End of Watch - Tolleranza Zero - Film (2012) - MYmovies.it

End of Watch - Tolleranza Zero

Film 2012 | Thriller, V.M. 14 110 min.

Titolo originaleEnd of Watch
Anno2012
GenereThriller,
ProduzioneUSA
Durata110 minuti
Regia diDavid Ayer
AttoriAnna Kendrick, America Ferrera, Frank Grillo, David Harbour, Shondrella Avery Hugh Daly, Maurice Compte, Candace Smith (II), Ramon Camacho, Corina Calderon, Cynthia Harmon, Gene Hong, Michael Monks, Natalie Martinez, Michael Peña, Jake Gyllenhaal, Cody Horn, Kristy Wu.
Uscitagiovedì 22 novembre 2012
TagDa vedere 2012
DistribuzioneVidea
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14
MYmonetro 3,03 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di David Ayer. Un film Da vedere 2012 con Anna Kendrick, America Ferrera, Frank Grillo, David Harbour, Shondrella Avery. Cast completo Titolo originale: End of Watch. Genere Thriller, - USA, 2012, durata 110 minuti. Uscita cinema giovedì 22 novembre 2012 distribuito da Videa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 3,03 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 27 novembre 2012

Un dramma incentrato sulla lunga amicizia e collaborazione tra due poliziotti. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office End of Watch - Tolleranza Zero ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 323 mila euro e 180 mila euro nel primo weekend.

End of Watch - Tolleranza Zero è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD e Blu-Ray su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato sì!
3,03/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,88
PUBBLICO 3,22
CONSIGLIATO SÌ
La vita quotidiana di due poliziotti di Los Angeles vista con forti accenti di verosimiglianza in un film fuori dagli schemi.
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 20 novembre 2012
Recensione di Giancarlo Zappoli
martedì 20 novembre 2012

Brian Taylor e Mike Zavala sono due poliziotti in servizio a South Central Los Angeles. Non sono soltanto colleghi ma veri amici capaci di intervenire nelle situazioni più disparate grazie anche al fatto che si conoscono bene Così come si conoscono e si sentono quasi sorelle la moglie incinta di Mike, Gabby e Janet, la ragazza a cui vanno le attenzioni di Brian.
È un film decisamente fuori dagli schemi consueti delle storie di polizia sul grande schermo quello che ci propone David Ayer (già sceneggiatore di Training Day, The Fast and the Furious e S.W.A.T.). Grazie a un pretesto narrativo (Taylor sta girando un video che dovrebbe servire a spiegare l'attività quotidiana della polizia) il film ci propone quasi senza soluzione di continuità il lavoro del poliziotto con riprese che vedono la camera a mano in costante movimento al di là delle soggettive attribuibili alle riprese di cui sopra. Ne nasce così una narrazione che fin dall'inizio (inseguimento di un'auto che non ha rispettato un semaforo e che si rivelerà dotata di un carico non proprio legale) offre una sensazione di cinema verità capace di far leggere sotto un'ottica diversa le azioni dei due protagonisti.
I quali reggono con grande senso del ritmo e della verosimiglianza lo stile narrativo impresso all'azione. Senza Jake Gyllenhaal e Michael Peña Tolleranza zero correrebbe il rischio di sembrare solo un esercizio di virtuosismo funambolico. Grazie a loro l'irruzione in una casa con successivo scontro fisico o l'intervento su un incendio prima dell'arrivo dei vigili del fuoco assumono il sapore di un mondo in cui non necessariamente All Cops Are Bastards.

Sei d'accordo con Giancarlo Zappoli?

