Agli inizi degli anni Trenta, un giovane contadino della bassa lombarda, Antonio Soffiantini, detto Tunin, che dopo aver perduto un amico anarchico, ucciso dai carabinieri, è vissuto per qualche tempo fra i fuoriusciti italiani in Francia, va a Roma per uccidere il duce. Nella capitale, egli prende contatto con una prostituta, Salomè, già compagna dell'anarchico Anteo Zamboni, la quale lo ospita, spacciandolo per cugino, nella "casa" in cui "lavora". Per preparare l'attentato, i due sfruttano le informazioni di Giacinto Spatoletti, un rozzo gerarca fascista dei servizi di sicurezza. Nell'attesa di quel giorno, Tunin s'innamora, ricambiato, di un'altra "pensionante", la bella Tripolina, alla quale rivela il motivo che l'ha condotto a Roma. Giunge, infine, il momento dell'attentato; ma colte l'una da tenerezza, l'altra da pietà, la Tripolina e Salomè non svegliano in tempo Tunin. Sentendosi tradito, il giovane perde il ben dell'intelletto e spara sui carabinieri in visita d'ufficio alla "casa", quindi scappa, ma viene preso e finisce nelle mani di Spatoletti. Pestato dai suoi sgherri, Tunin muore in carcere; ma la sua fine, per volontà del duce, viene spacciata per un suicidio.
- IL FILM E' STATO PRESENTATO IN CONCORSO AL 26MO FESTIVAL DI CANNES (1973) DOVE GIANCARLO GIANNINI HA OTTENUTO IL PREMIO COME MIGLIOR ATTORE. - NASTRO D'ARGENTO 1974 COME MIGLIORE ATTRICE ESORDIENTE A LINA POLITO.
Ecco tutti i premi e nomination Festival di Cannes 1973
Ecco tutti i premi e nomination Nastri d'Argento 1974