Miguel Bosé: «Io, figlio di due mostri. La prima volta con Amanda Lear, l'amore della mia vita è Giannina Facio»- Corriere.it

Miguel Bos�: �Io, figlio di due mostri. La prima volta con Amanda Lear, l’amore della mia vita � Giannina Facio�

di Luca Mastrantonio

Intervista a Miguel Bos�: il padre torero, la madre attrice e intorno Picasso, Hemingway, Amod�var: �Sono cresciuto in un branco di leoni, ora la rabbia � finita e vi rivelo tutto�

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Miguel Bos�, pseudonimo di Luis Miguel Gonz�lez Domingu�n, � nato a Panama nel 1956, dall’unione tra il torero Luis Miguel Gonz�lez Domingu�n e l’attrice italiana Lucia Bos�. Ha scritto �Il figlio di Capitan Tuono� (Rizzoli)

Questa intervista � stata pubblicata sul numero nove di 7, il magazine del Corriere in edicola il 4 marzo

La biografia di Miguel Bos� � un romanzo sui generis, un moderno satyricon che mette a nudo miti del cinema e della corrida, icone dell’avanguardia e dell’industria culturale degli Anni 60 e 70. Il padre, Luis Miguel Domingu�n, grande torero di Spagna e seduttore impenitente, ispir� l’amico Ernest Hemingway per Un’estate pericolosa. La madre, Lucia Bos�, che faceva la commessa in una pasticceria milanese quando a 16 anni vinse Miss Italia, nel 1947, � stata musa di grandi registi. Luchino Visconti ha fatto da padrino al battesimo del piccolo Miguel, mentre Pablo Picasso, altro amico di famiglia, fu padrino di Paola, una delle due sorelle del cantante, ballerino e attore. Il titolo della biografia Il figlio di Capitan Tuono (Rizzoli) si rif� all’omonima canzone dedicata al padre: un tuono che arrivava all’improvviso e poi spariva. Miguel (Panama, 1956) racconta l’infanzia e la giovinezza tra Spagna, Londra e Italia, fino al successo come cantante a fine Anni 70. A pagina 132 riporta cos� i timori del padre, confessati alla madre: �Lucia, mi � stato detto che il bambino legge, molto, senza fermarsi�. La madre chiese quale fosse il problema: �Frocio, Lucia, il bambino sar� frocio!�.

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La biografia di Miguel Bos� �Il figlio di Capitan Tuono� (Rizzoli, esce l’8 marzo).

Il bambino, 60 anni e tanta vita dopo, si � preso la sua rivincita con questo libro che racconta i lati oscuri dei suoi genitori. Per la copertina ha scelto una foto in cui, a 14 anni, � vestito da torero: �Mostra bene l’ascendente che mio padre aveva su di me quando ero adolescente� ci spiega in collegamento dal Messico (risponde su tutto, tranne che sul Covid: teme che le sue posizioni possano mettere in ombra il libro).

Agli occhi del Miguel Bos� di oggi come appare quel Miguel vestito da torero?
�Miguelino, Miguelon, Miguelito mi chiamavano. Ogni giorno si svegliava chiedendosi come sopravvivere ai due mostri, mio padre e mia madre. La famiglia era un branco di leoni che andavano a caccia, e i cuccioli cercavano di essere all’altezza, di tenere il passo senza venire pestati da un bufalo!�.

Il ricordo pi� difficile da rievocare?
�Quello del primo capitolo del libro�.

�I MIEI GENITORI HANNO DIVORZIATO, MA NELLA SPAGNA DI FRANCO BISOGNAVA SALVARE LE APPARENZE. MENTIRE, SEMPRE�

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Miguel Bos� a Madrid nel 1986. Il cantante e ballerino � nato a Panama nel 1956

Quando suo padre alza le mani su sua madre?
�No, quando brucia Villa Paz. Le cose belle dell’infanzia erano andate perdute per sempre. Avevo perso il mio Paradiso, il mio rifugio. Dopo l’incendio � iniziato un periodo buio per il divorzio dei miei e tutte le bugie che venivano dette, perch� nella Spagna di Franco bisognava salvare le apparenze… non capivo. Capitan Tuono era andato via, mia madre doveva rifarsi una vita e riprendere a fare l’attrice, cosa c’era di male? Perch� nasconderlo? Quando a scuola hanno scoperto che i miei erano divorziati hanno iniziato a chiamarmi orfano�.

