F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, la recensione - Multiplayer.it
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F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, la recensione

La nostra recensione di F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, un action metroidvania sorprendente e meritevole di tutto il tempo che vorrete dedicargli.

RECENSIONE di Alessandra Borgonovo   —   12/09/2021

La Legione, una forza militare composta da canidi robot, governa Torch City con il pugno di ferro - letteralmente. Lo stesso con cui noi, nei panni del veterano di guerra Rayton, risponderemo alle loro angherie nei confronti della popolazione. Il nostro avatar antropomorfo, infatti, dispenserà giustizia sfruttando ciò che resta dell'esoscheletro utilizzato durante la guerra, ovvero un enorme pugno di metallo in grado di rispondere a qualsiasi minaccia gli venga posta contro.

F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch è un action metroidvania sviluppato da da TiGames e pubblicato da BiliBili, ambientato in un universo dieselpunk la cui società, decadente ma ancora in grado di reggersi, cerca in ogni modo di contrastare la dittatura imposta dalla Legione. L'ultima speranza dei cittadini, "furtizens" in inglese, è dunque riposta nel protagonista Rayton: un coniglio reduce di guerra al quale in realtà non interessa il destino di Torch City ma che si trova coinvolto nella resistenza quando il suo migliore amico viene arrestato e condannato a morte. Sfruttando il suo pugno meccanico, ma non solo, Rayton dovrà chiudere i conti con il passato e aiutare la città a rinascere dalle sue ceneri.

Scopriamo F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch nella nostra recensione su PS5.

Fast & Furryous

F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, Rayton alla prese con un soldato della Legione
F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, Rayton alla prese con un soldato della Legione

Considerata la sua natura più che collaudata di metroidvania, descrivere il gameplay di F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch sarebbe quasi ridondante, perché il gioco ne segue i canoni così alla lettera da non portare di fatto nulla di innovativo al suo interno. Nondimeno, quello che fa lo fa molto bene, restituendo un'esperienza genuina, divertente e soddisfacente, con i giusti picchi di difficoltà soprattutto nell'esplorazione e nel completamento delle singole aree. Ci muoveremo lungo un'estesa serie di mappe in 2.5D, dai decadenti vicoli di Torch City fino alle sue profondità altrettanto poco rassicuranti, tutte finemente ricreate e sufficientemente vive (in particolare la città, sul cui sfondo si muovono cittadini, soldati e veicoli) da lasciare la loro impronta nel mondo di gioco. Lungo il nostro percorso, sbloccheremo armi dall'alto potenziale distruttivo, che nel contempo sono utili all'esplorazione, assieme a una serie di abilità e tecniche che torneranno utili quando dovremo menare le zampe contro i soldati della Legione - situazione molto frequente.

Rayton, il protagonista di F.I.S.T.
Rayton, il protagonista di F.I.S.T.

Tutto questo, sullo sfondo di una trama costruita attorno al tradimento, alla redenzione, all'amicizia, alla lotta di classe ma soprattutto alla speranza, senza la quale nessuno in Shadow Torch avrebbe mai trovato il coraggio di opporsi alla dittatura della Legione. Se a prima vista tutto questo potrebbe avere il sapore di già visto, incapace di portare un pizzico di originalità alla formula, e su questo c'è poco da discutere, F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch gioca però la sua carta migliore quando si tratta di restituire un'immaginario vivo e, come abbiamo scritto poco sopra, finemente dettagliato. Se cercate vera soddisfazione, nel gioco di TiGames, non la troverete nel suo gameplay innegabilmente riuscito ma al tempo stesso inquadrato nel genere di appartenenza, quasi avesse timore di uscire dai ranghi e compiere un passo falso, bensì nell'estetica: l'attenzione per i dettagli infusa dagli sviluppatori e il fascino del world design danno al gioco la caratterizzazione di cui ha bisogno. Torch City non è soltanto una città misera e decadente messa lì a bella posta ma un'ambientazione di certosina complessità che possiamo vedere riflessa in ciascuna delle sue aree, siano esse prigioni, arsenali militari, fogne o quant'altro. Ogni nuova zona è bellissima e immersiva, ricca di atmosfera dettata soprattutto da un ottimo gioco di luci e ombre che concorre, nonostante la sua pesante stilizzazione, a rendere Torch City viva.

