Felony, la recensione del film con Joel Edgerton

Felony, la recensione del film con Joel Edgerton

Un detective della polizia investe un ragazzino mentre si trovava ubriaco al volante, e decide di mentire all'arrivo dei soccorsi.

Felony, la recensione del film con Joel Edgerton
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Il detective Mal Toohey, reduce da una sparatoria durante una retata antidroga nella quale è rimasto superficialmente ferito, sta festeggiando la riuscita della missione insieme ai colleghi in un pub. Una birra tira e l'altra e l'uomo si ritrova alla guida ubriaco, ma con una parola in codice ad hoc da utilizzare ai controlli nel caso venisse fermato dagli agenti della municipale, eventualità in effetti accaduta e risolta in tal modo. In Felony, nel ritorno a casa, Toohey nota nello specchietto retrovisore della sua auto un ragazzino in bici caduto rovinosamente a terra e decide di chiamare i soccorsi, pur non ricordando se sia stato proprio lui ad investirlo con la sua vettura.
All'arrivo della polizia decide di mentire e sostiene di aver visto un'altra macchina scappare via a folle velocità dal luogo dall'incidente, versione avallata dall'anziano collega, nonché amico di vecchia data, Carl Summer, ma ritenuta poco credibile dal più giovane Jim Melic, che decide di vederci più a fondo. Nel frattempo le condizioni del ferito, in coma da giorni, si fanno sempre più gravi e tra sensi di colpa e inaspettati colpi di scena la verità sembra destinata a venire a galla.

Al centro del dramma

La seconda prova per il grande schermo, dopo l'inedito Noise (2007), del regista di provenienza televisiva Matthew Saville è un thriller poliziesco che guarda, non a caso, proprio agli stilemi delle produzioni catodiche nella gestione del trio di personaggi principali, optando per un approccio più sobrio e intimista che avrebbe potuto benissimo concludersi nell'arco della puntata di un qualsiasi show a tema. Non che questo sia per forza un male, visto che l'insieme del racconto si apre e si chiude in maniera organica e coesa, ma a mancare è quell'intensità filmica che ci si sarebbe aspettati dalle premesse di partenza. Queste si risolvono ben presto sul dramma del senso di colpa e sul confronto a distanza tra le diverse mentalità dei due "agenti indagatori", il più anziano intenzionato ad insabbiare tutto pur di salvaguardare il buon nome dell'arma e il secondo determinato e pronto a tutto pur di arrivare alla verità. Felony si appoggia purtroppo ad alcune forzature, tra accenni di platoniche love-story inserite per sottolineare le rispettive motivazioni e dubbi morali che emergono giorno dopo giorno nella mente del presunto colpevole.

Le leggi del genere

Comprese le dinamiche alla base dell'intreccio si assiste ad una prevedibile partita a scacchi nella quale ogni pedina ha dei segreti da nascondere e il lento dipanarsi di rivelazioni accompagna ad un finale ambiguo in cui si specchiano i due lati della stessa medaglia, l'elemento più riuscito e centrato dei cento minuti di visione. Il fatto che il ragazzino gravemente ferito sia di origini indiane e i tre protagonisti uomini bianchi, australiani "duri e puri", è semplicemente casuale e non adempie a divagazioni sulla tematica razziale, concentrando l'insieme del racconto sul semplice confronto tra giusto e sbagliato.
Felony punta così tutte le proprie carte sulla caratterizzazione introspettiva delle figure coinvolte, trovando in questo adeguata partecipazione da parte dell'ottimo cast che vede nei suddetti ruoli principali Joel Edgerton (anche autore della sceneggiatura), Tom Wilkinson e Jai Courtney. Nel fare questo si dimentica però del suo lato prettamente di genere, con l'anima thriller abbandonata ad un flebile sottofondo, svuotato da qualsiasi sussulto action di sorta, lasciando a bocca asciutta chi si aspettava un altro tipo d'operazione.

Felony Un detective della polizia australiana investe un ragazzino in bici mentre guida ubriaco e mente all'arrivo dei soccorsi, ma sarà veramente lui il colpevole? In questo thriller sceneggiato dall'attore Joel Edgerton, anche protagonista insieme a Tom Wilkinson e Jai Courtney, il regista Matthew Saville decide di lavorare in sottrazione di genere, lasciando in secondo piano le dinamiche action e poliziesche per concentrarsi sui dilemmi e le scelte morali del trio di personaggi principali, tutti appartenenti alle forze dell'ordine, pur con diverse concezioni della legge. Felony si concentra così sul lato umano e drammatico della vicenda ma la mancanza di istinti più granitici e rocciosi rischia di far collassare l'insieme sulle proprie, alte, ambizioni di partenza. Il film andrà in onda venerdì 14 dicembre alle 21 su CINE SONY in prima visione tv.

5.5

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