Gene Hackman

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Gene Hackman nel 2008
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore 1972
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore non protagonista 1993

Gene Hackman, vero nome Eugene Allen Hackman (San Bernardino, 30 gennaio 1930), è un attore e scrittore statunitense.

Vincitore di due Oscar su cinque candidature, quattro Golden Globe (di cui uno alla carriera), un Orso d'argento e molti altri premi. Hackman ha vestito fin dagli anni sessanta i panni del cattivo per antonomasia, interpretando personaggi corrotti, spietati, amorali, connotandoli con cinico sarcasmo: lo sguardo forte, incisivo ma al tempo stesso ironico ha esaltato la sua "capacità di impersonare uomini burberi, spicci e dal convincente realismo"[1].

Tra i tanti personaggi interpretati si ricordano: il segretario alla difesa gelido e nervoso di Senza via di scampo (1987); l'abile, spietato e sprezzante addomesticatore di giurie in La giuria (2003); il presidente freddo e cinico di Potere assoluto (1997); il poliziotto in bilico tra la mala e la giustizia de Il braccio violento della legge (1971); il duro e intransigente sceriffo Little Bill Dagget de Gli spietati (1992); l'agente federale dai modi spicci e diretti di Mississippi Burning - Le radici dell'odio (1988); il rubicondo e irascibile sbandato de Lo spaventapasseri (1973); il supercriminale Lex Luthor, antagonista di Superman (1978).

Non mancano nella sua carriera personaggi più leggeri, come l'eremita cieco Abelardo in Frankenstein Junior (1974), il politico ambizioso in Piume di struzzo (1995) o l'estroso padre di famiglia Royal ne I Tenenbaum (2001). La sua ultima interpretazione è del 2004 nel film Due candidati per una poltrona, mentre nel 2008 ha annunciato il suo ritiro dalle scene[2].

È, al 2024, l'attore vivente più anziano vincitore del Premio Oscar per la migliore interpretazione maschile, sia da protagonista che da non protagonista.[3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovinezza[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Lyda Gray ed Eugen Ezra Hackman[4][5], ha un fratello di nome Richard. La famiglia Hackman si spostò da un posto all'altro fino a giungere a Danville nell'Illinois, nella casa della nonna materna, Beatrice. I suoi genitori divorziarono quando aveva 13 anni; la madre morì nel 1962 perché il letto su cui fumava prese fuoco[6].

A 16 anni entra nei Marines, dove presta servizio come radio-operatore per quattro anni e mezzo; si trasferisce quindi a New York, occupandosi in diversi lavoretti, prima di frequentare Giornalismo e Produzione televisiva all'Università dell'Illinois.

All'età di 26 anni, Gene Hackman decide di diventare attore, quindi raggiunge la Pasadena Playhouse in California.

Gli inizi e gli anni sessanta[modifica | modifica wikitesto]

Gene Hackman nel 1972

Il suo esordio sul grande schermo arriva agli inizi degli anni sessanta in alcuni musical, come Ride with Terror (1962), che gli aprono la strada nel cinema. Il suo primo ruolo è in Lilith - La dea dell'amore (1964), con Warren Beatty nel ruolo di protagonista, mentre due anni dopo prende parte al film Hawaii (1966) con Julie Andrews e Max von Sydow. Per il suo ruolo da co-protagonista in Gangster Story (1967), Hackman ottiene la sua prima candidatura agli Oscar e ai Golden Globe come attore non protagonista.

Nei successivi due anni seguono altre interpretazioni soprattutto da co-protagonista, come in Gli spericolati (1969) con Robert Redford, I temerari (1969), insieme a Burt Lancaster, e Abbandonati nello spazio (1969) con protagonista Gregory Peck.

Anni settanta e ottanta[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1970 è nuovamente candidato, sempre come attore non protagonista, sia agli Oscar sia ai Golden Globe, per Anello di sangue, al fianco di Melvyn Douglas e Estelle Parsons. L'anno successivo ottiene la fama internazionale per l'interpretazione del poliziotto anarcoide Jimmy "Popeye" Doyle in Il braccio violento della legge (1971), dove recita insieme a Roy Scheider; grazie al film Hackman ottiene il premio Oscar al miglior attore e si afferma come uno dei migliori attori dell'epoca. Seguono, sempre col ruolo di protagonista, le interpretazioni in L'avventura del Poseidon (1972) e soprattutto in La conversazione (1974) di Francis Ford Coppola, dove regala un'altra delle interpretazioni più ricordate del suo repertorio, quella dell'investigatore Harry Caul. Con quest'ultimo film si aggiudica il National Board of Review Award.