F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, le ambientazioni sono realizzate con estrema cura
F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, le ambientazioni sono realizzate con estrema cura

In termini di gameplay vero e proprio, F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch ci mette a disposizione tre armi principali, alcune di supporto e una serie di abilità secondarie per l'esplorazione, nonché diverse tecniche da combattimento da sbloccare al terminale spendendo denaro e, a volte, data disk raccolti sia sconfiggendo boss sia esplorando il mondo di gioco. Il level design si articola sempre più in base alla zona esplorata, con alcuni casi che ci hanno ricordato, in misura minore, il Palazzo Bianco e le imprecazioni annesse, ma al di là di questo tutte le mappe si sono rivelate ben costruite e soddisfacenti da esplorare, ricche di segreti e aree nascoste che faranno la felicità dei completisti.

F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, il terminale per potenziare Rayton
F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, il terminale per potenziare Rayton

L'unica imperfezione in un sistema di combattimento altrimenti fluido e votato all'utilizzo delle combo riguarda la deviazione: non parliamo di parata vera e propria perché il pulsante di riferimento deve essere premuto al momento giusto affinché Rayton respinga l'attacco. Ne esistono due versioni: la prima, ottenuta a favor di trama, si mette a segno con una coppia di manganelli elettrici che però consumano punti a disposizione. Si tratta dunque di un parry limitato, che inasprisce il combattimento. La seconda versione si ottiene invece esplorando ed è illimitata, ma per essere messa a segno richiede di muovere il personaggio in direzione dell'attacco e risulta così abbastanza scomoda, soprattutto perché il combattimento in gioco tende a essere frenetico. Capita dunque di metterne a segno uno, nella foga, senza averlo preventivato ed essere paradossalmente colti in contropiede da qualcosa pensato per destabilizzare i nemici.

Conclusioni

Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 29,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (31)
6.6
Il tuo voto

Con F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch, TiGames offre un gioco che non esce dai canoni tipici del genere, risultando quindi molto diligente senza distinguersi dalla massa in termini di gameplay, sopperendo tuttavia con un world design stupefacente dove ogni dettaglio è trattato con estrema cura, al punto da rendere Torch City e i suoi dintorni vivi. Ci sono ben pochi difetti nel gioco: ha un ottimo ritmo, una grafica altrettanto meritevole, un mondo di gioco avvincente e l'azione a cui siamo chiamati è molto coinvolgente, in particolare grazie alla varietà di nemici. La storia si basa su temi familiari e presenta uno schema in tre atti riconoscibile, con personaggi che forse non vinceranno per l'originalità (pensiamo alla gatta femme fatale e alla malavita composta da ratti) ma riescono comunque a rimanere impressi grazie a un convincente doppiaggio, più di quanto ci saremmo aspettati. Entrare nel mercato con una nuova IP doppia A è sempre un rischio, perché potrebbe portare lo studio di sviluppo a una fine prematura e spesso ingiusta, ma nel caso di TiGames non c'è da preoccuparsi. F.I.S.T.: Forged In Shadow Torch è un gioco che farà la gioia degli appassionati di metroidvania, garantendo al contempo un'originalità nel design sufficiente a crearsi un suo spazio e una sua identità.

PRO

  • Mondo di gioco dettagliato e finemente realizzato
  • Gameplay elaborato sia nel combattimento sia nell'esplorazione

CONTRO

  • Il parry poteva essere implementato meglio
  • Non ha meccaniche che lo distinguano dalla massa