La musica country, ad oggi, è un genere musicale ben definito, sebbene possa essere suddiviso in diversi filoni, dal western, passando per il bluegrass, sino alle ballate. Per musica country si intende il frutto dell’unione di diverse influenze musicali, diffuse, soprattutto, nelle zone rurali degli Stati Americani del Sud, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, in particolare l’Old Time Music, in cui strumenti quali il violino e il banjo la fanno da padroni, e la musica folk, propria degli immigrati inglesi e irlandesi. Jimmy Rodgers, affermatosi nei primi anni del XX secolo, è considerato l’inventore della musica country, a cui, nel corso degli anni si sono ispirati artisti del calibro, fra gli altri, di Johnny Cash; nelle sue canzoni si registrano, oltre ai suoni che caratterizzano il genere, anche le tematiche principali che spaziano dal divertimento, con alcool e donne, alle malattie, sino al senso della vita e della morte. La musica country americana che, in origine, era una musica da ballare alle fiere o alle feste tradizionali, con il passare del tempo, subisce numerose trasformazioni (soprattutto negli anni ’60, quando nasce il cosiddetto “Nashville Sound”, dal nome della città del Tennesse in cui si sviluppa) anche grazie, come si vedrà, ai principali artisti che si sono cimentati in tale genere; ciò che è certo è che, a differenza della musica country italiana, ascoltata dagli appassionati e considerata, quindi, di nicchia, in alcuni Stati Americani, quali il Texas, rappresenta una vera e propria istituzione musicale, oltre che una tendenza di costume, con abbigliamento, accessori e simboli identificativi (dai mitici stivali a punta al cappello da cowboy).

L’iconico Hank Williams

Considerato l’erede di Rodgers, nonché uno dei musicisti più influenti del Novecento, Williams è, senza dubbio, un simbolo della country music che è riuscito a passare alla storia nonostante una breve carriera a causa della precoce morte, che lo ha colto prima del raggiungimento della soglia dei trent’anni. La peculiarità consiste nell’interpretazione di due personaggi, ossia sé stesso, il cantante e compositore Hank Williams e Luke the Drifter (Luce il vagabondo), attento al rispetto dei valori morali. I temi dei suoi brani si alternano tra delusione e dolore, senza tralasciare, però, la musica country allegra, come dimostra il famoso singolo del 1952: “Jambalaya”.

Carter Family, il gruppo simbolo della country music

Si tratta di alcuni membri di una famiglia, ossia A.P. Carter, la moglie Sara e la cognata Maybelle che, tra alla fine della seconda decade del XX secolo, scelgono di far conoscere al mondo la propria passione per la musica country, riuscendo perfettamente nell’intento e divenendo uno dei gruppi più influenti del genere, a livello internazionale. Il loro stile è considerato, da molti, un’altra anima rispetto al filone di Rodgers, riconoscibile grazie al particolare modo di suonare la chitarra di Maybelle, che assume il nome di fingerpicking, e al repertorio in cui figurano, in particolare ballate che ricordano la loro storia familiare, caratterizzata dalla vita nella campagna collinare della Virginia.

Le star al femminile del genere

Grazie alle musiciste della famiglia Carter, le donne iniziano a farsi spazio all’interno della musica country. Fra le più famose, è necessario ricordare: la straordinaria Dolly Parton, che tra gli anni ’60 e ’70 ottiene un enorme successo con brani quali “Dumb Blonde” e “Jolene”; la contemporanea Shania Twain, conosciuta come “The Queen of Country Pop” che ha contribuito a rendere la musica country famosa negli anni ’90 e la popstar Tailor Swift che inizia la sua incredibile carriera proprio con il genere country.

Bill Monroe, il padre del Bluegrass

Bill Monroe è, certamente, uno degli esponenti principali della musica country. La sua carriera inizia negli anni ’30, quando crea il gruppo “Blue Grass Boys”, assieme ai fratelli Charlie e Birch (quest’ultimo, però, li abbandonerà poco dopo). Dal nome del gruppo deriva l’omonimo genere musicale, branca del country, influenzato dalla tradizione irlandese e scozzese ma anche dal gospel, dal blues e dal Jazz che si caratterizza dall’uso di strumenti a corde quali, ad esempio, chitarra acustica o mandolino.

George Strait, il Re del country

Sarebbe impossibile parlare di musica country famosa senza citare colui che è stato definito “Re del Country”, nonché una vera e propria leggenda in tale campo. Il successo di Strait, che solo negli anni '80 pubblica ben sette album, ottenendo il primo posto nelle classifiche della country music e continua, ancora oggi, a ricevere prestigiosi premi e riconoscimenti, unitamente ai milioni di copie vendute (più di artisti di fama mondiale, quali i Rolling Stones) avvalora quanto detto in precedenza in merito alla rilevanza del genere in questione negli USA.

Il country moderno e rivoluzionario di Billy Ray Cyrus

Noto anche per le sue doti attoriali e per essere il padre della famosissima e discussa star Miley, Billy Ray Cyrus ha scalato le classifiche delle canzoni country della Billboard Hot Country Songs e ha vinto nove dischi di platino negli Stati Uniti con il suo primo album, datato 1992, ossia “Some Gave All”. Al suo interno è presente il singolo più famoso dell’artista, vale a dire “Achy Breaky Heart” che racconta del dolore causato dalla fine di una storia d’amore e in cui emerge il “nuovo” country, che riprende elementi della musica pop e rock.