Cosa vedere a Gibiliterra: le migliori cose da fare in città

Cosa vedere a Gibilterra? La rocca e tutte le attrazioni nella città inglese d’Andalusia

Se ci si trova sul versante sud-occidentale della costa andalusa – in transito tra la Costa del Sol in provincia di Malaga e le ventose spiagge della Costa de la Luz meridionale in direzione Cadice – difficilmente resisteremo al fascino straniante di Gibilterra. Sono tanti i motivi per cui questo minuscolo angolo d’Andalusia è così noto e ambito dai turisti.

Gibilterra:

  • è la città sovrastata dalla proverbiale rocca
  • rappresenta il limite simbolico delle terre conosciute nel mondo antico, sancito dalle colonne d’Ercole
  • è l’avamposto inglese in Spagna
  • è la riserva naturale delle uniche scimmie d’Europa
  • è il punto di osservazione perfetto per vedere come il Mediterraneo diventa l’Oceano Atlantico.

Insomma, sembrerebbero molti i motivi di interesse per i quali vale la pena visitare Gibiliterra. Cosa vedere dunque in cima alla rocca e tra le vie della cittadina, che appare così maldestramente british? Su quali attrazioni concentrare la visita a Gibilterra? In questo articolo vogliamo dirvi come passare una bella giornata su questa stretta lingua di terra andalusa, così poco spagnola, a due passi dal Marocco.

Come muoversi a Gibilterra

gibilterra turismo
Una vista di La Linea de la Concepción e Gibilterra

Prima di raccontarvi tutto di questa cittadina è bene dare un paio di consigli di carattere generale su come muoversi a Gibilterra. Voi direte: non si può girare in auto? E noi risponderemo che sì, è possibile, ma altamente sconsigliato. Questo per due motivi: il primo è legato alle lunghe attese che si devono fare alla frontiera in corrispondenza di La Linea de la Concepción, ultimo baluardo spagnolo prima del territorio inglese; il secondo riguarda il parcheggio e la viabilità: non è affatto facile girare in auto per le vie anguste di Gibilterra, e trovare posto potrebbe rivelarsi un’esperienza da incubo.

La soluzione potrebbe essere quella di parcheggiare la macchina nei pressi della frontiera (ci sono alcuni parcheggi sotterranei a La Linea) e fare una camminata di 20 minuti circa costeggiando l’aeroporto fino al centro di Gibilterra; altrimenti, è attivo un servizio bus proprio in corrispondenza del confine. Ecco alcuni parcheggi comodi:

Dove dormire a Gibilterra

Non ci sono molti hotel a Gibilterra, e non è detto che siano a buon prezzo. I migliori in assoluto sono:

  • The Rock Hotel, un elegante hotel con arredi in stile coloniale che ha ospitato anche Winston Churchill. Si trova vicino agli Alameda Gardens (3 Europa Road).
  • hotel gibilterraSunborn Gibraltar, una nave da crociera ormeggiata al porto di Gibilterra. Questo lussuoso yatch-casinò offre alloggi di classe, una piscina a sfioro, un centro benessere, una palestra, un ristorante e il WiFi gratuito. Oltre a una gran bella vista, si intende!

Gli alloggi più economici per il turismo a Gibilterra si trovano a La Linea de la Concepción: vista la vicinanza, vale la pena prenderli in considerazione:

  • Ohtels Campo De Gibraltar: situato in Avenida Príncipe de Asturias, questo hotel ha il pregio di trovarsi vicino alla spiaggia e a mezzo chilometro da Gibilterra. Si tratta di un bel quattro stelle con piscina e vista panoramica sulla rocca.
  • Hostal La Campana: soluzione un po’ più spartana e a buon prezzo, ma sempre molto strategica e di buona qualità in rapporto alla spesa. In pochi minuti si raggiunge la frontiera e la plaza de toros di La Linea.

Oltre alla poco turistica città portuale di Algeciras, un altro posto strategico per la visita della città potrebbe essere San Roque, modesto paesino fondato nel 1704 dagli abitanti di Gibilterra che fuggivano dagli inglesi: in particolare, consigliamo l’Hostal Rio Grande, un affittacamere a 25 minuti da Gibilterra, con alloggi in stile andaluso.

Tutti gli alloggi disponibili a Gibilterra e dintorni

Rocca di Gibilterra: cosa vedere e come visitarla

Il profilo della rocca di Gibilterra si staglia imperioso, imponendosi su tutto il paesaggio: potrete puntare a raggiungerne la sommità quando sarete arrivati nella Main Street di Gibilterra. Ma prima, un po’ di storia!

