Vaticano

"Quella volta che Benedetto XVI conquistò i britannici con Elisabetta II"

Il cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster, ha ricordato il successo del viaggio di Ratzinger nel Regno Unito.

"Quella volta che Benedetto XVI conquistò i britannici con Elisabetta II"

Il 2022 si è concluso con la morte del 95enne Benedetto XVI e aveva visto pochi mesi fa anche quella della regina Elisabetta II. Un anno particolare, dunque, per i sudditi di Sua Maestà di fede cattolica, sebbene Benedetto XVI fosse ormai soltanto emerito e non più Pontefice regnante. Ma proprio in Regno Unito ci fu uno dei viaggi apostolici di maggiore successo di Ratzinger, risalente al 2010. E' in quell'occasione che pronunciò uno dei suoi discorsi più celebri, quello sul ruolo della religione nella società a Westminster Hall. Al fianco di Benedetto XVI in quel viaggio c'era l'arcivescovo di Westminster, il cardinale Vincent Nichols che ancora oggi ricopre quell'incarico e che ha voluto ricordare il Papa emerito in quest'intervista concessa a Il Giornale.it al termine della giornata dedicata alle sue esequie.

Eminenza, si immaginava tutta questa gente per l'ultimo saluto a Benedetto XVI?

Sì, sinceramente me lo immaginavo. Così come non mi sorprende la presenza di così tanti cardinali, vescovi e sacerdoti. Perché Benedetto XVI è stato un Papa socievole, con un carattere ed una personalità accoglienti.

Conserva una testimonianza diretta di questo suo aspetto?
Fu molto chiaro, ad esempio, quando venne nel Regno Unito nel settembre del 2010. Prima della partenza c'era molta ostlitià nei media e nell'opinione pubblica ma quando ripartì tutti parlavano di lui come dello zio favorito. D'altra parte, quando lo incontravi o lo ascoltavi parlare non potevi non dire che era un pastore molto gentile ed amorevole. Ed è questo il motivo per cui oggi, qui, c'era tanta gente.

Come riuscì a conquistare i britannici durante quella visita apostolica di quasi tredici anni fa?

All'inizio il clima era difficile perché molti media si occuparono del suo arrivo parlando esclusivamente dello scandalo abusi nella Chiesa e di nient'altro. Però quando la visita ebbe inizio, tutto cambiò. E, tra i motivi, ce n'è uno in particolare..

Quale?

Uno dei motivi principali di questo cambiamento si deve al fatto che Benedetto XVI decise di non atterrare a Londra, come avviene quasi sempre in viaggi istituzionali, ma disse 'no, voglio atterrare in Scozia, a Edimburgo'. E questo perché la prima cosa che voleva fare in Regno Unito era salutare la regina Elisabetta. A quel punto, quando tutti videro l'accoglienza riservata al Papa dalla regina e il bel rapporto tra i due, nulla fu più lo stesso.

Nel Regno Unito c'è sempre stata una grande attenzione per la questione liturgica a cui Benedetto XVI ha prestato sempre particolare attenzione. Lei vede i frutti dei suoi insegnamenti?

La liturgia è un tema molto importante ed anche molto delicato nella vita della Chiesa. Gli insegnamenti di Benedetto XVI sono stati indirizzati a far sì che attraverso la liturgia fosse compreso il mistero della nostra salvezza. Lui ha incoraggiato i sacerdoti a celebrare nel migliore dei modi. Oggi nel Regno Unito vediamo sorprendentemente tantissimi giovani che cercano una messa più contemplativa e profonda. E questa è una buona cosa.

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