Guglielmo II dei Paesi Bassi

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Guglielmo II dei Paesi Bassi
Guglielmo II ritratto da Nicolaas Pieneman nel 1849, Ermitage, San Pietroburgo
Re dei Paesi Bassi
Granduca del Lussemburgo
Stemma
Stemma
In carica7 ottobre 1840 –
17 marzo 1849
PredecessoreGuglielmo I
SuccessoreGuglielmo III
Nome completoolandese: Willem Frederik George Lodewijk van Oranje-Nassau
italiano: Guglielmo Federico Giorgio Ludovico di Orange-Nassau
Altri titoliDuca di Limburgo
NascitaL'Aia, 6 dicembre 1792
MorteTilburg, 17 marzo 1849 (56 anni)
Luogo di sepolturaNieuwe Kerk, Delft
Casa realeOrange-Nassau
PadreGuglielmo I dei Paesi Bassi
MadreGuglielmina di Prussia
ConsorteAnna Pavlovna Romanova
FigliGuglielmo
Alessandro
Enrico
Ernesto Casimiro
Sofia
ReligioneChiesa riformata olandese

Guglielmo II dei Paesi Bassi (nato Willem Frederik George Lodewijk; L'Aia, 6 dicembre 1792Tilburg, 17 marzo 1849) fu re dei Paesi Bassi, granduca del Lussemburgo e duca di Limburgo dall'abdicazione del padre Guglielmo I nel 1840 fino alla sua morte.

Guglielmo II era figlio di Guglielmo I e di Guglielmina di Prussia. Quando suo padre, che al tempo regnava come principe sovrano, si proclamò re nel 1815, egli divenne Principe di Orange come erede apparente del Regno dei Paesi Bassi. Con l'abdicazione di suo padre e la sua ascesa al trono, i Paesi Bassi divennero una democrazia parlamentare grazie alla nuova costituzione del 1848.

Guglielmo II sposò Anna Pavlovna Romanova, figlia dello zar di Russia, dalla quale ebbe quattro figli maschi e una femmina.

Morì il 17 marzo 1849 e il regno passò al figlio Guglielmo III.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Willem Frederik George Lodewijk nacque il 6 dicembre 1792 all'Aia. Era il figlio primogenito di re Guglielmo I dei Paesi Bassi e di Guglielmina di Prussia. Suoi nonni materni erano Federico Guglielmo II di Prussia e la sua seconda moglie, Federica Luisa d'Assia-Darmstadt.

Quando Guglielmo aveva appena tre anni, lui e la sua famiglia furono costretti a fuggire in Inghilterra dopo che le truppe anglo-hannoveriane decisero di ritirarsi dai Paesi Bassi e lo stato fu abbandonato nelle mani delle truppe rivoluzionarie francesi e dei repubblicani anti-orangisti: Guglielmo passò la gioventù a Berlino, alla corte prussiana, dove ricevette una preparazione militare, servendo nell'esercito prussiano; in seguito studiò all'Università di Oxford in Inghilterra.

La carriera militare nell'esercito inglese[modifica | modifica wikitesto]

Il giovane principe Guglielmo nel 1815

Guglielmo entrò nel 1811 nel British Army, a soli 19 anni, come aiutante di campo di Arthur Wellesley, I duca di Wellington. Con tale incarico prese parte a diverse battaglie della guerra d'indipendenza spagnola. Non ancora ventenne, il giovane principe, secondo le tradizioni dell'epoca, venne creato tenente colonnello l'11 giugno 1811, poi colonnello il 21 ottobre di quello stesso anno e quindi l'8 settembre 1812 divenne aiutante di campo del principe reggente, venendo promosso al rango di maggiore generale il 14 dicembre 1813. Il suo coraggio e la sua buona natura lo resero molto popolare presso gli inglesi, che lo soprannominarono "Slander Billy". Nel 1813 tornò nei Paesi Bassi e nel maggio del 1814 sostituì Sir Thomas Graham come ufficiale comandante delle forze britanniche in loco, ma seppe cedere il passo al duca di Wellington quando questo'ultimo sbarcò poco dopo sulle coste olandesi con altri uomini.[1] L'8 luglio di quello stesso anno venne promosso al rango di Tenente Generale nel British Army ed il 25 luglio successivo ottenne il massimo rango di Generale.

Nel 1815 servì nell'esercito olandese schierato contro Napoleone Bonaparte, dopo la fuga di quest'ultimo dall'isola d'Elba. Partecipò così alla battaglia di Quatre Bras e alla battaglia di Waterloo, dove rimase ferito combattendo col I Corpo d'Armata di cui era stato posto al comando.[2] Nelle due battaglie dimostrò coraggio ed energia, anche se diede prova di atroci errori militari che portarono alla morte di diversi uomini sotto il suo comando, attirandosi aspre critiche da storici come David Howarth.[3] Il duca di Wellington attribuì questi errori più all'inesperienza militare del giovane ventitreenne generale, che al non al fatto di non essere un buon capo. Come segno di gratitudine, alla fine della guerra e dopo la vittoria di Waterloo, il popolo olandese gli offrì in dono il Palazzo Soestdijk come omaggio.[4][5]

Il 14 marzo 1817 fu iniziato in Massoneria nella loggia di Bruxelles "L'Espérance".

