FlashForward è stata una serie troppo innovativa per la sua epoca
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Forse non era l’ora di FlashForward

Ricordate la serie tv FlashForwardEbbene, oggi sono qui per rinfrescarvi la memoria!

Il 6 ottobre, il pianeta è andato in black-out per due minuti e diciassette secondi. Tutto il mondo ha visto il futuro.

È questo l’incipit della serie televisiva statunitense FlashForward, che prometteva fuoco e fiamme.

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La serie, tratta dal romanzo dall’omonimo titolo, e tradotto in italiano con Avanti nel tempo, scritto dall’autore canadese Robert J. Sawyer, si può classificare come genere fantascientifico.

Nel romanzo l’autore cercava di mettere in risalto l’aspetto scientifico del proprio testo.

Niente crimini da risolvere e nessuno strano complotto da portare alla luce: lo scrittore desiderava solo concentrarsi sul balzo temporale, grazie a cui i protagonisti potevano vedere il futuro, di ben venti anni. Tuttavia nella serie creata e prodotta, rispettivamente, da David S. Goyer e Marc Guggenheim qualcosina cambia. Il balzo in avanti è di soli sei mesi e non accade per l’effetto imprevisto di un esperimento ma grazie a un preciso complotto.

Ma esattamente cosa accade?

La serie tv comincia a narrare i fatti dal giorno 6 ottobre dell’anno 2009, quando tutte le persone sparse in ogni angolo della terra perdono i sensi per, esattamente, 2 minuti e 17 secondi. Durante questa manciata di minuti, ognuno vede il proprio futuro in un flashforward, per meglio dire una premonizione, uno sguardo sul futuro da lì a sei mesi.

A Los Angeles, l’agente federale Mark Benford, interpretato dall’attore Joseph Fiennes, vede se stesso investigare su questa strana vicenda.

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L’uomo vede se stesso analizzare i dati raccolti su una grande lavagna, piena di foto, nomi e piste da vagliare. Questo ricordo lo aiuterà durante la propria investigazione per scoprire chi ha causato il flashforward. Mark, i suoi colleghi, la sua famiglia e i suoi amici, dovranno confrontarsi con la premonizione e interrogarsi sul quesito che ruota attorno a ogni puntata: ciò che hanno visto si avvererà realmente tra sei mesi oppure no?

Impossibile dirlo, e adesso è il momento di scoprire perché! Ma facciamo un passo indietro!

La serie è stata mandata in onda il 24 settembre del 2009. La ABC ha annunciato di aver ordinato una stagione completa, per un totale di 25 episodi, successivamente poi ridotti a 22. In Italia la serie, invece, è stata trasmessa su Fox dal 5 ottobre del 2009 e in seguito su Italia 1 dal primo giorno di settembre dell’anno successivo.

L’iniziale intenzione di David S. Goyer e di Marc Guggenheim era quella di far durare la serie dai tre ai sette anni, a seconda del successo che avrebbe ottenuto.

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Ma questo non è stato possibile! Il 18 maggio del 2010 la ABC ha annunciato ufficialmente la cancellazione della serie dopo una sola stagione, lasciando i fan senza un vero e proprio finale.

Questo perché l’ultimo episodio inserisce una serie di cliffhanger (un espediente narrativo che conclude un blocco con un colpo di scena) che avrebbero dovuto introdurre la stagione successiva.

FlashForward è stata sicuramente una serie tv che – ormai quasi 10 anni fa – non è stata capita e che forse oggi sarebbe stata decisamente più apprezzata.

Una serie che sarebbe potuta diventare un fenomeno del piccolo schermo, visto anche il magistrale episodio pilota che è, ancora oggi, uno dei migliori della sua categoria.

A dispetto di come è andata, è una serie innovativa con trame ben scritte. Purtroppo lascia l’amaro in bocca, visto che nessuna domanda nei ventidue episodi ha trovato risposta.

Anche se, secondo gli alti standard richiesti dalla ABC, la serie è stata un fiasco, resta il fatto che in termini assoluti ha abbracciato una considerevole fetta di pubblico. Una fetta composta da fan talmente affezionati alle vicende dei protagonisti da organizzare una serie di flash mob in tutto il mondo per attirare l’attenzione dell’emittente.

Chissà se oggi il destino di FlashForward sarebbe stato diverso, ma questa è un’altra delle domande a cui non sarà mai data una risposta!

Per ora possiamo solo sperare che, prima o poi, qualcuno ci regali il tanto agognato finale!

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