�A UNA RECITA, VESTITO DA NUVOLA, MI SON FATTO LA PIP� ADDOSSO. ERO DISPERATO. PABLO PICASSO MI DISSE: “BRAVO, HAI FATTO PIOVERE”�

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La pace tornava d’estate, a casa di Picasso, amico dei suoi genitori, un parente acquisito. Com’era stare in compagnia di un genio?
�Aveva un’incredibile capacit� di ascolto e le cose che ti diceva credevi di averle pensate tu. Perch� il genio � sovrappopolato di idee, � generoso, deve scaricarle. Ascoltandomi, mi dava un valore che in famiglia nessuno mi dava, creava dal nulla l’autostima. E curava i traumi. Una volta, a una recita, interpretavo assieme ad altri una nuvola e mi sono fatto la pip� addosso. Mio padre per fortuna non c’era, mi avrebbe insultato… Ero mortificato, e Pablo disse: “Ma come? Non � pip�, � pioggia, sei una nuvola, � normale, sei l’unico che � riuscito a far piovere, a far bene la sua parte, bravo”. Era vero? Forse no, ma detto da lui, che aveva subito visto in me l’anima del ballerino, diventava vero�.

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Pablo Picasso (sinistra) nel 1961 saluta la piccola Paola, di cui � padrino, tenuta in braccio dalla madre Lucia Bos�, accanto al padre Luis Miguel Domingu�n. L’ultimo a destra � il piccolo Miguel

Avevate un rapporto speciale. Quanto?
�Con me recuper� il bambino che non fu mai. A 6 anni dipingeva benissimo le zampe delle colombe realizzate dal padre, pittore anche lui, in modo iper-realistico. Ecco, nessuna colomba di Pablo ha le zampe. Non le ha pi� dipinte, mai pi��.

Nella sua infanzia � stato molto presente Walter Chiari, ex fidanzato di sua madre.
�Si � reso disponibile per aiutarla durante il divorzio. A me ha insegnato l’arte del corteggiamento. Secondo lui bisognava farle ridere. E non aveva torto. Se incominci cos�, il resto � pi� facile, no?�.

Per Miguel Bos� immagino di s�. Lei per� descrive Chiari con “orecchie da scimpanz� e occhi azzurri sotto folte sopracciglia a tettoia”.
�Walter era un personaggio fantastico, un milanesotto scimmione... A casa veniva spesso uno scultore con uno scimpanz� e noi lo chiamavamo Walter, anche se si chiamava Manolo! Erano belle le orecchie di Walter, immense, come Dumbo�.

�DAL� CI MANDA IL SUO EMISSARIO: UNA DONNA BIONDA, CHE SALE IN BARCA, IN TOPLESS, CON UNA CORONA DI SPINE E OCCHI DISEGNATI SANGUINANTI. UNA VISIONE, UNA SIRENA... E QUANDO LEI MI PORT� IN GIRO PER IL GIARDINO... ACCADDE QUELLO CHE ACCADDE�

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Miguel Bos� con il padre nel 1965 a Saelices, Cuenca, in Spagna

Nel libro racconta la sua iniziazione sessuale, nell’estate del 1970 in cui fece un giro in barca con suo padre. Arrivaste a Cadaqu�s, Costa Brava catalana, per incontrare Dal�, e poi?
�Dal� ci manda il suo emissario: una donna bionda, che sale in barca, in topless, con una corona di spine e occhi disegnati sanguinanti. Una visione, una sirena. Sbarcammo, e si cre� una situazione credo provocata da mio padre e Dal�, che voleva vedere la mia faccia quando hanno invitato Amanda a mostrarmi il giardino... Io non la conoscevo, ma sono stato attratto dal suo magnetismo e quando lei mi port� in giro per il giardino... accadde quello che accadde. Avevo 14 anni, ero stato trattato in un modo rispettosissimo, tenerissimo, educatissimo, niente di sporco. Non sapevo nulla del sesso e, beh, se era quello, era un’esperienza fantastica�.

Colpisce il commento che riporta di suo padre: morbosamente curioso di sapere se era vero quello che si diceva su Amanda Lear, che avesse qualcosa di diverso, di maschile. Il macho spinge il figlio che teme gay tra le braccia di una donna dall’identit� ambigua. Strano, no?
�Non credo ci fosse il pensiero di spingermi a un’esperienza che poteva essere confusa. Non ci pensava nemmeno, non ci arrivava. Lui riconduceva tutto a s� stesso. Se parlavamo di calcio, ammirando Ivan Campo del Real Madrid, lui diceva che voleva vederlo prendere a calci un toro! Era un macho iberico. Su Amanda, parlava la sua anima da cacciatore, geloso di un trofeo mio, non suo: “Tu hai cacciato un impala, io no, com’� un impala?”�.

