mano che i minuti passano si assiste a delle “mattanze“ qualitativamente sempre più elevate, che riescono benissimo a sostenere un film che altrimenti sarebbe risultato banale e scontato.

Un grande lavoro lo fanno anche i due attori Chow Yun-fat, attore feticcio di John Woo e Tony Leung, una delle più grandi star del cinema asiatico contemporaneo. I protagonisti, tanto diversi per personalità e vita, hanno in comune un innata abilità nel combattimento e nell’utilizzo delle armi da fuoco. Che i nemici siano 10, 20 o 30 non fa differenza, tutti periranno sotto i loro colpi.

Hard Boiled è sicuramente un film d’azione poliziesco rimasto nell’immaginario. Un opera che non si prende sul serio, che fa della spettacolarità e dell’azione estrema, a momenti al di fuori del limite del possibile, la propria forza, ma che nonostante questo a distanza di trent’anni rende ancora benissimo sullo schermo, ed anzi prende a “schiaffi” molti action moderni.

PANORAMICA

Regia
Soggetto e sceneggiatura
Interpretazioni
Emozioni

SOMMARIO

Hard Boiled è una delle opere della filmografia di John Woo che vanno assolutamente recuperate, un film imprescindibile per gli amanti del genere azione.
Davide Secchi T.
Davide Secchi T.
Cresciuto a pane e cinema, il mio amore per la settima arte è negli anni diventato sempre più grande e oltre a donarmi grandissime emozioni mi ha accompagnato nella mia maturazione personale. Orson Welles, Ingmar Bergman, Akira Kurosawa e Federico Fellini sono gli autori che mi hanno avvicinato a questo mondo meraviglioso.

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