George di Cambridge esulta al gol inglese, ma la gioia non dura | iO Donna
Sei già abbonato? Accedi
Hai scelto di non dare il consenso alla profilazione pubblicitaria e del contenuto e di aderire all’offerta economica equivalente.
Accesso Consentless

Naviga il sito di Iodonna.it, Amica.it, Oggi.it, Living.corriere.it, Viaggi.corriere.it, Abitare.it e Style.corriere.it rifiutando tutti i cookie di profilazione ad eccezione di quelli tecnici necessari.

Hai cambiato idea e preferisci dare il consenso?1

Naviga il sito di iodonna.it con pubblicità profilata e senza abbonarti

George di Cambridge esulta al gol degli inglesi, ma la gioia dura poco

La gioia stampata sul suo volto al gol di Luke Shaw, ad appena due minuti dall’inizio della finale di Euro 2020, rimarrà una delle immagini più iconiche dell’indimenticabile evento: George di Cambridge, 8 anni il prossimo 22 luglio, ha esultato nel Royal box di Wembley, chiaramente sorpreso e applaudendo entusiasta assieme a papà William e mamma Kate, arrivata allo stadio dopo aver assistito a un’altra finale, quella del torneo di Wimbledon.

La felicità (breve) del principe George

Stavolta George non si è lasciato frastornare o intimidire dal rumorosissimo stadio. Seduto a poca distanza da David Beckham, Tom Cruise, Kate Moss e il premier Boris Johnson, l’unico con la maglietta dei Three Lions, il piccolo non è riuscito a contenere la sua eccitazione da vero tifoso. Come i genitori, è subito saltato in piedi trionfante e ha abbracciato prima il padre e poi la madre, ridendo e urlando come William. Una gioia destinata, però, a trasformarsi in delusione, dopo il pareggio, i tempi supplementari e i rigori che hanno assegnato la vittoria all’Italia.

George di Cambridge canta l’inno che un giorno sarà suo

Poco prima dell’inizio della partita, il principino George, terzo in linea di successione al trono, si era unito a giocatori e tifosi per cantare l’inno nazionale, God Save The Queen, proprio come aveva fatto durante la precedente partita contro la Germania, in cui era stato subito eletto mascotte e portafortuna della nazionale inglese. Questa volta, però, si è mostrato un po’ più sicuro nei versi. E chissà se si è accorto del fatto che, avendolo notato in tribuna, tanti tifosi dell’England hanno subito cambiato le celebri parole in suo onore, trasformandolo in God Save My Gran, Dio salvi mia nonna.

Seguici anche su Clubhouse nella Room Royal mania by iO Donna.

Ascolta il podcast gratuito sui reali inglesi

iO Donna ©RIPRODUZIONE RISERVATA