Le scene di sesso nei film sono calate del -40% dopo il MeToo, ma sono più grafiche

Le scene di sesso nei film sono calate del -40% dopo il MeToo, ma sono più grafiche

Le scene di sesso nei film sono calate del -40% dopo il MeToo, ma sono più grafiche
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Oltre al sondaggio su quale deve essere la durata ideale di un film, in queste ore sono emersi anche dei dati relativi alle scene di sesso nei film usciti dopo l'inizio del movimento MeToo e come questo attivismo ha cambiato l'approccio dell'industria alle sequenze di intimità e nudo.

Secondo l’Economic Times, Hollywood è “entrata in una nuova era puritana" per via della direzione intrapresa dopo il movimento MeToo, e l'analista di dati cinematografici Stephen Follows, che ha analizzato i 250 film di maggior incasso in America a partire dal 2000, ha scoperto che il livello di sessualità nei film è diminuito di oltre il 40% negli ultimi anni.

Nel 2000, meno del 20% dei film di maggior incasso non contenevano alcun contenuto sessuale. Oggi invece quasi la metà non ne ha, con il calo più importante avvenuto intorno al 2018: "Il destino delle scene di sesso nei film spetta alle generazioni successive, e questo non promette nulla di buono: la generazione Z è notoriamente casta. Non solo i giovani fanno meno sesso rispetto agli adulti, ma vogliono anche vederne di meno sullo schermo, secondo un sondaggio condotto lo scorso anno dal Center for Scholars and Storytellers dell'Università della California, a Los Angeles", spiega Follows.

Tuttavia, anche se le scene di sesso sono diminuite, le poche che ancora ci sono si sono fatte più realistiche e grafiche, come dimostrano anche gli esempi recenti di Povere creature, Oppenheimer, Fair Play, Saltburn e May December.

A tal proposito ricordiamo che nelle prossime settimane arriverà la Snyder Cut di Rebel Moon, che da questo punto di vista ne promette delle belle.