Cosa sapere sul Gospel: tra musica e religione

La musica Gospel è molto più di un canto religioso: è un genere musicale con un senso di gioia contagioso. In questo articolo conosceremo le origini del Gospel, le caratteristiche di questa musica, nata nelle chiese evangeliche e molto altro! Siete pronti?

Indice dei contenuti

Gospel: cos’è

Il significato di Gospel e non ghospel, come usata in inglese, si riferisce al Vangelo, alla parola di Dio e alla buona notizia. I testi sono ispirati alla Bibbia (in particolare ai Salmi).

Sebbene il Golden Gate Quartet e Clara Ward si esibiscano in modo laico, altre correnti Gospel hanno una natura più laica, esibendosi ad esempio nei locali notturni. Artisti Gospel come i Jordanaires, Al Green e Solomon Burke suonano tipicamente in entrambi i contesti, includendo spesso un brano religioso in una performance laica, anche se raramente accade il contrario.

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Quali sono le caratteristiche del Gospel

Se non lo sai il termine Gospel fa riferimento a due generi musicali, infatti negli anni ’30 nelle chiese afroamericane cristiane-metodiste emerse il Gospel legato però alla musica sacra simile alla canzone corale spiritual (gli spirituals).

Invece il secondo genere musicale, fa riferimento ai temi religiosi, infatti musicisti di qualsiasi fede o etnia, in particolare quelli del sud degli Stati Uniti, crearono e diffusero la musica religiosa che a sua volta fu diffusa nel resto del mondo.

In America, troviamo la divisione tra America bianca e America nera, come per la chiesa nera e la chiesa bianca, così vale anche per i generi musicali: musica bianca e musica nera.

Ma perché nasce il Gospel? Gli inni corali cristiano-metodisti afroamericani hanno ispirato entrambi gli stili, nati dai canti spontanei degli schiavi durante i giorni di lavoro nelle fattorie di cotone degli Stati Uniti d’America.

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Che differenza c’è tra Gospel e spiritual

Dal punto di vista musicale, questo tipo di canto era spesso (e lo è tuttora) eseguito in assolo rispetto al coro, dove una breve frase canora pronunciata da un singolo cantore (poiché nei campi degli schiavi lo cantava un singolo schiavo) e veniva alternata alla risposta del coro completo.

Lo spiritual invece, rimane più sofisticato dal punto di vista musicale, con tutto ciò il Gospel fu migliorato e accresciuto nel tempo, grazie all’aggiunta di basi ritmiche provenienti dal blues e dal rhythm and blues, e divenne molto conosciuto nel mondo occidentale.

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Le origini della musica Gospel (dagli anni Venti agli anni Quaranta)

La “musica Gospel” che la maggior parte delle persone conosce è la musica da chiesa afroamericana in cui un grande coro è compensato da un eccellente cantante solista.

Circa 80 anni fa, lo stile creato da Thomas A. Dorsey, Sallie Martin, Willie Mae, Ford Smith e altri artisti iniziò a cambiare in modo significativo, e le sue radici affondano nelle pratiche più estemporanee delle Chiese dei Santi, che incoraggiavano gli individui a esprimere la loro fede attraverso canti, suoni e occasionalmente danze spontanee durante le celebrazioni religiose.

Negli anni Venti, gli esecutori di chiese che si spostavano da una chiesa all’altra di solito mescolavano tecniche blues e boogie woogie con temi religiosi nelle loro registrazioni. Iniziarono anche a includere nelle loro esibizioni strumenti basati sul jazz, come le percussioni e i fiati.

Artisti come Elvis Presley, Jerry Lee Lewis e Mahalia Jackson, cresciuti in questi ambienti, sono stati fortemente influenzati dal carattere di questa musica.

La pianista cieca Juanita “Arizona” Dranes fu la prima a fondere il jazz e il rag-time nella musica Gospel.

La prima stazione radio a trasmettere esclusivamente musica Gospel, WOAN, fu fondata nel 1922 dal compositore e proprietario di una casa editrice James David Vaughan, per diffondere questa musica in tutto il sud degli Stati Uniti, contribuendo in modo significativo alla sua popolarità.

Il Golden Gate Quartet è stato uno dei gruppi più noti degli anni Trenta, e di solito cantavano senza accompagnamento nello stile del quartetto Jubilee, armonizzando accuratamente, cantando in modo melodioso, utilizzando sincopi per divertimento e componendo arrangiamenti sofisticati.

Negli anni Cinquanta e Sessanta, questi collettivi assimilarono le sonorità popolari di gruppi pop come i Mills Brothers e crearono canzoni che mescolavano temi religiosi, umorismo e satira socio-politica. Il loro lavoro incorporava sempre più spesso nuova musica come risultato delle loro nuove influenze evangeliche.

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Gospel: dagli anni Cinquanta ad oggi

La rivoluzione di Dorsey negli anni Cinquanta e Sessanta portò il Gospel a diventare sempre più popolare, e quartetti vocali come i Dixie Hummingbirds, i Five Blind Boys of Mississippi, i Pilgrim Travelers, e i Soul Stirrers acquisirono di conseguenza una crescente popolarità.

L’Hard Gospel, un nuovo genere di musica Gospel, utilizzava armonie più complesse e cantanti solisti sempre più talentuosi per trasmettere un messaggio di liberazione. Inoltre, i testi, che in precedenza erano a tema religioso, divennero uno strumento di lotta per i diritti civili degli afroamericani.

Oggi questo stile si è evoluto fino a diventare quello che conosciamo, mescolando elementi di una varietà di generi musicali come il pop, l’R&B, il funk e l’hip-hop.

Molti artisti contemporanei, come Mary J. Blige, Whitney Houston, Kirk Franklin e Mariah Carey amano eseguire canzoni Gospel religiose, dichiarando di essere stati profondamente influenzati da questo genere.

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Canti Gospel: dove assisterli

Non c’è dubbio che Harlem, il miglior quartiere situato nella città di New York, una zona afroamericana per eccellenza, sia il luogo migliore per assistere a una messa Gospel. Qui ci sono così tante chiese che è inevitabile assistere a un vero e proprio spettacolo durante il fine settimana. Naturalmente, bisogna sempre mantenere il massimo rispetto per questi rituali religiosi.

Con tante culture diverse che vivono ad Harlem, potete visitare Saint John the Divine, la chiesa gotica più grande del mondo, o l’Apollo Theater, dove Michael Jackson ha mosso i primi passi.