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 25 novembre 2012
donni romani

Uno spaccato crudo e spietato della vita di due agenti di pattuglia a South Central, quartiere a dir poco problematico di Los Angeles. Raccontata così la trama del nuovo film di David Ayer sembrerebbe l'ennesimo poliziesco, ma a fare la differenza è la scelta registica di incollare la telecamera a mano ai due protagonisti, di riprenderli in azione con l'affanno che loro stessi [...] Vai alla recensione »

domenica 25 novembre 2012
gabriele.vertullo

Cosa accade se un agente della polizia impugna una videocamera e si improvvisa regista? Il risultato è End of Watch, perché questo non è un film sulla polizia, ma un film della polizia. Una realtà e un realismo che vengono sbattuti in faccia allo spettatore, senza filtri o retoriche, immagini schiette e fotografate, che in alcuni punti sembrano acquistare il taglio documentaristi [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 marzo 2013
Ashtray_Bliss

Un po' di scetticismo puo' prevalere prima di vedere il film in questione, End of Watch: forse la paura che sia il solito poliziesco, o che la storia non riesca a catturare ed appassionare gli spettatori, ma superati questi dubbi iniziali, quando ci si lascia alla visione completa del film, ci si rende conto che End Of Watch e' un film insolito e originale, sicuramente un prodotto memorabile [...] Vai alla recensione »

sabato 24 novembre 2012
mansueto

Quanto Ayer si auto-traduca nuovamente nella sua ruvida condizione e storia di giovane quarantenne "morto" in gioventù per le strade anomiche di una Los Angeles "vista dal basso" è cosa nota nel suo ossessivo ricorso alla narrazione delle asperità più profonde dei ghetti estremi, dove le regole dei "brutti e cattivi" insanguinano il "paese [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 marzo 2014
Filippo Catani

Una coppia di poliziotti di pattuglia nella città di Los Angeles divide il proprio tempo tra il servizio attivo e la propria vita privata. Quando i due entreranno nel mirino di una pericolosissima gang, le cose si complicheranno drammaticamente. Con molta lucidità e con l'ausilio di una camera a mano, Ayer ci restituisce in pieno quella che è la vita di un tipico poliziotto [...] Vai alla recensione »

mercoledì 26 dicembre 2012
tonysamperi

SULLA SCENEGGIATURA: Dopo il fantastico "X-men origins: Wolverine", David Ayer torna sul poliziesco. Essendo già stato alla regia di "S.W.A.T" e "Training Day" ha notevole esperienza sul genere e si vede. Questa volta però l'idea è di interrompere la tradizione di un poliziesco classico, per creare una panoramica in prima persona dell'attivit&agra [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 novembre 2012
andaland

Mi sbilancio con 5 stelle. Il film, interamente girato con videocamere digitali a mano, webcam, telefonini e tutto quello che può far sembrare reale la scena. La storia, racconta la vita di due colleghi di pattuglia, amici fraterni nella vita, che si trovano a combattere gang criminali, faide tra messicani e neri, mercanti di droga e di persone. In alcune scene, la tensione è reale, vista dalla [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 giugno 2015
giuseppetoro

Vivere la vita di un poliziotto fianco a fianco con una telecamera che riprende ogni cosa..bello..vita difficilissima.

venerdì 30 gennaio 2015
Contrammiraglio

Due e mezzo sarebbero le sue; interessante per il fatto delle riprese soggettive, non granchè di nuovo ma reinterpretato benino; per lo meno non ci si annoia!

martedì 27 gennaio 2015
Onufrio

David Ayer, già sceneggiatore di Fast and Furios e Training Day, ritorna al poliziesco e lo fa raccontando la storia di due poliziotti di "strada" in quel di Los Angeles, i due, sempre in coppia, compiono un ottimo lavoro e purtroppo si ritrovano in qualcosa di molto più grande, tanto da chiamare in causa l'impiego delle forze speciali e dell'F.