La rocca di Gibilterra: storia in pillole

visitare gibilterra

Il nome Gibilterra (Gibraltar) testimonia già da solo l’importanza storica di questa cittadina così strategica: se già i fenici si erano impadroniti della rocca chiamandola Calpe (“cava”, a motivo forse delle numerose grotte), fu nell’VIII secolo che Tariq ibn Ziryab, governatore berbero, la strappò alla dominazione visigota chiamandola appunto Jabal Tariq (“la montagna di Tariq”) da cui il nome attuale. La rocca fu araba per almeno 6 secoli, e tornò provvisoriamente sotto il controllo spagnolo solo nel 1462.

L’arcinota dominazione inglese di questa lingua di terra comincia nel 1704, per effetto dell’alleanza anglo-spagnola contro i francesi durante la guerra di successione spagnola. Nel 1713, con il trattato di Utrecht, l’Inghilterra riscattò definitivamente Gibilterra, e tale dominazione è ancora vigente, chissà per quanto tempo.

Come visitare la rocca di Gibilterra

rocca di Gibilterra

Rimandate la visita della città a dopo e dirigetevi subito all’attacco della funicolare per la roca, in fondo alla Main Street, in corrispondenza di un parcheggio: in 6 minuti arriverete in cima alla rocca, e la vista che si gode da lassù vale già da sola il prezzo del biglietto: si vede lo stretto, il Marocco e tutta la baia occupata dal porto di Algeciras, con il suo brulicare di mercantili. In certi periodi dell’anno, alzando gli occhi al cielo, è possibile anche vedere le migrazioni degli uccelli dall’Europa all’Africa.

Da qui è possibile poi inoltrarsi alla scoperta dell’Upper Rock Nature Reserve e di tutte le attrazioni ubicate in cima alla rocca: il biglietto d’ingresso alle principali attrazioni è compreso in quello della funicolare, mentre la camminata sulla rocca senza visitare niente costa appena 0,50£, oltre all’eventuale prezzo base della funicolare.

Scimmie di Gibilterra: dove vederle?

scimmie di gibilterra

Simpatiche e socievoli –  non sempre, ecco! – le scimmie di Gibilterra (o meglio, bertucce) si trovano un po’ ovunque sulla rocca, ma principalmente nella cosiddetta Ape’s Den, nei pressi del Charles V Wall, ciò che rimane dell’antica fortificazione voluta da Carlo V per difendere la rocca dagli attacchi del Barbarossa. C’è una fermata intermedia della funicolare apposita, però è inattiva da aprile a ottobre.

Si dice che queste curiose e dispettose scimmiette (l’unica specie europea!) siano la garanzia della dominazione inglese di Gibilterra: finché se ne staranno quiete sulla rocca, la città rimarrà inglese. Ce ne sono circa 200, è impossibile non incontrarne almeno una; ad ogni modo, il nostro consiglio è quello di raggiungere la cima della rocca, godere del paesaggio e poi cercare il contatto ravvicinato coi primati durante la discesa a piedi

Saint Michael’s Cave, il cuore cavo di Gibilterra

Dalla cima della rocca parte un sentiero che porta alla Saint Michael’s Cave, una splendida grotta naturale oggi utilizzata per concerti ed eventi: questa vastissima grotta ha fatto credere ai fenici che la rocca fosse vuota. Tramite visita guidata è possibile visitare in circa 3 ore anche la parte inferiore della grotta, che, di stanza in stanza, porta a un bellissimo lago sotterraneo.

All’uscita della grotta, dopo un breve passaggio a piedi, troverete i Mediterranean Steps, una splendida scalinata che vi permetterà di tornare alla base della rocca a piedi: la camminata dura circa un’ora e si svolge in un contesto panoramico splendido, tra fiori e piante selvatiche, con alcuni punti un po’ troppo ripidi. Passerete anche dal Jews’ Cemetery Battery, l’antico cimitero ebraico di Gibilterra: qui è dove si può lasciare la macchina se ci si vuole cimentare nell’impresa di fare la scalinata in salita, risparmiando sul costo della funicolare. Nei pressi del cimitero si trova anche il monumento dedicato alle colonne d’Ercole di Gibilterra.

Great Siege Tunnels, a scuola di difesa militare dagli inglesi

great siege tunnels

Vi abbiamo parlato dei Mediterranean Steps, ma non è ancora il tempo di scendere dalla rocca: c’è da visitare tutto il versante settentrionale del parco, e in particolare i Great Siege Tunnels, una serie di gallerie artificiali a scopo difensivo, scavate tra il 1779 e il 1782 al fine di proteggere la città dagli attacchi delle truppe spagnole e francesi intenzionate a riprendersi la rocca. Potrete ammirare l’ingegnosa strategia con cui sono state costruite queste gallerie, dalle cui feritoie i soldati inglesi controllavano gli assedi nemici. Sconsigliato ai claustrofobici!