La rivoluzione belga[modifica | modifica wikitesto]

Ritratto di Guglielmo II a cavallo.

Guglielmo II godette di enorme popolarità nei Paesi Bassi ed in Belgio, per la sua affabilità e la sua moderazione. Nel 1830, allo scoppio della rivoluzione in Belgio (all'epoca noto come Paesi Bassi del Sud), si recò a Bruxelles per tentare una mediazione tra le parti, proponendo che le province meridionali avessero autonomia amministrativa, sempre comunque sotto il controllo della Casa d'Orange-Nassau. I rivoluzionari pensarono per qualche tempo di affidargli la corona di un neonato regno del Belgio, ma suo padre, all'epoca ancora sovrano dei Paesi Bassi, rifiutò tali accordi e i rapporti tra i due iniziarono ad essere molto tesi.

Nell'aprile del 1831 Guglielmo venne pertanto posto a capo della Campagna dei dieci giorni che si svolse in Belgio, vincendo la battaglia di Lovanio del 12 agosto contro i ribelli belgi ma venendo respinto dall'intervento dell'esercito francese. Successivamente, l'intervento di vari paesi europei portò al distacco del Belgio dai Paesi Bassi, con la conseguente nascita di una nuova monarchia, a capo di cui fu posto il principe tedesco Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Gotha. La pace definitiva tra Paesi Bassi e Belgio poté avvenire solo con la firma del Trattato di Londra del 1839.

Re dei Paesi Bassi[modifica | modifica wikitesto]

Giuramento di Guglielmo II nella Nieuwe Kerk nel 1840

Il 7 ottobre 1840, in seguito all'abdicazione paterna, salì al trono come Guglielmo II. Conservatore e sfavorevole ai mutamenti di status quo come il genitore, intervenne comunque meno negli affari politici del suo Stato. Davanti ad agitazioni montanti per una vasta riforma costituzionale ed un allargamento del suffragio, benché di vedute conservatrici ed anti-democratiche, agì con buonsenso e moderazione, senza ostacolarle.

Nel 1845 ricevette la nomina a maresciallo di campo del Regno Unito.

La rivoluzione del 1848, che a Parigi fece decadere la monarchia degli Orléans, impaurì anche Guglielmo II che pare una mattina abbia detto: "sono passato da conservatore a liberale in una sola notte". Diede ordine a Johan Rudolf Thorbecke di elaborare una nuova costituzione che sancisse che il Eerste Kamer (Senato) sarebbe eletto indirettamente dagli Stati Provinciali e che il Tweede Kamer (Camera dei rappresentanti) sarebbe stato eletto direttamente. Il sistema elettorale divenne su base censuaria nei distretti elettorali (nel 1917 il suffragio divenne universale maschile ed i distretti furono sostituiti dalle liste dei partiti politici), causando una notevole diminuzione del potere regio. Questa costituzione, seppur emendata, è quella ancora oggi in vigore.

Guglielmo II ricevette il giuramento di fedeltà dal primo governo parlamentare alcuni mesi prima della sua improvvisa morte avvenuta a Tilburg, nel nord del Brabante nel 1849. Da qualche tempo il sovrano soffriva infatti di crisi respiratorie e di una depressione che aveva fatto seguito alla morte del suo figlio prediletto, Guglielmo Alessandro, l'anno precedente, fatto che lo aveva fortemente provato.

Durante gli anni del suo regno, Guglielmo II si interessò particolarmente di architettura che aveva avuto modo di conoscere ed apprezzare già durante i suoi primi studi in Inghilterra, amando particolarmente lo stile neogotico. In questo stile progetto la facciata del Palazzo Kneuterdijk eseguita su progetto dell'architetto De Greef sostituita poi dall'attuale neoclassica di cui però rimane all'interno una grande sala neogotica. Iniziò (ma non completò mai) la costruzione del Castello di Vaeshartelt.

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Re Guglielmo II e la sua famiglia (1832) di Jan Baptist van der Hulst

Nel 1814 Guglielmo fu per breve tempo fidanzato con la principessa Carlotta del Galles, sola figlia del principe Reggente, poi Giorgio IV del Regno Unito, ma alla fine lei lo rifiutò. Il 21 febbraio 1816 nella cappella del palazzo d'Inverno a San Pietroburgo, Guglielmo sposò la granduchessa Anna Pavlovna Romanova, sorella minore dello zar Alessandro I di Russia, che organizzò l'unione per rimarcare i buoni rapporti fra la Russia imperiale e i Paesi Bassi.

