Il principe Filippo e Diana, la relazione più intrigante della royal family

Benché diversissimi, il duca di Edimburgo è stato - a suo dire - l'unico uomo Windsor che l'abbia ascoltata davvero. Lei ne apprezzava la franchezza, lui ha sempre provato simpatia. Tanto che nel momento più buio del matrimonio con Carlo, Filippo iniziò uno scambio - molto franco - di lettere con la nuora. Si firmava «con affetto, pa»
Il principe Filippo e Diana i segreti della loro relazione e delle lettere

Il principe Filippo e Diana Spencer. Lo loro è stata, forse, la relazione più intrigante e improbabile all'interno dell'intera famiglia reale. La principessa Diana era timida, fragile, giovanissima; Filippo era un uomo deciso, rude e mondano, ma Diana ne ha sempre ammirato la franchezza. È stato l'unico uomo di casa Windsor, a suo dire, che l'abbia ascoltata davvero.

Quante altre mogli avrebbero discusso dei propri problemi coniugali con il suocero invece che con il marito? Praticamente nessuna, ma per Filippo e Diana è stato così. Questo, infatti, è esattamente ciò che ha fatto Diana nell'estate del 1992, quando l'attenzione del mondo sul suo infelice matrimonio con il principe del Galles era diventata talmente forte da far tremare l'intera famiglia reale. All'epoca la reputazione di Filippo, come marito della regina, era di un uomo irascibile e talvolta brusco che parlava troppo liberamente. Ma Diana aveva conosciuto un altro Filippo, difficile, sì, ma anche comprensivo. Diana lo ammirava tantissimo, e lui provava «molta simpatia» per quella ragazza così diversa dal figlio. Certo, non era sempre stato un suo fan. C'erano stati dei momenti in cui si arrabbiava, in cui la considerava «poco devota alla causa» e dubitava che la principessa provasse un vero senso di impegno per l'istituzione della monarchia. Ma, in fondo, Diana gli era sempre piaciuta. Era stato proprio lui a spingere Carlo a farle la proposta. Carlo, del resto, aveva già 32 anni e doveva trovare una moglie.

Diana era «dolce e inesperta», e Filippo ha fatto di tutto per farla sentire la benvenuta. La faceva ridere, le voleva bene. Poi entrò in scena Camilla Parker Bowles e l'ossessione di Diana per quella donna sempre troppo presente nella vita del marito. Sebbene all'epoca fosse ancora sposata con Andrew Parker Bowles, amico dei Windsor. Era il 1982, William era nato da poco, ma Diana era già ossessionata dall'ex amante del marito. A quei tempi Filippo e Sua Maestà non ne vedevano ragione. Così per il duca di Edimburgo Diana divenne una nuora troppo volubile, irrazionale e imprevedibile. Diana era (già) infelice. Ma il principe Filippo sotto sotto continuò a provare simpatia per lei, anche in quel periodo.

Dopotutto, benché diversissimi, in fondo in fondo lui e Diana erano simili. Anche lei era un'estranea che si era sposata con un membro della famiglia reale e doveva far fronte agli stress e alle responsabilità del suo nuovo ruolo. Quando la notizia dei tradimenti di Carlo divenne pubblica anche per Filippo e la regina, il marito di Sua Maestà stentò a crederci. Per lui era incredibile che il figlio potesse tradire «una così bella e giovane moglie». Allo stesso tempo, sperava che Diana fosse pronta ad accettare gli svantaggi e i vantaggi derivanti dall'essere sposata con un Windsor. Lui stesso, del resto, l'aveva imparato in fretta.

Poi arrivò l'estate del 1992 e il libro di Andrew Morton, con le scioccanti rivelazioni su Carlo e Camilla. Buckingham Palace si convinse che Diana avesse aiutato l'autore. Filippo quel libro lo lesse tutto, dall'inizio alla fine. Diventò furioso.  Eppure la profonda simpatia che provava per il fatto che lei fosse intrappolata in un matrimonio con un uomo che, era ormai chiaro, era innamorato di un'altra donna, non vacillò. A quel punto Filippo **iniziò uno scambio - molto franco, come solo lui sapeva essere - di lettere con la nuora. **

La principessa scriveva al suocero per chiedergli aiuto. E lui, sempre affettuoso, le rispondeva che avrebbe «fatto tutto il possibile» per dare una mano, sebbene non possedesse «un gran talento da consigliere matrimoniale». Nelle missive, tutte scritte a mano, Diana chiamava il suocero «caro papà». Filippo le suggerì anche che non era stata una moglie premurosa e che, sebbene fosse una buona madre, era stata troppo possessiva con William e Harry. La gelosia, scriveva il marito della regina, aveva divorato il suo matrimonio e il suo comportamento irrazionale non aveva di certo aiutato.

Filippo ha sempre firmato tutte le sue lettere «Con affetto, pa». Diana ha continuato a chiamare la regina "Ma-ma" e Filippo "Pa" fino alla sua morte. «Non approviamo che nessuno di voi abbia amanti. Carlo è stato sciocco a rischiare tutto per Camilla. Non avremmo mai immaginato che avesse voglia di lasciarti per lei. Non riesco a immaginare nessuno sano di mente che ti lasci per Camilla. Un'assurdità del genere non ci è mai neanche passata per la testa», un passaggio di una delle lettere inviate da Filippo alla nuora.

Filippo era convinto che Carlo e Diana dovessero vivere in appartamente separati, ma non divorziare. Lo scambio di lettere finì nel dicembre 1992, quando la separazione tra Diana e Carlo divenne ufficiale. Diana continuò a incontrare la regina e Filippo solo nelle occasioni ufficiali, ma Filippo si interessò sempre su cosa stesse facendo. Non le scrisse più, però. Lasciò che ad autorizzare il divorzio fosse la regina.

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