La western music, il sotto genere della musica country che canta delle gesta dei cow boy | In-Giro.net

La western music, il sotto genere della musica country che canta delle gesta dei cow boy


Categoria: Speciali
Tags: country, cowboy, western

Se quasi tutti hanno sentito parlare di musica country, in pochi ne conoscono le sotto-categorie e sanno che tra queste spicca anche la western music, la cosiddetta musica dei cowboy. Lontana dall'essere solo una rievocazione folkloristica moderna, la western music affonda le sue radici in una tradizione vecchia di secoli e negli anni non ha mai smesso di rinnovarsi ed evolvere.


La cultura dei cowboy è ancora viva

Nell'immaginario collettivo, il mondo dei cowboy è strettamente legato all'epopea del far west e quindi al XIX secolo. È infatti in quegli anni che la cultura dei cowboy, cioè i mandriani che a cavallo gestivano, portavano al pascolo e spostavano il bestiame tra le praterie e i terreni incolti di quelli che oggi sono gli stati del sud e ovest degli Stati Uniti, nacque e si sviluppò. Ancora oggi sono proprio i cowboy di quel periodo a vivere nella cultura popolare grazie a opere come i tanti film western diventati celebri a partire dalla metà del secolo scorso come Il buono,il brutto il cattivo, acquistabili ancora oggi in DVD su Mondadori, giochi digitali come le slot online Wanted Outlaws e Western Gold del casinò online Betway Casinò che si ispirano proprio alle atmosfere losche dei saloon e alle avventure del far west, o libri come la Trilogia della frontiera edito in Italia da Einaudi, che ha come protagonisti due giovani cowboy tra Texas e Messico.

Quello che non tutti sanno è che la cultura dei cowboy non è mai morta ma è ancora oggi molto viva soprattutto in alcune aree degli Stati Uniti, dato che molte zone del Paese sono ancora fortemente basate sull'agricoltura e quindi non è raro trovare ancora i ranch, grandi proprietà terriere e molto bestiame. La cultura western, o dei cowboy, negli anni ha trovato quindi molti modi per esprimersi e raccontarsi, e uno di questo è stato tramite la musica.



Nascita ed evoluzione della musica western

Come è successo per gli altri generi della musica country, anche la musica western è nata come commistione delle tradizioni musicali degli immigrati negli Stati Uniti. Dalle loro culture e i loro Paesi di origine questi avevano portato infatti ritmi, melodie e strumenti musicali. Secondo molti le prime canzoni western furono quelle cantate dai cowboy per passare il tempo durante lo spostamento di bestiame, e pare si possa possa identificare con certezza la prima canzone western diventata celebre. Si tratta di The Blue Juniata, scritta nel 1844 da Marion Dix Sullivan e diventata subito un successo. Il brano, che racconta di una ragazza nativa americana che ripercorre con tristezza la storia del suo amore viaggiando in canoa lungo un fiume, rimase a lungo nella tradizione western tanto da venir ancora cantato e registrato negli anni ‘30 da artisti come gli Early Sons of the Pioneers.


Nate senza un vero intento autoriale, molte delle prime canzoni western non avevano un autore conosciuto, ma vennero raccolte, insieme ad altri pezzi originali, nel libro di testi Songs of the Cowboys nel 1908, seguito poi da altri volumi contenenti anche la notazione musicale. Le canzoni western iniziarono così a diventare sempre più diffuse, tanto che negli anni ‘20, con l'avvento e la diffusione della radio, iniziarono a spuntare i primi gruppi celebri come Otto Gray and his Oklahoma Cowboys. Ma la musica western salì veramente alla ribalta tra gli anni ‘30 e ‘40, ancora oggi considerati il momento di massimo successo del genere, con il diffondersi dei film ambientati nel far west e dando così origine ai cosiddetti singing cowboys, cioè i cowboy cantanti. Le più celebri canzoni western vennero infatti direttamente inserite all'interno dei film e cantate dagli attori di spicco del momento come Roy Rogers.


La musica dei cowboy oggi

Tra gli anni ‘40 e gli anni ‘70, la musica western divenne il genere di punta del country, andando così a fondersi definitivamente con gli altri generi folk e dando origine al cosiddetto genere country and western. Non furono solo le melodie e i temi western, di solito basati sul racconto della vita e del duro lavoro dei cowboy, le avventure di fuorilegge e l'amore per la natura, a monopolizzare l'ambiente country, ma anche l'estetica tipicamente identificata con il far west. In questo periodo la musica country fu quindi caratterizzata da artisti che indossavano stivali con tanto di speroni, camicie in stile western e cappelli a tesa larga. Sull'onda di questo successo negli anni ‘60 nacquero diverse accademie e associazioni col fine di promuovere la musica western e country, ma il genere iniziò ad accusare i colpi della nascita di un nuovo genere musicale: il rock ‘n' roll.

Non riuscendo più a emulare il successo raggiunto negli anni ‘40, il genere western non si diede però per vinto e i suoi artisti furono in grado di adattarsi sapientemente ai gusti dei diversi periodi creando così nuovi generi come il cowboy pop, termine nato con la pubblicazione dell'album Scenic View dei Rubber Rodeo e prodotto da Mercury Records nel 1984, e utilizzato ancora oggi per identificare quelle canzoni ispirate dal genere indie e indie rock pop. Negli ultimi vent'anni la musica western sembra aver vissuto una rinascita e una nuova diffusione anche al di fuori degli ambienti più di nicchia, grazie a gruppi come i Riders in the Sky, vincitori di due premi Grammy per aver composto delle colonne sonore, artisti come Colter Wall, classe 1995 e celebre per dischi come Western Swing & Waltzes and Other Punchy Songs acquistabile anche in Italia su IBS, o per la presenza di pezzi western in alcuni videogiochi di successo come Fallout: New Vegas, prodotto per PlayStation 3 e Xbox 360.

Lungi dall'essere solo la musica cantata in qualche locale malfamato del Tennessee, la musica dei cowboy, detta western music, di oggi è l'erede di una tradizione che nata con i cowboy del XIX e che è portata avanti ancora oggi da nuovi artisti emergenti e di successo.

  
  
  
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