Federico Guglielmo III e i suoi quattro mesi a Sanremo prima di salire al trono - La Stampa

Il 3 novembre 1887 giungeva a Sanremo uno dei tanti illustri personaggi che caratterizzarono il periodo d'oro della città. Federico Guglielmo, figlio del kaiser di Prussia (e prossimo imperatore) contando sul clima favorevole sperava di poter rimediare a un tumore che, presto, lo avrebbe portato alla morte. Un soggiorno di quattro mesi, fino a quando venne richiamato in patria per succedere al padre, Guglielmo I, deceduto. Di quel soggiorno restano testimonianza concrete, a partire dalla grande targa in bronzo che lo ricorda nei giardini di Villa Zirio, dove alloggiò, una sua raffigurazione nella stessa dimora, già sede dell'assessorato al turismo, e molte illustrazioni custodite nell'archivio Moreschi.

Federico Guglielmo era afflitto da un cancro alla laringe. A consigliarli la Riviera e Sanremo erano stati diversi medici compreso uno dei più famosi del secolo, sir Morell Mackenzie, che aveva in cura la regina Vittoria della quale il principe aveva sposato la figlia Victoria Adelaide Mary Louise. Arrivato direttamente da Londra (dove aver partecipato al giubileo della regina Vittoria), con moglie, tre figlie e una piccola corte, prese alloggio a Villa Zirio, affittata da Ernesto Marsaglia. Il principe era stato preceduto da una fama assai diversa dal prototipo marziale del prussiano. Colto, avversava la guerra ed era apprezzato per la sua umanità. Era fiducioso che quel clima tanto decantato in tutta Europa potesse giovargli. Sei giorni dopo, il 9 novembre, lo raggiunse Morell Mackenzie che consigliò una tracheotomia per favorire la sempre più difficile respirazione. Per alleviare la sofferenza Federico Guglielmo fu costretto ad assumere dosi sempre più pesanti di morfina. Nonostante ciò non mancarono feste, ricevimenti e balli. Fra le visite, quelle del celebre musicista Richard Wagner e del sultano di Istanbul Abdul Amid II, futuro proprietario del leggendario diamante Hope (45,52 carati), considerato maledetto, che gli aveva regalato il fratello... un anno prima di essere rimosso dal trono. Con lui 36 mogli sorvegliate da 5 eunuchi.

Il 25 gennaio 1888 Federico Guglielmo e la moglie Victoria, che gli aveva dato otto figli, festeggiarono i 25 anni di matrimonio. Sanremo venne illuminata da 500 lampade colorate e ci fu uno spettacolo pirotecnico. In una festa per il debutto in società delle figlie Sofia, Carlotta e Margherita, arrivarono giovani nobili da Prussia e Inghilterra. L'orchestra eseguì musiche di Mozart, Telemann, Mendelssohn e Boccherini.

La salute dell'erede imperiale era stata oggetto di dispute fra medici che non furono concordi sul trattamento da seguire. L'8 febbraio il dottor Ernst von Bergmannper (che in precedenza aveva consigliato l'asportazione della laringe) gli inserì una cannula nella trachea. L'operazione rischiò di concludersi in modo infausto poiché Federico cominciò a tossire e sanguinare. L'emorragia si arrestò solo dopo due ore. Forse una non completa condotta medica gli procurarono un ascesso e pus. Federico riusciva tuttavia a parlare anche se spesso comunicava attraverso la scrittura.

Il 3 marzo 1888 il padre morì e Federico Guglielmo divenne il secondo imperatore tedesco e insieme ottavo re di Prussia. Con il nome di Federico III di Germania. Alla sua partenza fu salutato alla stazione ferroviaria da cinquemila i sanremesi, compreso il sindaco Bartolomeo Asquasciati (cui Victoria consegnò 3 mila lire da distribuire ai poveri). Nella tappa a Genova ad attenderlo c'erano re Umberto I e il primo ministro Francesco Crispi. Federico sopravvisse 99 giorni e morì a Potsdam il 15 giugno 1888 dove venne sepolto nella Friedenskirche.

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