martedì 27 gennaio 2015
sverin

Da sottolineare le vicende personali, le descrizioni prettamente umane di due poveri cristi poliziotti che si espongono ai rischi dei criminali di Los Angeles senza la solita retorica anti polizia, ormai nauseante e stucchevole. I poliziotti sono al nostro servizio e questo film lo dimostra. I poliziotti rischiano e danno la vita per difendere i nostri sederi; questo è troppo spesso dimenticato [...] Vai alla recensione »

sabato 26 ottobre 2013
iankenobi

end of watch,la storia di 2 poliziotti nei bassifondi di los angeles,piu' precisamente south central,la parte piu' malavitosa della citta' con bande di hispanici e neri a contendersi il racket della droga. Un poliziesco contemporaneo che grazie all'uso della telecamera a mano,innvovativo nel genere di film,ci fa diventare partecipi della vita di tutti i giorni di due colleghi e amici. Il [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 maggio 2013
1962thor

Non è il solito film sulla polizia americana; quì si intrecciano la delicatezza della  vita affettiva famigliare e la rudezza della quotidianità in strada di una coppia di poliziotti a Los Angeles. Emozioni e duro relismo si avvicendano in questo film che essendo quasi tutto ripreso con telecamera in spalla accentua la sensazione di presenza sul set dello spettatore.

mercoledì 1 maggio 2013
relaxz

Bello, senza spazi vuoti e favolosa storia d'amicizia..

mercoledì 3 aprile 2013
Cenox

Mi aspettavo di più da questo film, e anche se già ero a conoscenza dal trailer, che il film era ripreso totalmente in presa diretta (perchè fa più realismo...e io ancora non riesco ad apprezzare questa vera e propria moda...) non lo critico per questo aspetto. La vita di due poliziotti, ripresa sia dal punto di vista lavorativo che da quello della vita privata di ognuno, [...] Vai alla recensione »

giovedì 7 febbraio 2013
wilhamcobly

Nella versione originale ho contato 987 "fuck" e 456 "shit"

sabato 24 novembre 2012
albion

Un thriller senza impegno ma la novità sta nelle inquadrature. Buon film

mercoledì 28 novembre 2012
mrvyrus

Ci sono riusciti!

sabato 29 marzo 2014
stefano bruzzone

 diciamolo..di films sulle coppie di polizziotti a los angeles non ne possiamo più! basta...abbiamo già avuto ottimi films in passato tipo Colors  o il più recente Training Day, ma ora dateci un taglio.  questo è girato tutto in modo "tipo amatoriale" con telecamera a mano e allo scadere dei 110 minuti vi girerà la testa parecchio.

domenica 25 novembre 2012
astromelia

premesso che detesto i movie girati con telecamera a mano che mi fanno venire le vertigini,ma in più questo film non aggiunge nulla a quelli della serie poliziotti buoni e/o cattivi.....alcune scene forti ma messe lì per fare stupire lo spettatore che ormai smaliziato sull'argomento arranca per arrivare alla fine...della visione,voto -

giovedì 29 novembre 2012
pilato

Premesso che è girato con una tecnica che personalmente stordisce e disturba il film non ha ne capo ne coda non convince la storia, inverosimile l'evoluzione e banale il finale .Se voleva essere un crudo film con espliciti riferimenti alla realtà delude

Frasi
"Io sono la Polizia e sono qui per arrestarvi. Avete infranto la legge. Non sono io a scriverla, potrei non essere d'accordo, ma la farò rispettare. Non importa come vi dichiarerete, se tenterete di corrompermi o quanto mi supplicherete. Niente potrà impedirmi di mettervi in una gabbia di ferro con le sbarre grigie. Se fuggirete io vi inseguirò, se mi attaccherete io attaccherò voi, se mi sparerete io risponderò al fuoco. Per legge non posso tirarmi indietro, sono la conseguenza delle vostre azioni, sono il conto non pagato, il destino con il distintivo e la pistola. Dietro al mio distintivo c'è un cuore come il vostro: sanguino, penso, amo e...sì, posso essere ucciso. E nonostante io sia solo un uomo, ho migliaia di fratelli e sorelle che sono come me, che sacrificherebbero la propria vita per me e io lo farei per loro. Facciamo la guardia insieme, una sottile linea blu, proteggendo le prede dai predatori, i buoni dai cattivi. Noi siamo la Polizia!"
Taylor (Jake Gyllenhaal)
dal film End of Watch - Tolleranza Zero - a cura di Vittorio Pignataro
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Eccitante poliziesco, che racconta con ritmo frenetico e taglio da documentaro, quattro mesi a tu per tu con una coppia di shirri, uniti da un ferreo senso del dovere e da un coraggio al limite dell'incoscienza. Protagonisti gli agenti Jake Gyllenhaal e Michael Pena (bravi e credibili entrambi), che battono senza tregua la zona più a rischio di Los Angeles.

