A Neuilly-sur-Seine, dietro al vicolo laterale di Boulevard Richard-Wallace, sorge una dimora fuori dal mondo e dal tempo: Villa Windsor. Le sue mura sono state per mezzo secolo teatro di segreti, vita mondana e romantiche storie d'amore.
L'edificio fu originariamente progettato come residenza estiva per il famoso urbanista parigino Georges-Eugéne Haussmann e costruito nel 1859 dall'architetto Gabriel Davioud, quando ancora quella zona della periferia di Parigi poteva godere di una posizione privilegiata, immersa nel verde e circondata da campi a perdita d'occhio. Durante la sua lunga storia, la villa accolse molti prestigiosi inquilini, come il generale de Gaulle, che vi soggiornò durante l'estate del 1944, in attesa che venisse ristrutturata la sua cara Boisserie, casa di campagna della regione dello Champagne, distrutta dalle truppe naziste.
Ma il motivo per cui questa favolosa tenuta, originariamente chiamata Chateau Le Bois, divenne celebre, fu il suo essere stata rifugio di Edoardo VIII. Infatti, dopo aver abdicato al trono d’Inghilterra, l'11 dicembre 1936, per amore dell’affascinante quanto controversa Wallis Simpson, eccentrica donna americana con due divorzi alle spalle, viene sostituito in breve tempo da suo fratello Giorgio VI, padre della futura Elisabetta II, che gli concede il solo titolo di Duca di Windsor e gli vieta di rimanere a Fort Belvedere, sua residenza del tempo nel Surrey. Edoardo e Wallis, invisi dalla famiglia reale e dal popolo inglese, si sposarono con una cerimonia intima e una manciata di invitati e, dopo i travagliati tempi della guerra e anni passati in servizio alle Bahamas, trovarono rifugio a Parigi, città che accolse la coppia a braccia aperte.
Il duca e la duchessa di Windsor si erano conosciuti qualche anno prima, tramite un'amica comune, la stravagante viscontessa Furness: Wallis era allora la moglie di Ernest Simpson, manager di una grande compagnia marittima; quanto a Edward, era il principe di Galles, prossimo a salire al trono, celebrato per il suo stile e la sua eleganza. Una volta resa pubblica, la loro storia d'amore alimentò quotidianamente la cronaca di tutto il mondo. La buona società britannica e l’intera famiglia reale consideravano inconcepibile che un futuro monarca sposasse una donna divorziata e dai dubbi trascorsi. Per questi motivi, Edoardo venne spinto a scegliere tra l’amore per sua moglie e la sua carica di reale e a lasciare il trono per passare il resto della sua vita con Wallis.
Si stabilirono definitivamente presso lo Château Le Bois, poi ribattezzata Villa Windsor, nel 1953 ed è lì che abitarono per il resto della vita. Arredarono la villa sotto la guida dell'interior designer Stéphane Boudin, famoso per aver ammobiliato anche parte della Casa Bianca per il presidente Kennedy. Creò un sapiente mix di stili, impreziositi dalle ultime tendenze parigine e inglesi. La duchessa impresse il proprio marchio alla dimora: acquistò tesori come una consolle rococò veneziana e un paravento giapponese, le pareti furono tappezzate di fotografie e ritratti dei suoi amati carlini.
Per quanto la vita sociale della coppia fu sempre limitata, a causa della freddezza dell’opinione pubblica nei loro confronti, Villa Windsor divenne un luogo d’incontro per artisti del calibro di Marlene Dietrich, Aristotele Onassis, Elizabeth Taylor e l'Aga Khan. Tra i molti ospiti, si ricordano anche Lady Diana e Dodi, che il giorno prima dell’incidente fatale in cui Diana perse la vita, visitarono assieme la villa.
Il 28 maggio 1972, il duca di Windsor esalò l'ultimo respiro nella sua casa e fu seppellito in Inghilterra, nelle terre della sua infanzia. La duchessa di Windsor scomparse il 24 aprile 1986, fu seppellita accanto al marito e la villa fu svuotata dei suoi arredi, venduti all’asta a scopo benefico. Villa Windsor, tornata sotto l’amministrazione del comune di Parigi, è stata concessa in locazione ad Al Fayed, che la gestisce ancora oggi, con l’impegno di apportare alla struttura le ristrutturazioni necessarie al suo mantenimento. Sfortunatamente, Villa Windsor non è aperta al pubblico ma è possibile visitare il parco in cui si trova, Bois de Boulogne.