Colleverde, ecco Il sosia di George MIchael: "Lui mi ha cambiato la vita" - Tiburno Tv

Colleverde, ecco Il sosia di George MIchael: “Lui mi ha cambiato la vita”

Massimo Nardi, 48 anni di Colleverde,  è sosia ufficiale di George Michael e presidente della Nazionale italiana Sosia di calcio, un gruppo di appassionati che usano le straordinarie similitudini per eventi benefici a favore di bimbi ricoverati e terremotati.
IMG-20170108-WA0003Che idea ti sei fatto delle polemiche e del gossip sulla sua morte?
Finché non è ben chiara non posso dire niente. Di sicuro non mi piace che vengano raccontate le sue debolezze, perché le debolezze ce le hanno tutti.
George è sempre stato riservato e quando fu spiattellata in piazza la sua omosessualità accusò il colpo. Ma di lui deve restare il ricordo della bella persona che era, sempre pronto ad aiutare tutti.
Non merita le critiche e i pettegolezzi.

IMG-20170107-WA0007Quando è nato il sosia di George Michael?
A metà anni Ottanta, proprio con il boom degli Wham.
All’epoca ballavo la break dance, crescevo con la musica di Faber Cucchetti e Duran Duran, Spandau Ballet, Madonna e Wham li ascoltavo soltanto alla radio. Ma già allora mi fermavano per la strada convinti fossi lui che, a dir la verità, nemmeno conoscevo. Poi, vedendo le foto su “Cioè” e video su Mtv, mi accorsi che sembravamo fratelli. Così ho iniziato a entrare sempre di più nella parte e ad appassionarmi alla vita di questo personaggio, ad acquistare riviste che parlassero di lui, nel bene e nel male.

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col-chitarrista-di-george-michaelEpisodi curiosi da sosia?
Soprattutto all’inizio, dove andavo mi scambiavano per lui. Lo stesso Phil Palmer, il suo chitarrista per oltre vent’anni, rimase impressionato dalla somiglianza. Ricordo masse di fan che mi rincorrevano ma c’è un episodio in particolare che mi è rimasto impresso.

Quale?
Tanti anni fa decisi, insieme ad alcuni amici, di fare una passeggiata per il centro di Roma. Io ero George, loro i miei guardaspalle. In pochi minuti, il panico. La folla in delirio ha iniziato ad accodarsi e io mi atteggiavo a divo.

Ho iniziato a firmare autografi e i fan hanno cominciato a scattare foto, tante.
Poi mi sono ritrovato il fotografo Rino Barillari, pronto con lo scoop dell’anno: visita a sorpresa della rock star a Roma. A fine serata un mio amico avvocato mi disse di avvisare il giornale che quell’articolo non sarebbe dovuto uscire perché avrei rischiato una querela. Chiamai Barillari che prontamente mi rispose: “Hai buggerato anche me, bravo”.

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Hai mai incontrato il vero George Michael?
Sì, negli studi di Mtv a Milano. Ero andato con un mio amico cameraman e inscenai una gag: anche in quel caso fan in delirio e fotografi. Quando gli mostrarono la scena, non credeva che qualcun altro potesse firmare autografi al posto suo. ci scherzò su e lui stesso chiese di vedermi. Ci stringemmo la mano, poi i “gorilla” lo allontanarono subito.

Sua moglie che ne pensa di questa sua somiglianza?
E’ contenta. D’altra parte, è una fan e ci conoscemmo proprio grazie a questa mia faccia.

Fino a quando sarà George Michael?
Fino a che durerà la somiglianza. Ma anche quando smetterò i panni di George Michael continuerò a fare beneficenza: lo ringrazierò sempre di avermi fatto scoprire la possibilità di usare la sua immagine per aiutare gli altri.

 

di Marcello Santarelli

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