Nowhere, il film Netflix: trama, cast, recensione e finale del film | iO Donna
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“Nowhere”, su Netflix la storia di Mia e di chi fugge in cerca di un futuro migliore

La ricerca di una vita migliore e una fuga rocambolesca, costi quel che costi. Il film Nowhere – al primo posto nella classifica dei film più visti-popolari di Netflix – parla proprio di questo, della speranza che spinge a imprese che mettono a repentaglio la propria vita.

Nowhere, la trama del film

Mia (Anna Castillo) e Nico (Tamar Novas) sono una giovane coppia in fuga da un regime totalitario. Partono da clandestini a bordo di un container alla volta dell’Irlanda, ma presto Nico viene spostato su un altro container, con gli uomini. Il viaggio si trasforma dunque in un incubo per entrambi, ma soprattutto per Mia: il container su cui si trova viene fermato per dei controlli.

«Venite fuori», urla un militare. «Non abbiate paura, non vi facciamo niente. So che le misure contro la carestia sono molto crudeli verso i bambini e le donne incinte, e mi rendo conto che non vi fidate di nessuno al di qua di questa parete, ma di chi vi siete fidati finora?», prosegue. «Di quelli che vi hanno ammassato lì dentro, condannandovi a soffocare, prendendo tutto quello che avevate? Quelli che vi hanno promesso un posto migliore? Quel posto migliore non esiste. Venite fuori e non ve ne pentirete».

In pochi secondi il militare riassume le due facce della medaglia: i soprusi del regime e l’avidità degli scafisti. Mia non si fida e si nasconde in un’intercapedine tra una cassa di legno e la parte alta del container. Le altre donne aprono il portellone, sperando di aver fatto la scelta giusta. E invece sono spari.

Anna Castillo in “Nowhere”. (Netflix)

Mia dà alla luce Noa

Finita la carneficina, a Mia non resta che aspettare. Purtroppo, a causa di un temporale, il container precipita in mare, e Mia si risveglia in mezzo all’oceano, in trappola, disperata ma con senso della sopravvivenza.

Rovista tra gli oggetti. E con tubi di plastica, felpe, vaschette, accendini, coltelli, trasforma la gabbie in un un nuovo habitat. Intanto – avendo un telefono – prova a chiedere aiuto, ma la linea va e viene. Succede però che un giorno Nico riesce a chiamarla. È riuscito a scappare a promette che verrà a salvarla. Prima di chiudere, le dice la frase a cui sono abituati: «Ti amo più di ieri, ma meno di domani».

L’attesa dei soccorsi però si complica: Mia è infatti incinta ormai di nove mesi, e una notte, in mezzo alla tempesta, dà alla luce Noa. È qui inizia la vera sopravvivenza. Ogni volta che è allo stremo delle forze e in preda alle allucinazioni, riesce a tornare lucida grazie alla consapevolezza di avere un neonato tra le mani, a cui parla e mostra le foto di sé e dei familiari.

Le parla specialmente di Uma, l’altra figlia che «voleva fare la pilota di aerei». La figlia che ha perso a causa di una leggerezza, accontentandola in un’uscita di casa quando il regime vietava specificatamente alle donne ai bambini di camminare all’aria aperta. Cinque minuti che a Uma sono costati la vita.

Tamar Novas è Nico in “Nowhere”. (Netflix)

Nowhere, finale e recensione

La storia di Nowhere – con la Spagna totalitaria, cioè una democrazia sovvertita – ha più di un’analogia con la situazione attuale che riguarda il Mediterraneo e i flussi migratori. Al centro del film, infatti, non c’è solo la storia di una madre pronta a tutto per salvare sé stessa e la figlia da morte certa. C’è anche la speranza di chi lascia la propria casa alla ricerca di un posto sicuro.

Diretto da Albert Pintó, mostra la disperazione che diventa più forte di ogni paura. E arriva potente come uno schiaffo. Sebbene la rappresentazione della sopravvivenza all’interno del container possa sembrare a tratti romanzata, Anna Castillo è perfetta nei panni di Mia. Intensa, le basta uno sguardo per comunicare tutta la tragedia che ha investito il suo personaggio.

Anna Castillo è Mia. (Netflix)

Anna Castillo torna su Netflix dopo Il racconto perfetto 

Classe 1993, Anna Castillo è nata a Barcellona e ha debuttato in televisione all’età di vent’anni con la soap opera Amare per sempre (Amar en tiempos revueltos), in cui interpretava Dorita. Nel 2017 ha vinto il premio Goya come migliore attrice rivelazione nel film El olivo. Al cinema ha recitato anche in Oro e Open Arms – La legge del mare.

Adesso torna su Netflix con Nowhere dopo la serie Il racconto perfetto, uscita lo scorso luglio. Qui interpreta Margot, l’erede di un impero nel settore alberghiero che cambia vita dopo aver lasciato il promesso sposo all’altare.

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