Valerio Caprara
Il Mattino

Esiste uno zoccolo duro appassionato di film e serie sulla polizia americana. La buona notizia (magari estensibile al resto del pubblico) è che «End of Watch - Tolleranza zero» si piazza ai piani alti del filone grazie alla lucidità e potenza dello stile del regista David Ayer, già sceneggiatore del disturbante «Training Day» (2001) con Washington e Hawke.

Francesco Alò
Il Messaggero

«C'è una sottile linea rossa che divide il poliziotto dal criminale» sosteneva William Friedkin (Il braccio violento della legge, Vivere e morire a Los Angeles). David Ayer sottoscrive ma stavolta End of Watch non ripete la formula, leggermente trita, che lo rese celebre con lo script di Training Day e le regie Harsh Times e La notte non aspetta. Stavolta i poliziotti di pattuglia che seguiamo per [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Dopo aver dimostrato di saperci fare come sceneggiatore di polizieschi urbani (Training dayera uno tra i migliori del decennio scorso), David Ayer passa dietro la macchina da presa continuando a battere le vie che conosce meglio. Il titolo significa "fine servizio": quello che prestano due poliziotti di Los Angeles, il californiano Brian Taylor e l'immigrato Mike Zavala, assegnati a South Central, [...] Vai alla recensione »

David Denby
The New Yorker

Un film nervoso e coinvolgente. Ancora una volta abbiamo a che fare con due poliziotti di Los Angeles, due di quelli tosti. Brian (Jake Gyllenhaal) e Mike (Michael Peña) finiscono in una catapecchia a South Central dove trovano tracce dell'attività di un cartello di narcotrafficanti messicani. Molto spesso questi agenti di pattuglia non sanno bene cosa succede né hanno un'idea chiara dei collegamenti [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

"Servire e proteggere": gli agenti di polizia Brian Taylor (Jake Gyllenhaal) e Mike Zavala (Michael Pena) hanno giurato. Una missione per il Paese e un sodalizio per la vita: qualunque cosa accada a uno dei due, l'altro si prenderà cura della sua famiglia. Le loro giornate sono tutti uguali: sull'auto, a pattugliare le strade più malfamate di Los Angeles, raccontandosi aneddoti, condividendo segreti [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

È giocato sulla classica coppia di poliziotti in perlustrazione, salvo che di solito si tratta di personaggi in contrasto, tipo il veterano cauto e il pivello scalpitante; mentre in End of Watch lo yankee Jake Gyllenhaal e il messicano Michael Pena battibeccano, ma in buona sostanza si somigliano. Pur tentati di sfogare a volte con qualche cazzotto in più la rabbia introiettata, sono gran bravi ragazzi, [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Cinema americano sulla polizia. Non è certo la prima volta, specie se c'è di mezzo quella di Los Angeles. Il regista, adesso, è quel David Ayer noto finora come sceneggiatore, di recente, ad esempio per quel film, di nuovo sulla polizia di Los Angeles, "Training Day", diretto con vigoroso talento espressivo da Antoine Fuqua. In primo piano qui due poliziotti sempre in pattuglia insieme, Taylor, nato [...] Vai alla recensione »

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