Quindi anche l’omosessualit�, se attiva, poteva andare bene, nell’ottica del cacciatore?
�Il filosofo Ortega y Gasset ha studiato il personaggio di Don Giovanni e spiega che sotto sotto questi conquistatori hanno insoddisfazioni e identit� sessuali non chiarite. � una possibilit�. Poi se uno si preoccupa cos� tanto per l’omosessualit� c’� da sospettarlo. Io non metto la mano sul fuoco per nessuno. Nemmeno per lei che mi intervista!�.

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Miguel Bos� durante le riprese di �Tacchi a spillo�, diretto da Almod�var nel 1991

Tra gli uomini importanti della sua vita c’� stato Helmut Berger. Prima vi odiavate, poi � scattato l’amore. Lo ritroviamo in una scena da film, nella casa madrilena di Flora Mastroianni.
�Non potr� mai dimenticare la voce di Flora, la risata in cui � scoppiata quando ha trovato me, Helmut e un altro a letto! Flora si mette a ridere e va in corridoio urlando “Marcello, Marcello, Marcello vieni qui a vedere”. Mia madre era sconvolta, aveva preso tutto sul serio, noi no, eravamo ragazzi, cos’era una scopata? Divertimento. Ma in questa storia il sesso � contorno, il tema � che mia madre si rese forse solo l� conto del livello di Edipo che aveva costruito: con il figlio biologico, io, e il figlio adottivo, Helmut; ed era entrata in conflitto con s� stessa. Aveva adottato Helmut come un figlio. Era molto manipolatrice e capricciosa�.

Lei non racconta pulsioni verso sua madre, ma verso suo padre. A Montecarlo si immagina a letto con lui e Ljuba Rizzoli... un Edipo bisex.
�C’� un altro passo pi� importante, prima, quando mio padre a cavallo mi porta a vedere le sue tenute e mi fa capire che sono l’erede, il delfino. Sento che il mondo � mio, che mio padre � solo mio. Rileggendo il libro, scritto perch� non c’era pi� rabbia, ho capito l’amore bestiale, carnale che provavo sia per mia madre che per mio padre�.

�L’AMORE DELLA MIA VITA? GIANNINA FACIO, CONOSCIUTA A MIAMI A CASA DI JULIO IGLESIAS. MILANO ERA IL NOSTRO PARADISO�

Lei ha avuto storie con donne, uomini, un compagno come Nacho Palau con cui ha avuto quattro figli grazie a maternit� surrogate...
�Non quattro, due. Io ho due figli�

(Bos� ha avuto una vertenza legale con l’ex compagno che voleva venissero riconosciuti anche gli altri due, ndr).
Da figlio di divorziato, come evita che i suoi figli vivano lo stesso dramma che lei ha vissuto?
�Li allevo a non mentire, a capire che il dolore non insegna nulla di buono. Li aiuto a coltivare le loro passioni. E creo delle sfide: entrambi studiano musica, Tadeo chitarra e Diego piano. E dico: “Se impari questa partitura puoi chiedere un regalo”. E tanti abbracci. Tutto quello che io non ho avuto. Ora loro gi� dicono “meno abbracci pap�”�.

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Miguel Bos� con Giannina Facio nel 1982

Qual � stato l’amore della sua vita?
�Giannina Facio. Non mi sono mai sentito cos� normale come con lei. Il vero Miguel. Fu amore a prima vista, a casa di Julio Iglesias a Miami. Lui diceva che ero il suo erede, ma perch� voleva qualcuno che leccasse il suo narcisismo�.

Un momento felice con Facio?
�Ricordo quando vivevo all’Hotel Diana a Milano, una specie di soffitta. Passavamo dei pomeriggi interi ad ascoltare musica o leggere in silenzio, uno vicino all’altra, nella luce tiepida, il cielo di un blu raro, tutto il resto non esisteva perch� non c’era bisogno di nient’altro. Quando ci parlavamo, le cose che dicevamo sembrava di averle gi� dette, erano gi� sapute, in qualche momento, come se appartenessero a noi gi� da prima. Un Paradiso�.

Nel libro racconta dei primi film, dal Garofano rosso di Faccini a Suspiria con Dario Argento. Al cinema poi ha lavorato anche con Almod�var, e penso alla scena en travesti di Tacchi a spillo.
�Il personaggio era stato scritto per Banderas, che disse no. Almod�var provin� 50 attori e mi scelse; ma non � vero che aveva subito pensato a me. Bugia! Lui � geloso, vorrebbe interpretare tutti i personaggi che scrive�.

4 marzo 2022 (modifica il 17 marzo 2022 | 10:53)