Morish Castle

cosa vedere a Gibilterra

Anche questa enclave britannica ha il suo castello moresco, come ogni cittadina andalusa che si rispetti. Nel caso di Gibilterra, tuttavia, la fortezza è un po’ deludente, se si eccettua la Tower of Homage, ricostruita recentemente e dotata di relativa bandiera inglese. L’interno del castello è comunque visitabile, e lo si raggiunge con una passeggiata di 700 mt uscendo dai Great Siege Tunnels: la passeggiata sui bastioni, aldilà della vista ravvicinata un po’ deprimente su Gibilterra, vale comunque la pena.

Gibilterra: cosa vedere? Il centro città e le spiagge

Dopo che si è girata in lungo e in largo la rocca, non ci rimane molto altro da fare in città, ma può essere divertente aggirarsi per le bizzarre vie del centro, a partire dalla Main Street, che cerca di emulare in tutto e per tutto lo stile, l’architettura, i negozi, i locali e l’atmosfera d’Oltremanica: ci sono persino i soldati in uniforme inglese e le red telephone box…

Fate attenzione però: oltre al cibo (soprattutto fish ‘n chips) anche i prezzi sono abbastanza inglesi, e il vostro portafogli potrebbe risentirne; potrete usare gli euro, ma la valuta generalmente accettata è la sterlina di Gibilterra.

Alameda Gardens e cimitero di Trafalgar

Scendendo dai succitati Mediterranean Steps, potreste raggiungere Alameda Gardens, un parco rigoglioso nel quale si può rilassarsi dopo le fatiche della rocca. Non lontano dagli ombrosi giardini, si estende il Trafalgar Cemetery, anch’esso inserito in un bel contesto naturale: qui sono sepolti i caduti durante l’omonima battaglia del 1805.

alameda gardens

Gibraltar Museum, tra mummie e bagni moreschi

A dieci minuti a piedi dal cimitero, si trova il Gibraltar Museum: ospita due splendidi bagni moreschi e alcune stanze dal contenuto eterogeneo: vi troverete una mummia recuperata sulla baia, una sezione dedicata alla geologia della rocca, una serie di manufatti antichi, alcune stanze dedicate alla storia naturale e dei percorsi che illustrano la dominazione militare inglese nei secoli.

100 Ton Gun Gibraltar Napier of Magdala Battery

Proprio davanti alla Rosia Bay, si trova un enorme cannone di 100 tonnellate (costruito alla fine dell’Ottocento in Inghilterra) che punta verso Algeciras. In realtà, si dice che il cannone punti proprio nel luogo in cui è stato è approdato il vascello Victory, che portava la botte di rhum dove si trovava nascosto il cadavere dell’ammiraglio Nelson, di ritorno in Inghilterra – ahilui, deceduto – dopo la trionfale battaglia di Capo Trafalgar.

Punta Europa

Gibilterra Punta Europa faro

Un po’ fuori dal centro, raggiungibile con l’autobus, si trova Punta Europa: dal nome capirete che ci troviamo al vertice della penisola, nella parte che “stringe lo stretto”. Qui si trovano una moschea, un monumento in memoria del generale polacco Władysław Sikorskiun faro e alcuni ottimi punti di osservazione dai quali è possibile anche vedere i delfini. A proposito dei simpatici mammiferi marini, vi segnaliamo che in questa zona vengono effettuati dei tour in barca per avvistare i delfini nelle acque di Gibilterra.

Maggiori informazioni sui tour

Catalan Bay e le altre spiagge del versante orientale

catalan bay gibilterra

Se rimanete un paio di giorni a Gibilterra e avete voglia di fare un bagno in mare, dovrete obbligatoriamente raggiungere il versante orientale della penisola, quello opposto alla città. All’ombra della rocca, si trovano un paio di spiagge, le ultime del Mediterraneo, a ben vedere: la più celebre è Catalan Bay, in corrispondenza di un piccolo villaggio  di pescatori. La piccola spiaggia è circondata da casette variopinte che la rendono particolarmente pittoresca. Un po’ più a sud si trova la Sandy Bay: ambedue le spiagge sono raggiungibili con l’autobus.

Partenza! Bye bye Gibilterra…

Ecco dunque cosa vedere a Gibilterra: per un visita esaustiva di tutte queste cose può bastare anche solo una giornata, che del resto è più che sufficiente. Non vi resta che tornare alla Linea e riprendere la vostra auto per riprendere il vostro tour in Andalusia!

Autore: Bernardo Pacini

Lavoro come redattore e scrittore di viaggio, soprattutto per gli Stati Uniti e per la Spagna. Ho pubblicato varie opere poetiche e le mie passioni includono i viaggi, la letteratura, la musica sperimentale, tifare per la Fiorentina e apprezzare l'arte culinaria.