Everything Everywhere All at Once, il film diretto dai The Daniels, racconta la storia di Evelyn Wang (Michelle Yeoh), una donna di origini cinesi che gestisce una piccola lavanderia a gettoni. Evelyn è sempre piena di lavoro e deve occuparsi non solo della sua attività, ma anche della sua famiglia: un padre ormai rintronato (James Hong), una figlia adolescente Joy (Stephanie Hsu), che non sembra più riuscire a comprendere, e un matrimonio con Waymond (Ke Huy Quan), un uomo debole con il quale non si trova per nulla bene. Come se la sua impegnata vita non bastasse, Evelyn riceve anche un controllo fiscale che la porta a imbattersi in Deirdre (Jamie Lee Curtis), un'ispettrice puntigliosa.
Mentre deve fare i conti con l'agente, la donna assiste a una spaccatura nel multiverso, che la trascina in un'avventura fatta di realtà parallele. Il suo compito ora è sconfiggere il nemico e salvare il destino degli universi, riportando così non solo l'armonia nelle varie dimensioni, ma anche nella sua vita e nella sua famiglia.
Dan Kwan e Daniel Scheinert portano sul grande schermo il Multiverso, aggiudicandosi ben 7 statuette ai Premi Oscar 2023. Era il 2016 quando i due, conosciuti anche come i Daniels, hanno iniziato a scrivere la sceneggiatura, un lavoro complesso che, in alcuni momenti, è sembrato al duo che fosse addirittura “troppo”. Il progetto nasce da un’attenta osservazione della collettività negli ultimi anni: “L’idea principale che ci ha fatto progredire, e che ci è sembrata una metafora di ciò che sta accadendo ora nella società, è il sovraccarico cognitivo, la forzatura che ne deriva. Abbiamo talmente tante cose di cui preoccuparci che abbiamo perso tutti il filo. La pandemia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha reso questo un film sulla compassione nel caos”. Fonte d’ispirazione per i due registi Matrix e Fight Club: “Ho pensato: Cavolo, se potessi fare qualcosa di anche remotamente simile, ma con il nostro stile e il nostro spirito, potrei morire felice” - ha dichiarato Kwan.
La protagonista femminile, Michelle Yeoh, premiata agli Academy Awards come Migliore attrice protagonista per questa parte, è l’eroina prescelta che dovrà spostarsi di universo in universo e dominare il disordine. Nella vita reale la star asiatica è una grande esperta di arti marziali, abilità che le ha permesso di eseguire la maggior parte delle coreografie presenti nelle varie scene senza l’ausilio di una controfigura.
Sul set, poi, ha ritrovato un’amica che conosceva da anni, Jamie Lee Curtis (Deirdre Beaubeirdre), anche lei vincitrice dell’Oscar per questo ruolo: “Quando incontri qualcuno così e instauri una connessione del genere, non importa da quanto tempo conosci quella persona. Quell’amicizia diventa una relazione molto preziosa” - ha confessato Yeoh.
In merito al suo personaggio, la Curtis ha dato a tutti istruzioni chiare: “Voglio che non si nasconda nulla. Trattengo lo stomaco in dentro da quando avevo 11 anni, quando inizi a essere consapevole dei ragazzi e dei corpi, e i jeans sono super attillati. Ho deciso in modo molto specifico di abbandonare e rilasciare ogni muscolo che avevo e che stringevo per nascondere la realtà. Quello era il mio obiettivo.
Non mi sono mai sentita più libera dal punto di vista creativo e fisico” - ha spiegato. Al fianco di Yeoh c’è Ke Huy Quan (Waymond Wang), insignito della statuetta come Miglior attore non protagonista. Quando ha ricevuto la telefonata per far parte del cast, ha dichiarato di essere molto entusiasta all’idea di lavorare con lei: “Ero tipo, oh mio Dio! Voglio dire, Michelle è la ragione principale per cui sto anche pensando di tornare a recitare”.
E nel suo discorso di premiazione ha voluto sottolineare le sue origini di migrante: “Il mio viaggio è cominciato su una barca di profughi, in qualche modo sono finito qui, a Hollywood. Non sono storie di cinema, sono storie reali: è questo il vero sogno americano” - ha detto. Completa il cast James Hong (Gong Gong) che all’età di 94 anni ha partecipato alla sua prima notte degli Oscar: “Si vede che se aspetti abbastanza a lungo, ce la farai... Questo film, Everything Everywhere All At Once, mi ha dato la possibilità di essere qui oggi”. E guardando all’industria cinematografica di oggi ha aggiunto: “I produttori dicevano che gli asiatici non erano abbastanza bravi e che non garantivano incassi. Ma guardateci ora”.
Questi film intrattengono in modo viscerale e volevamo trasporre quel tipo di energia e senso di soddisfazione che si ha guardandoli in un contesto d’amore e comprensione. Il che non è stato per niente facile, ma ci siamo divertiti. Non sapevamo come fare, ma volevamo portare qualcosa del genere sul grande schermo (Dan Kwan)
Ci sono l’elemento familiare, quello fantascientifico e quello filosofico” (Daniel Scheinert).
Non è solo dal caos delle nostre vite, che i Daniels hanno preso spunto, ma anche dalla sovrabbondanza sempre più eccessiva di stimoli e di informazioni dalla quale veniamo sommersi all'epoca del digitale e di internet.
