Guardiani della Galassia: Zoe Saldaña vorrebbe vederli ancora

Guardiani della Galassia: Zoe Saldaña vorrebbe vederli ancora

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Di Alessandro Libianchi

A Zoe Saldaña è stato chiesto del futuro dei Guardiani della Galassia della Marvel dopo la fine della trilogia e con James Gunn diventato co-responsabile dei DC Studios. Saldaña ha detto che ha finito di interpretare Gamora, ma ha suggerito che questa non dovrebbe essere l’ultima volta che i fan vedranno il personaggio nell’universo cinematografico Marvel. “Voglio dire, finora, penso che se ne sia andata per sempre per me, ma non penso che Gamora se ne sia andata per sempre“, ha detto in un prossimo episodio del podcast The Discourse. Saldaña spera che ci sia un futuro per Gamora e sosterrebbe il franchise de I Guardiani della Galassia.

Guardiani della Galassia: Zoe Saldaña vorrebbe vederli ancora

Penso che sarebbe un’enorme perdita per la Marvel se non trovassero un modo per riportare in vita i Guardiani“, ha detto. “È proprio il gruppo di disadattati preferito dai fan, sai? E poi al timone avevano una voce alla scrittura come James Gunn, che è semplicemente meravigliosa e molto specifica per questo genere. Ed è fantastico anche per questo genere. Quindi, sarei la prima in prima fila a festeggiare il ritorno dei Guardiani della Galassia”.

Saldaña ha interpretato Gamora in tutto l’MCU sin dalla sua prima apparizione nel primo film del 2014. La star ha continuato a riprendere il ruolo in Guardiani della Galassia Vol. 2 del 2017, Avengers: Infinity War del 2018 , Avengers: Endgame del 2019 e Guardiani della Galassia Vol. 2 del 2023. Dave Bautista, che ha interpretato Drax il Distruttore, ha detto di aver chiuso con i Guardiani della Galassia dopo che la trilogia è stata completata. “Lavorare al franchise diretto da James Gunn non è stato del tutto piacevole. È stato difficile interpretare quel ruolo”, ha detto Bautista. “Il processo di trucco mi stava abbattendo. E non so se voglio che Drax sia la mia eredità: è una performance sciocca e voglio fare cose più drammatiche.”

Alessandro Libianchi

Fonte: Deadline

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