Il 1974 è anche l'anno in cui si cimenta in uno dei suoi ruoli più comici, con un cameo in Frankenstein Junior, per la regia di Mel Brooks. Hackman, irriconoscibile, interpreta l'eremita cieco che incontra la creatura interpretata da Peter Boyle. La scena è memorabile con la gag della minestra bollente versata sul povero mostro. L'anno successivo riprende il ruolo di Popeye Doyle in Il braccio violento della legge 2 (1975). Verso la fine degli anni settanta compare in un cameo in Quell'ultimo ponte (1977), mentre l'anno dopo viene scelto per interpretare il malvagio Lex Luthor in Superman (1978), dove recitano anche Christopher Reeve e Marlon Brando. Riprende il ruolo nel seguito Superman II (1980). Numerosi sono i progetti a cui Hackman preferisce rinunciare: rifiuta la parte di Randle McMurphy in Qualcuno volò sul nido del cuculo, andata poi a Jack Nicholson, quella di Ron Neary in Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977), affidata a Richard Dreyfuss, quella dello sceriffo Teasle in Rambo (1982) assegnata poi a Brian Dennehy.

Nel 1981 prende parte in un ruolo secondario al film Reds diretto da Warren Beatty e interpretato da Beatty, Diane Keaton e Jack Nicholson. Il film è un successo sia di critica sia di pubblico, ottenendo dodici candidature agli Oscar, vincendone tre (miglior regia, attrice non protagonista e fotografia). Tornerà sugli schermi nel 1983 per recitare nello sfortunato Eureka, mentre riscuote maggiori consensi con Due volte nella vita (1985), ottenendo una candidatura ai Golden Globe. Dopo alcuni flop commerciali come Target - Scuola omicidi (1985) e Power - Potere (1986), riconquista grande successo con le pellicole successive Colpo vincente (1986) e Senza via di scampo (1987), quest'ultimo co-interpretato insieme a Kevin Costner: nello stesso anno torna a interpretare Lex Luthor in Superman IV (1987), mentre accetta di prendere parte al film Un'altra donna di Woody Allen. Nel 1989 offre un'altra delle migliori interpretazioni della sua carriera in Mississippi Burning - Le radici dell'odio. Il film ottiene uno strepitoso successo, e Hackman vince l'Orso d'argento a Berlino come miglior attore, oltre a ottenere la quarta candidatura agli Oscar.

Anni novanta e duemila[modifica | modifica wikitesto]

Gene Hackman nel 2008

Nel 1990 Hackman viene sottoposto a un intervento al cuore. Questo problema di salute lo tiene per un po' lontano dal grande schermo, tuttavia trova tempo per un ruolo in Rischio totale (1990), remake di Le jene di Chicago, mentre l'anno dopo rifiuta di dirigere e interpretare Il silenzio degli innocenti. Nel 1992 interpreta il violento sceriffo Bill Daggett nel western Gli spietati, film diretto da Clint Eastwood e interpretato insieme a Morgan Freeman. Con questo ruolo conquista un secondo Oscar, questo volta però è al miglior attore non protagonista, oltre a ricevere numerosi altri premi internazionali come il Golden Globe, il Premio BAFTA e altri riconoscimenti minori. Lavora con Tom Cruise in Il socio, mentre nel 1995 interpreta John Herod in Pronti a morire, oltre che Frank Ramsey in Allarme rosso, in un memorabile duetto con Denzel Washington.

Nel 1997 lavora di nuovo al fianco di Clint Eastwood in Potere assoluto, dove interpreta un cinico presidente degli Stati Uniti d'America. È protagonista, insieme a Will Smith in Nemico pubblico (1998), film che per certi versi si rifà a La conversazione. Durante il decennio prende parte anche a Piume di struzzo (1995), col cui cast vince lo Screen Actors Guild Awards, L'ultimo appello (1996), Twilight (1998), insieme a Paul Newman e Under Suspicion (2000), al fianco di Morgan Freeman.

Nel 2001 prende parte a diverse pellicole: la commedia Heartbreakers - Vizio di famiglia, il thriller Il colpo, mentre vince per la terza volta il Golden Globe per I Tenenbaum, nel quale recita nei panni del patriarca di una numerosa famiglia, collaborando con Ben Stiller, i fratelli Luke e Owen Wilson e Angelica Huston. Lavora nuovamente al fianco di Owen Wilson in Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche (2001).

Recita insieme a John Cusack, Rachel Weisz e Dustin Hoffman in La giuria (2003), dove interpreta il subdolo manovratore di giurie Rankin Fitch. Nel 2003 gli viene assegnato un Golden Globe alla carriera per il suo contributo di oltre 40 anni all'industria cinematografica. L'anno seguente affianca Ray Romano nella commedia Due candidati per una poltrona, che rimane il suo ultimo film.