Il 19 febbraio 1817 a Bruxelles nacque il suo primo figlio Guglielmo Alessandro, il futuro re Guglielmo III dei Paesi Bassi. Vivendo a Bruxelles entrò in contatto con i ricchi industriali del meridione del suo regno. Nel 1819 fu ricattato per qualcosa che il Ministro della Giustizia Van Maanen definì in una lettera «vergognosa ed innaturale», riferendosi presumibilmente ad inclinazioni bisessuali (si pensa che abbia avuto una relazione con un dandy di nome Pereira)[6].

Guglielmo II e la regina Anna ebbero cinque figli:

Titoli e trattamento[modifica | modifica wikitesto]

Monogramma di Guglielmo II
  • 1792 – 1806: Sua Altezza il principe Guglielmo Federico di Orange-Nassau[7]
  • 1806 – 1815: Sa Altezza il principe ereditario di Orange[8]
  • 1815 – 1840: Sua Altezza Reale il principe di Orange
  • 1840 – 1849: Sua Maestà il re dei Paesi Bassi

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Guglielmo II è il personaggio più ricorrente nelle novelle storiche di Georgette Heyer, di cui la più nota è An Infamous Army.

Guglielmo II è uno dei personaggi che appaiono nel romanzo storico storica Sharpe's Waterloo di Bernard Cornwell, e nel suo adattamento televisivo nel quale è personificato da Paul Bettany.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Guglielmo IV di Orange-Nassau Giovanni Guglielmo Friso d'Orange  
 
Maria Luisa d'Assia-Kassel  
Guglielmo V di Orange-Nassau  
Anna di Hannover Giorgio II di Gran Bretagna  
 
Carolina di Brandeburgo-Ansbach  
Guglielmo I dei Paesi Bassi  
Augusto Guglielmo di Prussia Federico Guglielmo I di Prussia  
 
Sofia Dorotea di Hannover  
Guglielmina di Prussia  
Luisa Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel Ferdinando Alberto II di Brunswick-Lüneburg  
 
Antonietta Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel  
Guglielmo II dei Paesi Bassi  
Augusto Guglielmo di Prussia Federico Guglielmo I di Prussia  
 
Sofia Dorotea di Hannover  
Federico Guglielmo II di Prussia  
Luisa Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel Ferdinando Alberto II di Brunswick-Lüneburg  
 
Antonietta Amalia di Brunswick-Wolfenbüttel  
Guglielmina di Prussia  
Luigi IX d'Assia-Darmstadt Luigi VIII d'Assia-Darmstadt  
 
Carlotta di Hanau-Lichtenberg  
Federica Luisa d'Assia-Darmstadt  
Carolina del Palatinato-Zweibrücken-Birkenfeld Cristiano III del Palatinato-Zweibrücken  
 
Carolina di Nassau-Saarbrücken  
 

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze olandesi[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze lussemburghesi[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze di altri paesi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andrew Bamford, The British Army in the Low Countries, 1813-1814 (PDF), su The Napoleon Series, 2014. URL consultato il 16 agosto 2015.
  2. ^ Hofschröer, Peter, 1815, The Waterloo Campaign, The German Victory p. 137, p. 200.
  3. ^ Howarth, David, Waterloo, Day of Battle, 1968.
  4. ^ (NL) Willem II, Koning (1792-1849), su Het Koninklijk Huis. URL consultato il 15 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2014).
  5. ^ (NL) Geschiedenis van het Paleis Soestdijk, su Paleis Soestdijk. URL consultato il 16 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2016).
  6. ^ Hermans, Dorine e Hooghiemstra, Daniela: Voor de troon wordt men niet ongestrafd geboren, ooggetuigen van de koningen van Nederland 1830-1890, ISBN 978-90-351-3114-9, 2007.
  7. ^ 9 December 1813 Het verheugd Rotterdam ontvangt Koning Willem I, su engelfriet.net. URL consultato il 14 maggio 2014.
  8. ^ De Grondwet van 1814, su republikanisme.nl. URL consultato il 14 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Jeroen van Zanten, Koning Willem II 1792-1849. Amsterdam, 2013

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Re dei Paesi Bassi Successore
Guglielmo I 7 ottobre 1840 - 17 marzo 1849 Guglielmo III
Predecessore Granduca del Lussemburgo Successore
Guglielmo I 7 ottobre 1840 - 17 marzo 1849 Guglielmo III
Predecessore Duca di Limburg Successore
Guglielmo I 7 ottobre 1840 - 17 marzo 1849 Guglielmo III
Predecessore Erede al trono dei Paesi Bassi Successore
Titolo inesistente Principe ereditario
1815 - 1840
Guglielmo, principe d'Orange
Poi sovrano col nome di Guglielmo III
Predecessore Principe d'Orange Successore
Guglielmo I 1815 - 1840
Titolare
Guglielmo III
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