Ecco che allora anche il loro film è sovrabbondante, e che le vicende rispecchiano il turbinare impazzito di stimoli visivi e sonori e informativi cui siamo sottoposti ogni minuto e che finiscono coll'annichilirci in una condizione di sempiterna superficialità. Il problema, però, è anche anche Everything Everywhere All At Once finisce spesso con l'essere schiacciato nella medesima condizione, a dispetto delle ottime intenzioni. E l'impressione è che, oltre che uno specchio ironico, gioioso ma anche triste della realtà, il film sia, di questa realtà, un affresco manierista e inutilmente barocco. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Everything Everywhere All At Once: leggi la nostra recensione completa del film
I Daniels hanno originariamente scritto la sceneggiatura pensando a Jackie Chan per il ruolo principale, ma alla fine hanno deciso che la protagonista dovesse essere una donna.
Il film segna il ritorno alle scene dopo 40 anni del mitico Ke Huy Quan, interprete degli amatissimi Data (I Goonies) e Short Round (Indiana Jones e il tempio maledetto).
Dopo la prima uscita nei cinema italiani il 6 ottobre 2022, il film, vincitore di due Golden Globe 2023, torna nelle sale il 2 febbraio 2023
Vincitore di 7 Premi Oscar 2023, tra cui miglior film, miglior regia, migliore sceneggiatura originale, migliore attrice protagonista e migliori attore e attrice non protagonisti
Dal Trailer Italiano Ufficiale del Film:
Evelyn (Michelle Yeoh): Che sta succedendo?
Waymond (Ke Huy Quan): Evelyn, non sono tuo marito. Sono una versione di lui proveniente da un altro universo. Sono qui perché ci serve il tuo aiuto.
Evelyn: Ho molto da fare, non ho tempo per aiutarti.
Waymond: Nel multiverso, ho visto migliaia di Evelyn. Tu puoi accedere a tutti i loro ricordi, alle loro emozioni, persino alle loro abilità.
C'è una forza malvagia che si sta diffondendo nei multiversi, e tu, sei la nostra unica speranza per fermarla.
Evelyn: Tra tutti i posti dove potrei essere, voglio solo stare qui con te.
Waymond: Ricorda che dalla nostra missione dipende il destino di ogni singolo mondo dell'infinito multiverso
Evelyn: Non è possibile che sia io la Evelyn che stai cercando
Waymond: Ogni fallimento, ogni delusione, ti hanno condotta qui, a questo momento. Non permettere a nessuno di fermarti.
Michelle Yeoh è la prima donna asiatica a vincere un Oscar come Migliore attrice protagonista. Nata a Ipoh nel 1962, una città della Malaysia nell’Asia sudorientale, ha manifestato sin da bambina un naturale talento per la danza. La sua formazione da ballerina inizia alla Royal Academy of Dance di Londra, dove sperimenta tutti i generi e pratica al contempo numerose attività sportive. Nel 1983 viene proclamata Miss Malaysia e inizia la carriera nella moda con diverse campagne pubblicitarie. I primi ruoli al cinema arrivano in quegli anni, soprattutto in pellicole dove sono protagoniste le arti marziali, in cui l’attrice dimostra sin da subito di cavarsela piuttosto bene. È così brava da rientrare tra le poche donne a cui Jackie Chan permette di eseguire le sue acrobazie senza controfigura. È con lui in Bambole e botte (1985) e Police Story 3: Supercop (1992). Nel 1997 prova a sfondare anche a Hollywood con Il domani non muore mai, dove interpreta la donna di James Bond. Nel 2000 esce La tigre e il dragone diretto da Ang Lee. Mentre nel 2005 la vediamo in Memorie di una geisha di Rob Marshall. Nel 2017 entra a far parte del cast della serie televisiva Star Trek: Discovery e diventa un membro del Marvel Cinematic Universe nel film Guardiani della Galassia Vol. 2 di James Gunn.
È nel 2022, però, che ottiene il ruolo che la porterà a ricevere la tanto ambita statuetta degli Academy Awards: Everything Everywhere All at Once di Dan Kwan e Daniel Scheinert. Salita sul palco ha dedicato la sua vittoria alla speranza e alle opportunità: “Per tutti i ragazzi e le ragazze che sono come me e che mi guardano stasera, questo premio è un faro di speranza e possibilità. Non lasciate che nessuno vi dica che avete superato il picco. Stasera, abbiamo infranto quel soffitto di vetro. Questo è per la comunità asiatica, ma anche per chiunque sia stato identificato come minoranza. Meritiamo di essere visti. Meritiamo di avere pari opportunità e di potersi sedere al tavolo. Questo è tutto ciò che chiediamo, dateci questa opportunità, fateci dimostrare che ne valiamo la pena” - ha dichiarato.
Attore | Ruolo |
---|---|
Michelle Yeoh | Evelyn Wang |
Stephanie Hsu | Joy Wang / Jobu Tupaki |
Ke Huy Quan | Waymond Wang |
James Hong | Gong Gong |
Jamie Lee Curtis | Deirdre Beaubeirdre |
Tallie Medel | Becky Sregor |
Jenny Slate | Debbie the Dog Mom |
Harry Shum Jr. | Chad |
Randy Newman | Raccacoonie (voce originale) |
Biff Wiff | Rick |
Sunita Mani | TV Musical - Queen |
Aaron Lazar | TV Musical - Soldier |
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