Nel 2004, ospite di Larry King, dichiara di non avere film in programma per il futuro e nel 2008, alla presentazione di un suo libro, conferma di essersi ritirato dalle scene. Nonostante ciò, è comunque successivamente coinvolto in alcuni documentari di natura biografica. Nel 2009, insieme a numerose altre stelle di Hollywood, prende parte al documentario I Knew It Was You in ricordo dell'attore John Cazale.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1956 si sposa con Fay Maltese, dalla quale ha tre figli: Christopher Allen, Elizabeth Jean e Leslie Anne. Divorziano nel 1986 dopo trent'anni di matrimonio. Nel 1991 si risposa con la musicista Betsy Arakawa, con cui era fidanzato da sette anni.

Omaggi[modifica | modifica wikitesto]

Gli è stato dedicato un asteroide, 55397 Hackman.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Documentari[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Gene Hackman è stato doppiato da:

  • Sergio Fiorentini in Superman, Superman II, Fratelli nella notte, Target - Scuola omicidi, Power - Potere, Superman IV, Verdetto finale, Rischio totale (entrambi i doppiaggi), Conflitto di classe, Get Shorty, Piume di struzzo, L'ultimo appello, Twilight, Nemico pubblico, Le riserve, The Mexican - Amore senza la sicura, Heartbreakers - Vizio di famiglia, Il colpo, I Tenenbaum, Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche, La giuria, Due candidati per una poltrona, I Knew It Was You
  • Renato Mori ne Lo spaventapasseri, La conversazione, Una donna chiamata moglie, Bersaglio di notte, Il braccio violento della legge N° 2, In tre sul Lucky Lady, Il principio del domino: la vita in gioco, La bandera - Marcia o muori, Formula 1 - La febbre della velocità, Reds, Due volte nella vita, Uccidete la colomba bianca, Poliziotti a due zampe, Cartoline dall'inferno, Il socio, Geronimo, Wyatt Earp, Pronti a morire
  • Sergio Rossi ne Il braccio violento della legge, Quell'ultimo ponte, Sotto tiro
  • Glauco Onorato in Tutta una notte, Eureka, Senza via di scampo
  • Oreste Rizzini in Extreme Measures - Soluzioni estreme, Potere assoluto, Under Suspicion
  • Roberto Villa in I temerari, Stringi i denti e vai!
  • Sergio Graziani in Per 100 chili di droga, Arma da taglio
  • Carlo Sabatini in Colpo vincente, Boxe
  • Giancarlo Padoan in Un'altra donna, Gli spietati
  • Sergio Tedesco in Hawaii
  • Virginio Gazzolo in Gangster Story
  • Rino Bolognesi ne Gli spericolati
  • Sandro Sardone in Anello di sangue
  • Carlo Alighiero ne Il giorno dei lunghi fucili
  • Giacomo Piperno in L'avventura del Poseidon
  • Silvio Spaccesi in Frankenstein Junior
  • Gianni Musy in Incompreso - L'ultimo sole d'estate
  • Bruno Alessandro in Bat*21
  • Walter Maestosi in Mississippi Burning - Le radici dell'odio
  • Marcello Tusco in Spie contro
  • Mario Valgoi in Allarme rosso[7]
  • Renato Cortesi in Superman (ridoppiaggio)

Da doppiatore è sostituito da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le Garzantine Cinema. 2003 p. 509-510
  2. ^ I. Blair, Just a Minute With: Gene Hackman on his retirement, 5 giugno 2008 - Consultato il 12 luglio 2016
  3. ^ (EN) Who are the oldest living Oscar winners?, su independent.co.uk. URL consultato il 19 ottobre 2023.
  4. ^ Eugene A Hackman - United States Census, 1930, su FamilySearch. URL consultato il 26 ottobre 2014.
  5. ^ Gene Hackman Biography (1930–), su filmreference.com. URL consultato il 17 giugno 2010.
  6. ^ Gene Hackman profile (archiviato), su eonline.com. URL consultato il 4 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2008).
  7. ^ Nelle scene aggiunte per la versione estesa, Hackman è doppiato da Pietro Ubaldi.
  8. ^ Nella versione originale del film, Hackman presta la voce a Mark Pillow, interprete dell'Uomo Nucleare.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Oscar al miglior attore Successore
George C. Scott
per Patton, generale d'acciaio
(rifiutato)
1972
per Il braccio violento della legge
Marlon Brando
per Il padrino
(rifiutato)
Predecessore Oscar al miglior attore non protagonista Successore
Jack Palance
per Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche
1993
per Gli spietati
Tommy Lee Jones
per Il fuggitivo
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